Se è vero che dal letame nascono i fiori, allora è altrettanto possibile che da un grande rifiuto di Ubisoft possa nascere un piccolo gioiello.
Sviluppatore / Publisher: Sandfall Interactive / Kepler Interactive Prezzo: € 49,99 Localizzazione: Testi Multiplayer: Assente PEGI: 18 Disponibile Su: PC (Steam), Xbox Series X|S, PS5 Data di Lancio: 24 aprile 2025
È un po’ questo il grande incipit dietro Expedition 33, con un gruppo di sviluppatori che propone il progetto a Ubisoft, con la casa francese che non lo ritiene all’altezza, lo rifiuta, allora il piccolo team interno se ne va per fatti propri, fonda la sua casa di sviluppo (Sandfall Interactive) ed eccoci qui con Clair Obscur: Expedition 33. Un titolo che, sin dalla demo per la stampa che ho avuto il piacere di provare, promette di essere uno dei giochi più importanti e affascinanti di questo 2025. Con l’uscita fissata a fine aprile, non ci sarà neanche da attendere troppo.
EXPEDITION 33, DIPINGERE LA MORTE
Nella Francia della Bella Epoque, un’entità conosciuta come la Pittrice, si sveglia una volta all’anno per dipingere sul suo monolito misterioso un numero. Automaticamente, tutte le persone che hanno quell’età, diventano cenere e svaniscono. Una morte annunciata e inevitabile, tranne per chi, ogni anno, mette assieme una spedizione fatta di persone prossime alla cancellazione, per tentare di fermare la Pittrice. Nessuna spedizione ha mai fatto ritorno e la Pittrice, progressivamente, continua il conto alla rovescia. La spedizione 34 ha fallito e tra un anno il numero che dipingerà sarà quello appena inferiore. Adesso tocca alla spedizione 33 armarsi e partire alla volta dell’isola della Pittrice, mentre tutti gli altri attendono e sperano da lontano.
MESCOLARE GDR E JRPG
Mettiamo subito le mani avanti: Expedition 33 è un titolo GDR che strizza l’occhio a tantissime meccaniche jRPG, tutte organizzate su turni, ergo, se questo piatto non dovesse sollecitare le vostre papille gustative, rivolgetevi altrove. Non tenterei nemmeno di fermarvi e spiegarvi il sistema di combattimento inedito e innovativo, giacché troppo spesso mi capita di trovarmi di fronte grande ostilità verso i GdR a turni, talvolta etichettati come qualcosa di estremamente vecchio, come se solo la velocità di uno stylish action possa restituire al meglio la qualità di un titolo, pur con caratteristiche di ruolo. Expedition 33 dimostra quanto questi pregiudizi siano totalmente infondati, spesso mossi e coltivati da colpevole pigrizia, e allora ve lo dico qui ancor prima di affondare i denti nel discorso: ho divorato il dimostrativo di Expedition 33 e ci ho giocato ovunque potevo, quando potevo, insomma sempre e, alla fine del codice preview, l’ho ricominciato e sto già cercando di risparmiare centinaia di ore per quando uscirà il gioco completo a fine aprile.
Expedition 33 mescola sapientemente un sistema di combattimento a turni, assieme a piccole meccaniche da scontro in tempo reale davvero sfiziose
Al netto dell’incipit narrativo che ho trovato di una potenza incredibile, e di cui parleremo a breve, parte del cuore della produzione è da attribuirsi proprio alle modalità di combattimento. Una volta attivato questo insieme di meccaniche all’incontro/scontro con un nemico nella vasta mappa, la grammatica di esecuzione è quella classica di un GdR a turni, con la possibilità di attingere a innesti davvero sfiziosi. Ogni membro della spedizione avrà un attacco da lontano che possiamo gestire in tempo reale, senza la paura di sprecare il nostro turno. È un extra che si basa sulla spesa dei punti abilità che abbiamo fino a quel momento, dunque a noi la scelta di usarli e adoperare la pistola di Gustave per colpire qualche punto debole dei nemici, o far esplodere qualche oggetto particolare nella mappa e cominciare ad arrecare danni, per arrivare poi alla necessità di dover rispondere attivamente agli attacchi dei nemici difendendoci come possibile.
Schivata, parry o saltare tutti allegramente sono opzioni che non sono messe lì a caso, ma vanno usate con sapienza e il giusto tempismo. È realisticamente possibile prendere in considerazione la possibilità di chiudere uno scontro di diversi turni senza perdere nemmeno un HP, gestendo bene queste elusioni, che come già detto, si basano tutte sul giusto tempismo nel riuscire a premere il tasto giusto in risposta al frame offensivo nemico. Mezzo secondo prima o dopo e saremo colpiti. Poco male. Serve comunque tempo e conoscenza per saggiare le mosse di ogni nemico, ma è comunque gradevole poter sperimentare le diverse azioni, dove alle schivate o al parry perfetto è possibile rispondere con affondi e contrattacchi letali. Anche saltare è possibile e, se il tempismo è ottimo, sarà possibile contrattaccare – a salto riuscito – con tutto il team del party, riuscendo ad arrecare danni ingenti. Insomma, non è impossibile pensare di poter annientare un nemico sfruttando solo contrattacchi ben calibrati.
UOMINI, DONNE E POTERI
Parlando proprio della spedizione, va sottolineato come ogni membro ha particolarità che rispettano le classi di appartenenza. C’è il guerriero classico e bilanciato, capace di entrare in berserker dopo aver accumulato colpi ed energia, c’è la classica maga con colpi di varia natura elementale, o anche la spadaccina, forse il personaggio più ricco di sfaccettature, che alterna in ogni turno una postura diversa, capace di fornire bonus a ruota di difesa o attacco. Difficile da gestire, ma con un po’ di pratica, potrebbe diventare uno dei membri della spedizione più letali.

In un mondo dove i più anziani hanno 33 anni, questo personaggio misterioso, palesemente sulla 50ina, come può essere ancora in vita?
Qualche volta, ho avuto dubbi sulla gestione della natura di alcuni nemici. Per esempio, quelli che fluttuano e non hanno una base a terra, sono immuni a qualunque tipo di attacco classico, deboli ai colpi a distanza e alle magie, ma se vengono colpiti dall’attacco base della maga, che colpisce sospesa nel cielo, il colpo risulta nullo. Qualche piccola incertezza nell’equilibrio delle debolezze e resistenze è sicuramente da rivedere, ma a confronto del grande impianto di personalizzazione messo in piedi, potrebbe essere davvero poca cosa.
Qualche piccola incertezza nell’equilibrio delle debolezze e resistenze è sicuramente da rivedere
IL SENSO DI SCONFITTA

L’isola della Pittrice è piena di creature dalla forma astratta. Magari parti della stessa che sta condannando l’umanità?
Vorrei chiudere questa anteprima con uno degli elementi che più mi ha rapito in tutto ciò: la narrazione.
grazie a una storia narrata in modo sopraffino, vi appassionerete facilmente alle vicende della spedizione 33
Queste persone tra meno di un anno verranno cancellate, sono costrette a combattere, non hanno nulla da perdere, la morte è vicina, l’unica variante è la vittoria, altrimenti saranno solo un diario da raccogliere per la spedizione 32, 31 e così via. C’è dunque questo senso di sconfitta perenne, della sporcizia che si annida tra le mani del party che non si cura di sistemarsi. Hanno un solo obiettivo, sconfiggere la Pittrice, il resto è inutile. Anche noi abbiamo un solo obiettivo, ed è quello di attendere ardentemente l’uscita di Expedition 33, giacché sarà senza ombra di dubbio un titolo che farà esplodere la testa a molti.