La Fine - Recensione

A causa di un cataclisma non ben definito, un uomo (Theo James) perde ogni tipo di contatto con la futura moglie (Kat Graham). L’uomo assieme al genero (Forest Whitaker) si metteranno in viaggio lungo quel che resta degli Stati Uniti, ormai una landa desolata al limite del post apocalittico, dove i razziatori hanno cominciato a divorare e saccheggiare quel che rimane della civiltà occidentale. Già in questi lidi abbiamo parlato di film Netflix, di quelli belli e brutti, prodotti o solo distribuiti; abbiamo dunque imparato assieme che la distribuzione streaming, per alcune pellicole di dubbio valore, è l’unico modo per essere viste dal grande pubblico. Purtroppo, questo film firmato da David M. Rosenthal non crea nessuna eccezione alla nefasta regola, apparentemente intrapresa dal colosso dello streaming senza soluzione di continuità.  Andando a memoria, credo che La Fine (How It Ends in originale) è forse il film più brutto che Netflix abbia mai prodotto in tutti questi anni.

Se l’incipit ha comunque una notevole guizzo, che potrebbe attirare gli estimatori della fantascienza o di un mondo post apocalisse, la resa finale del film tradisce ogni aspettativa, proprio perché nel lunghissimo minutaggio, quasi due ore, il film si presenta come una semplicistica operazione di montaggio di tante e diverse situazioni, al limite dell’assurdo, per cui è praticamente impossibile visionare la pellicola senza chiedersi ogni cinque minuti cosa diavolo stia capitando.

Un intero paese rivoluzionato senza un apparente motivo, predoni che sembrano governare le strade da decenni, quando invece non sono passate neanche dieci ore dal cataclisma, peraltro mai specificato né giustificato. La situazione peggiora quando si tocca il tema del complottismo e delle lobby mondiali che creano artificialmente disastri naturali, temi furbi per cavalcare l’onda, ma palesemente inseriti senza alcuna cura o motivazione.la fine recensione netflix

La Fine è senza ombra di dubbio il film più brutto mai prodotto da Netflix fino a oggi

Questo road movie, fatto di terre aride, ricerca della benzina, acqua e cibo, trasmette tante emozioni tranne quella fondamentale, ovvero la disperazione di due uomini che attraversano tutto il paese per trovare e salvare la persona a loro più cara. Nonostante qualche scena ben riuscita e qualche situazione narrativa efficacemente studiata, tutto rimane puntellato, mai approfondito. Il colpo di grazia arriva dall’inverosimile finale, dove nel giro di appena dieci minuti il regista trova il tempo di infarcire le ultime battute con situazioni ancora più surreali o imbarazzanti, per poi avviarsi finalmente verso un “epilogo che non c’è”. Non sto scherzando: La Fine è un film è privo di un finale. Nel pieno di una situazione quasi al cardiopalma, tutto sfuma sul nero e partono di fretta i titoli di coda.

Insomma, per riassumere, La Fine è il classico film da cui stare alla larga. I road movie in situazioni da post apocalisse non mancano certo nel pantheon cinematografico, dal glorioso Mad Max: Fury Road o al più intimo The Road. Ripieghiamo su questi lidi e preghiamo che Netflix abbracci un sistema di produttivo con un minimo di controllo qualità sul prodotto finale.

VOTO: 4.5

la fine netflix posterGenere: fantascienza, azione
Publisher: Netflix
Regia: David M. Rosenthal
Colonna Sonora: Atli Orvarsson
Interpreti: Theo James, Forest Whitaker, Kat Graham, Nancy Sorel, Nicole Ari Parker
Durata: 113 minuti

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