Sand Land – Anteprima Hands On

In Sand Land un demone, un ladro e un poliziotto si lanciano alla ricerca di una sorgente d’acqua… no, non è l’inizio di una barzelletta, ma di un viaggio a dir poco avventuroso…

Sviluppatore/Publisher: Ilca Inc. / Bandai Namco Prezzo: € 59,99 / € 69,99 Localizzazione: Testi Multiplayer: Assente PEGI: 12 Disponibile su: PlayStation 5, PlayStation 4, Xbox Series X/S, PC (Steam) Data di Lancio: 26 aprile 2024

A quasi venticinque dalla sua prima pubblicazione, avvenuta tra maggio e agosto del 2000 su Weekly Shonen Jump, Sand Land è tornato a far parlare di sé con un trittico di uscite che ci hanno permesso, ci permettono e ci permetteranno di visitare nuovamente la “terra della sabbia”.




L’opera breve di Akira Toriyama, trasformata nel 2023 in un film animato, è da qualche giorno approdata su Disney+ con una serie composta da 13 episodi e sarà tra circa un mese disponibile anche in formato interattivo, sotto forma di un action-gdr sviluppato da Ilca Inc. e distribuito da Namco Bandai. Proprio quest’ultimo, è stato protagonista di un evento preview che ci ha visto vestire per circa tre ore i panni Beelzebub tra combattimenti, esplorazione e mezzi di trasporto.

IL PUNTO DELLA SITUAZIONE IN SAND LAND

Ca va sans dire, c’è tanta sabbia nel mondo di Sand Land. Sabbia a perdita d’occhio, con gigantesche dune affiancate da pareti rocciose su cui batte un sole caldo, con un cielo terso in cui è difficile scorgere anche una singola nuvola. C’è poca acqua nel mondo di Sand Land. Pochissima acqua, sufficiente a malapena per sopravvivere, e incapace di fornire il fabbisogno necessario a garantire una crescita minima della vegetazione.

L’opera breve di Akira Toriyama, trasformata nel 2023 in un film animato, è da qualche giorno approdata su Disney+ con una serie composta da 13 episodi

C’è da trovare una sorgente nuova in Sand Land, che possa aiutare la popolazione eliminando il razionamento delle scorte idriche. C’è, si dice, una fonte leggendaria, un luogo mitico in cui l’acqua scorre in quantità illimitata. C’è un uomo, un agente di polizia di nome Rao, che decide di partire alla ricerca della suddetta fonte leggendaria, e che per farlo decide di chiedere aiuto a creature particolari, che incutono timore e che sono considerate vere e proprie minacce: i demoni.

Un lungo e avventuroso viaggio alla ricerca di una sorgente d’acqua è l’input narrativo alla base di Sand Land.

Ci sono due demoni, Beelzebub e Thief (Belezebubù e Ladro nella versione italiana) che decidono di collaborare con lui, e si lanciano in un viaggio che si rivelerà più insidioso del previsto. Già perché, oltre a dover fronteggiare la natura avversa e gigantesche creature non propriamente amichevoli, il trio si troverà ad affrontare un avversario inatteso, che getterà sotto una luce differente l’intera situazione e che sarà al centro di una trama che unisce passato e presente. Chi è questo avversario? Chi ha letto il fumetto, visto il film o la serie animata già lo saprà (e si perderà la sorpresa), agli altri mi limito a dire, “no spoiler, lo scoprirete solo giocando…”

SABBIA… MA NON SOLO!

Conclusa la breve digressione sulla trama di Sand Land, che nella seconda parte si aprirà anche alla nuova ambientazione presente per la prima volta nella serie animata (Forest Land), è il momento di scambiare quattro chiacchiere su quanto ho avuto modo di provare, ovvero quattro sezioni di gioco posizionate in diversi momenti dell’avventura, che mi hanno permesso di sperimentare praticamente tutte le dinamiche che caratterizzeranno la struttura di Sand Land.

