E se Achille non fosse mai morto nella guerra di Troia? Anzi, se fosse morto e risorto? Achilles: Legends Untold propone un bel plot twist al poema epico di Omero.
Sviluppatore / Publisher: Dark Point Games / Dark Point Games Prezzo: 22.99 Localizzazione: Testi Multiplayer: Cooperativo online PEGI: ND Disponibile su: PC (Steam ed Epic), PlayStation 5, Xbox Series X|S Data d’uscita: 2 novembre 2023
Tutti noi conosciamo la storia di Achille, e chi avesse qualche lacuna può ripassare l’Iliade, il mattone vergato da Omero, oppure guardare il film Troy con Brad Pitt ed Eric Bana. La guerra di Troia infuria, la città è sotto assedio, e dopo aver sconfitto Ettore il prode pelide si batte con Paride, fratello proprio di Ettore, nonchè amante di Elena, causa dell’intero pandemonio. Tutto questo, si noti bene, anni e anni prima di Beautiful.
Paride però è un camper, creatura infernale che aborre lo scontro corpo a corpo in favore di colpi critici dalla distanza, e ferisce a morte il nostro eroe grazie a un bug che lo rende vulnerabile sul tallone. Giunto stecchito al cospetto di Ade, dio dell’oltretomba, si lamenta del cheat utilizzato per killarlo. I due trovano così un accordo: Achille potrà respawnare a patto di aiutare il signore dei morti a creare un ponte dalla Grecia al Tartaro, l’aldilà sotterraneo, affinchè i morti possano far ritorno. È una libera rivistazione, quella di Achilles: Legends Untold, hack and slash action RPG con visuale isometrica sviluppato e distribuito da Dark Point Games, ma promette un bel viaggio nella mitologia greca accompagnato da qualche ettolitro di sangue.
ACHILLES: LEGENDS UNTOLD. “PITT, È LEI?”
Inutile girarci troppo intorno, il nostro Achille videoludico è Brad Pitt. Fin dallo splash screen lo si intuisce dalla postura, e ogni dubbio cade quando lo si vede mettere a segno il superman punch reso celebre proprio nei primi minuti della pellicola da lui interpretata. Sicuramente per una questione di licenze ciò non viene mai esplicitamente citato, ma il tutto ricorda la celebre telefonata in cui il ragionier Fantozzi ne studia una più del diavolo per camuffare la propria voce salvo poi venir scoperto in un battibaleno.
O magari è un’impressione solo mia, ma mi sono entusiasmato nel vestire i panni di Bradchille e prendere parte ai cruenti combattimenti che permeano Achilles: Legends Untold. In controtendenza rispetto agli standard attuali, ci vengono proposti solo due livelli di difficoltà, invitandoci a provare il più arduo. Una sfida che non potevo non accettare, memore del quote “ecco perchè nessuno ricorderà il tuo nome” pronunciato proprio dal protagonista in Troy, che mi sarebbe calzato a pennello qualora mi fossi tirato indietro. Sappiate che così facendo entrerete nel mondo dei soulslike, con nemici decisamente ostici in grado di eliminarvi in una manciata di secondi, pilotati da un’intelligenza artificiale che li porta ad accerchiarvi quando l’ambiente lo consente e a coordinare gli attacchi.
Spada e scudo, enorme ascia a due mani o dual wielding? Danno elementale o forza bruta? Questo Achille è molto flessibile e invoglia a sperimentare
LUCI E OMBRE DEL COMBATTIMENTO
Con queste premesse, Achilles: Legends Untold deve puntare tutto sul sistema di combattimento, che è ben realizzato nonostante qualche piccola imperfezione. La parte del leone è giocata dalle armi, che comprendono ogni tipo di spada, ascia e lancia, in grado di influenzare il gameplay. La combo spada e scudo, con quest’ultimo che può venir lanciato e recuperato al volo quasi fossimo Capitan America, garantisce un buon compromesso tra attacco e difesa. Una lunga mazza a due mani richiede un po’ di tempo per vibrare un colpo che però quando arriva è in grado di frantumare anche corazze più resistenti, lasciandoci tuttavia momentaneamente esposti al nemico. Il dual wielding permette di infliggere danni senza sosta ma eventuali reazioni ci coglierebbero impreparati.
Quale scegliere? Ognuno crescerà il personaggio in base alle proprie attitudini, grazie a un ciclopico – sempre per citare Omero – albero delle skill nel quale le abilità sono rappresentate da costellazioni e i singoli punti da assegnare sono le stelle che le compongono. È veramente molto completo, e oltre a influenzare le classiche statistiche di forza, stamina e punti vita, incide anche sull’efficacia di alcune armi a discapito di altre, sbloccando inoltre abilità soggette a cooldown. Schivate, contrattacchi, parate, rotture di guardia, combo, attacchi leggeri e pesanti, danni elementali, ogni tecnica è possibile con la build adeguata. E consegnando materiali e moneta sonante droppati qua e là ai fabbri, questi saranno ben felici di upgradare tutto quanto in nostro possesso.
La telecamera inquadra un’area piuttosto stretta senza possibilità di zoomare, ed è facile trovarsi un nemico a due pixel dal naso senza rendersi conto fino all’ultimo
UNA LEZIONE DI STORIA
La storia è affascinante, il che era abbastanza prevedibile dato che il grosso del lavoro l’ha svolto Omero, e si affrontano temibili e cresciutelli boss proprio all’interno dei luoghi sacri della mitologia greca, come il tempio di Chronos, dio degli speedrunner.
Vi è una linearità abbastanza rigida nella progressione, se escludiamo qualche side quest come piacevole contorno, e anche se virtualmente si può gironzolare abbastanza liberamente, metter piede nelle zone in cui non è ancora previsto il nostro arrivo ci farà spesso affrontare nemici oltre la nostra portata. Potremmo definirlo come un riuscito mix tra l’azione hack and slash di Diablo e la filosofia punitiva dei soulslike? Assolutamente sì, perlomeno al livello massimo di difficoltà. L’altro non l’ho nemmeno preso in considerazione, ricordiamoci che siamo figli di Teti e Peleo, re di Ftia, che vi sfido a pronunciare senza sputare.
In Breve: Achilles: Legends Untold è un buon mix tra gli RPG con azione hack and slash come Diablo e i soulslike nei quali ogni checkpoint è una conquista. Le numerose armi, ciascuna con caratteristiche e stili di combattimento esclusivi, invitano a sperimentare anche solo per vedere le animazioni del protagonista mentre frantuma, uccide e squarta i nemici. La storia ambientata nella mitologia greca non poteva che essere interessante, e i combattimenti sono divertenti, anche se alcuni nemici appaiono all’improvviso a causa dell’assenza di zoom. Non ci sono classi – Achille è Achille! – ma si possono creare build abbastanza diverse tra loro.
Piattaforma di Prova: PC
Configurazione di Prova: AMD Ryzen 9 6900HS, 16GB RAM, GeForce RTX 3080, SSD
Com’è, Come Gira: Caricamenti molto veloci anche quando si cambia completamente l’ambientazione, sempre fluido e reattivo anche con le impostazioni al massimo. I comandi da tasteria di default sono diversi da quelli abituali, ad esempio si sprinta con lo spazio e non con shift, e vorrete riconfigurarli, o meglio ancora utilizzare un pad.