Finalmente Battlefield 2042 si è materializzato, anche se solo per quattro giorni di Beta. Troppo poco per emettere un giudizio definitivo, abbastanza per intuire cosa ci aspetta sui campi di battaglia di DICE.
Sviluppatore / Publisher: DICE / Electronic Arts Prezzo: 59,99€ Localizzazione: Completa Multiplayer: Online Competitivo PEGI: 16 Disponibile su: PC (Origin, Steam, Epic Game Store), PlayStation 5, PlayStation 4, Xbox Series X|S, Xbox One Data di Lancio: 19 novembre
La parola Beta spesso fa rima con bug, gli stessi che hanno funestato la prova del nuovo capitolo del franchise targato EA. Keep calm and don’t panic ma ben venga lo slittamento: Battlefield 2042 non può sbagliare.
Trattandosi di una versione work in progress è normale che siano presenti bug, glitch e compagnia bella, dunque oggidì appare sicuramente più comprensibile il rinvio della pubblicazione ufficiale dal 22 ottobre al 19 novembre.
EA E DICE NON POSSONO PERMETTERSI ERRORI
BATTLEFIELD 2042: TOTAL WAR
Che poi, tra un bug e un glitch, tra un mirino che non funziona e un soldato che scompare alla Houdini, la prova della beta ha mostrato in un colpo solo una serie di feature intriganti, un graditissimo ritorno al passato lato gameplay e parte dei punti di forza della produzione in Frostbite Engine, una bestia non facile da domare ma capace di grandi cose. L’unica mappa disponibile durante la prova, Orbital, ambientata in Kourou nella Guyana francese, nonostante le sue medie dimensioni è stata sufficiente per spiegarci a grandi linee cosa bolle in pentola. Il fulcro attorno cui si scatenano gli scontri ravvicinati, a media e lunga distanza è il sito di lancio missilistico, una delle sei basi da conquistare nell’unica modalità concessaci, Conquest appunto. Proprio all’enorme razzo ivi dormiente è collegato un evento che può modificare l’intera zona se il fallico prodotto dell’ingegno umano viene spedito in orbita correttamente.
In match da 1500 ticket però tutto può succedere e Battlefield 2042 porta il concetto all’estremo, infatti al di là del successo o meno del lancio del missile talvolta può capitare che faccia la sua minacciosa comparsa il famoso tornado già ammirato in azione nei trailer dei mesi scorsi. Il suo impatto scenografico ma anche emotivo è devastante proprio come ci si aspetta, sommato all’adrenalina della lotta si raggiungono livelli di testosterone che manco Rambo e Predator insieme riescono a raggiungere, ma per capire quanto la furia della natura influenzerà effettivamente il gameplay preferisco aspettare di averci ballato assieme un maggior numero di volte. Per ora l’effetto sorpresa è da wow, senza dubbio.
NUOVO BATTLEFIELD, VECCHIE SENSAZIONI
Per quanto riguarda il gioco in sé, da drogato certificato di Battlefield 3 (815h, beata gioventù) e amante della serie in generale, non riesco a evitare di paragonare il feeling globale (sì, anche quello visivo con le dovute e mozzafiato differenze legate alla nuova versione dell’engine) con quello che mi dava Battlefield 4. Momenti di calma apparente mentre ci si dirige verso un obiettivo si intrecciano senza soluzione di continuità agli scontri serrati, ma qui il time to kill dà il tempo di rispondere al fuoco nemico perciò mai darsi per vinti.
NIENTE MALE LE NOVITÀ, COME AD ESEMPIO LA CONSEGNA A DOMICILIO DEI VEICOLI E IL PLUS SYSTEM
Se invece devo parlare di una caratteristica che non mi aveva convinto al reveal e tuttora non riesce a farlo allora tocca agli Specialisti. In questo capitolo non ci sono le classi canoniche, bensì dei soldati caratterizzati da strumenti e tratti unici (ad esempio Mackay ha il rampino e si muove più rapidamente quando mira o usa una zip line), ma che non hanno limitazioni in fatto di equipaggiamento (arma principale, secondaria, gadget e granata). Al di là del fatto che i personaggi sono gli stessi per tutti giacché non ci sono fazioni (è America VS Russia, ma concretamente non cambia nulla) e non sempre è immediato distinguere gli alleati dai nemici (pro tip: la regola red = dead è sempre valida, nel dubbio è saggio sparare se non c’è il fuoco amico), al lancio ci saranno dieci Specialisti perciò immagino sarà una bella sfida far sì che non emergano sbilanciamenti eccessivi, ma dato che quel keep calm iniziale vale anche per me tocca mettermi il dubbio in saccoccia e magari tornare subito a giocare dacché il 10 chiudono i server della Beta (aperta ai preorder dal 6/10 e poi a tutti dall’8/10).

Non sono un camper, mi sono piazzato davanti agli ascensori armato di tutto punto solo per fare la foto.
AL DI LÀ DEI BUG BATTLEFIELD 2042 HA DIMOSTRATO UN BEL POTENZIALE, IL DIVERTIMENTO C’È, MA È DIFFICILE GIUDICARE CORRETTAMENTE UN GIOCO DALLA SUA BETA