Tirarsi pallonate fortissime in faccia non è più solo un hobby da teppistelli, ma preso anche un interessante gioco multiplayer arena, grazie a Velan Studios e al loro Knockout City.
Sviluppatore / Publisher: Velan Studios / Electronic Arts Prezzo: 19,99€; previsto un periodo iniziale di prova gratuita Localizzazione: Testi Multiplayer: Online Competitivo e Cooperativo PEGI: 12 Disponibile Su: PC (Steam, Origin) PS4, Xbox One, Nintendo Switch; retrocompatibile e ottimizzato per PS5 e Xbox Series X|S Data di lancio: 21 maggio
In qualche modo credo che dalle parti di Electronic Arts si stiano ancora leccando le ferite del lancio di Rocket Arena, con annessa fetta di videogiocatori che ha messo seriamente in discussione la fiducia verso la società. Quand’ecco arrivare Knockout City, sviluppato da Velan Studios, che sembra andare a infilarsi nello stesso filone.
Questo particolarissimo titolo in uscita a maggio cerca di coniugare le sfide arena con la ricerca di uno spazietto tra i giochi competitivi, senza dimenticare lo spettacolo visivo.
SUPER CAMPIONE!
Credo di aver sentito parlare per la prima volta di dodgeball con Magico Dan, super campione (no, non il nostro Dan Hero), anime che vidi in tenera età con protagonisti giovani atleti e giocatori di dodgeball, dediti a lanciare agli avversari palloni dalle traiettorie improbabili tanto da far impallidire il buon Ozora Tsubasa. Knockout City prende spunto proprio da questo presupposto, costruire una base ludica partendo dal dodgeball per poi elevarlo a un titolo strettamente multiplayer arena. Ma andiamo per gradi, perché il weekend della Beta di prova mi ha permesso di passare un buon numero di partite a prendere palloni in faccia. Dopo una veloce infarinatura data dal tutorial, ci si lancia subito nelle arene di gioco, costruite esteticamente come piccoli centri cittadini. Dalla breve prova, il level design delle mappe non è parso particolarmente brillante, almeno non quanto altri titoli competitivi da cui Knockout City prende palesemente ispirazione, Fortnite in primis: le mappe sono fin troppo grandi e capiterà spesso di girare in lungo e in largo senza trovare i nostri avversari, che magari saranno dietro di noi, pronti a scaraventarci sulla fronte un tiro caricato.
IL TRAFFICO SERVE COME ELEMENTO PER TENERE I GIOCATORI SEMPRE ALL’ERTA, FORSE A VOLTE ANCHE UN PO’ TROPPO
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