Sand Land non sembra quindi osare più di tanto, e si mantiene su strade già battute puntando forte sul fascino dei suoi personaggi in puro stile Toriyama

L’impressione una volta poggiato il pad sulla scrivania dopo circa tre ore di gioco, che andrà comunque verificata ulteriormente una volta messa mano alla versione completa, è che ci troviamo di fronte a un titolo piuttosto ricco di cose da fare, con tanti pezzi che si incastrano tra loro per formare un puzzle che comprende tutti le componenti tipiche del mondo degli action-gdr. Un puzzle che, purtroppo, propone però un’immagine che appare piuttosto sbiadita, e che non sembra riuscire a distaccarsi dalla massa, tra elementi già visti e soluzioni che appaiono tanto (troppo) semplici.

Qualcuno da non fare arrabbiare.

Scorrendo in una ipotetica checklist del genere, non c’è una sola casella dimenticata, ma al tempo stesso non c’è una sola casella da segnare con un “circoletto rosso”, simbolo assoluto di qualità come ci insegna il grande Rino Tommasi. Scontri con nemici? Tanti, ma affidati a un combat system basilare (attacco leggero, attacco pesante, salto e schivata), all’acqua di rose, con un albero evolutivo dei personaggi che non pare in grado di fornire varianti che incidano in maniera importante sulle opzioni a disposizione. Esplorazione e stealth? Presenti, ma relegati al ruolo di attori non protagonisti, se non quasi di comparse, con sequenze che non richiedono particolari abilità per essere portate a termine e aree da visitare che non regalano particolari emozioni. Personalizzazione? Moderata per quanto riguarda i personaggi, più rilevante invece per i mezzi di trasporto, che possono essere customizzati sia per quanto concerne l’aspetto meccanico che estetico e che rappresentano l’elemento più fresco e interessante dell’intero comparto ludico.

Contenuti? Missione principale, obiettivi secondari, taglie da portare a termine

Per quanto al lato pratico, complice un’intelligenza artificiale non particolarmente brillante, non siano necessarie tattiche belliche particolarmente elaborate per avere la meglio dei mezzi controllati dai nemici, il passaggio da pesanti carri armati a scattanti motociclette, da hovercraft a robot camminatori, fornisce qualche piacevole spunto, oltre a rendere più godibili gli spostamenti nella mappa di gioco. Contenuti? Missione principale, obiettivi secondari, taglie da portare a termine… il mix classico di storia e di extra necessario per far scorrere il cronometro a dovere e raggiungere un numero ragguardevole di ore per il completamento al 100%.

La struttura di gioco propone tutti gli elementi cardine degli action-rpg, con un pizzico di esplorazione, qualche situazione stealth e tanti nemici da affrontare.

Sand Land non sembra quindi osare più di tanto, e si mantiene su strade già battute puntando forte sul fascino dei suoi personaggi in puro stile Toriyama. Il tipico tratto del compianto mangaka giapponese pervade ogni singolo aspetto del character design, ed è accompagnato da un set di animazioni complessivamente più che discreto e da ambientazioni che, senza offrire un livello di dettaglio da strapparsi i capelli, mostrano comunque di avere una loro anima. Peccato solo per qualche calo di framerate nelle situazioni più concitate, che spero essere dovuto alla natura preview della versione da me provata e non a un effettivo (e onestamente poco comprensibile visto il “peso” complessivo della grafica) limite del motore di gioco.

IL VIAGGIO STA PER INIZIARE

Manca meno di un mese al lancio di Sand Land, in uscita il 26 aprile in versione PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox Series X/S e PC (Steam). Tre saranno le edizioni disponibili, la classica Standard (gioco base), la Deluxe con contenuti extra sbloccabili e la Collector’s, al cui interno saranno presenti una confezione steelbook, due cartoline e una statuetta snodabile di Belzebubù dell’altezza di una ventina di centimetri.

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