Project CARS arriva alla terza iterazione, la prima dalla recente acquisizione dello studio londinese da parte di Codemasters. Great minds think alike?
Sviluppatore / Publisher: Slightly Mad Studios / Bandai Namco Multiplayer: Online Competitivo PEGI: 12 Disponibile Su: PC (Steam), PlayStation 4, Xbox One
Dalle parti di Slightly Mad Studios non sono certo alle prime armi con i titoli motoristici, che anzi costituiscono il loro pane quotidiano dalla fondazione nel 2009, quando debuttarono con Need for Speed: Shift, cui seguì un secondo capitolo un paio d’anni dopo.
Curiosamente, proprio a quella serie fece riferimento il CEO dello studio, Ian Bell, per descrivere una delle fonti principali di ispirazione per Project CARS 3. Ma allora sarà un arcade puro?
PIATTO RICCO MI CI FICCO
No, certo che no. La software house britannica non sarebbe così folle da gettare alle ortiche il brand di Project CARS e tutto ciò che ha costruito insieme alla community, ma le parole del loro boss esprimevano l’intenzione di “porre grande attenzione sull’aspetto del divertimento, senza esagerare con la quantità di contenuti e i continui aggiustamenti del bilanciamento causati di conseguenza”. Quando parlano i CEO, beato chi li capisce.
Alla prima pinzata di freni, la Toyota Supra si scuote con forza e cerca di ribellarsi scodando tra le strette curve di Shanghai

Su una stilosissima Aston Martin, sto cercando di evitare contatti troppo bruschi che mi rovinino la carrozzeria.
I più attenti tra di voi potrebbero aver colto un paio di elementi che ho buttato là con estrema nonchalance: i tracciati e il parco macchine. Fin dalla prima iterazione di questa serie, nel 2015, entrambi questi aspetti sono stati un marchio di fabbrica, un patto di sangue stretto tra gli sviluppatori e la community che li ha sostenuti e alimentati di feedback fin dall’inizio del loro progetto originale. In termini di vetture, potremo scegliere tra ben 211 esemplari, che sono già di più di quanti ce ne siano ora su Project CARS 2 a quasi tre anni dal lancio; un po’ meno ampia rispetto al predecessore la scelta di percorsi, 121 in totale tra varianti di 51 piste.
E attenzione, non parliamo semplicemente di fare la stessa pista al contrario per raddoppiarne il numero: l’autodromo di Lipsia, per esempio, offre al suo interno tracciati che mutano del tutto l’approccio e la sensibilità necessaria, con lunghi tratti rettilinei che si trasformano in anguste porzioni di pista piene di chicane e tornanti da seconda marcia.
UN GIRO E POI BASTA
Siccome i ragazzi di Slightly Mad Studios sanno bene quanto possa essere potente la fascinazione di noi amanti delle quattro ruote verso i nostri bolidi preferiti, hanno pensato bene di inserire la possibilità di acquistare le auto per tenerle nel proprio garage, dove sarà concesso sbizzarrirsi nella personalizzazione.
Continua nella prossima pagina…
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