Il primo Dragon Trainer è stato un successo quasi per caso: partito in sordina a causa di tanti e diversi prodotti che la DreamWorks non riusciva a valorizzare al meglio – guardate come hanno gestito il franchise di Shrek – dopo una prima settimana di boxoffice sotto le aspettative c’è stato un incredibile passaparola che ha portato il primo capitolo a vivere una seconda giovinezza a più di dieci giorni dall’uscita al cinema. Con il sequel si sono rafforzati con grinta e coraggio tutti i crismi e topoi rappresentativi della serie, che diviene più matura, evolve il discorso sul coraggio per parlare di crescita e responsabilità.
In Dragon Trainer – Il mondo nascosto proprio la crescita sarà al centro di tutta la storia: Hiccup diviene sempre più adulto, un filo di barba comincia a mostrarsi sul viso e, nonostante la giovane età, l’arrivo di un nuovo cacciatore di draghi mette tutta Berk in serio pericolo. Scappare verso il Mondo Nascosto, leggendaria casa di tutti i draghi, oppure combattere? Ma incombe anche la vita da leader, con una città che comincia a dubitare delle reali capacità del ragazzo.
Era difficile fare meglio del secondo capitolo, che rimane il migliore di tutta la trilogia; in effetti, sembra proprio che gli stessi addetti ai lavori, consapevoli di questo, abbiano cercato di tirare fuori il miglior risultato con il minimo sforzo. Ecco quindi che Il mondo nascosto arriva ai titoli di coda senza troppe raffinatezze narrative, lasciando ammaliato lo spettatore per l’incredibile resa visiva che aveva già contraddistinto la saga fin dal primo capitolo, complici i colori vivi, brillanti e una regia dinamica che ha più un sapore da blockbuster che da film d’animazione.
Con la storia in secondo piano, Dragon Trainer – Il mondo nascosto conferma l’incredibile resa visiva del franchise, brillando per colori e buoni sentimenti
Si preme con forza e consapevolezza sull’amore, più di quanto non si sia fatto altrove. La crescita dei giovani protagonista corre parallela alla crescita di Sdentato, che troverà anch’egli una compagna per la vita, una Furia Chiara; seguendo simili vicende, si manifesta l’idea che la convivenza uomini e draghi sia certo ricca di umanità e coraggio, ma impossibile finché l’uomo continuerà sempre a farsi la guerra a vicenda per futili motivi di conquista o supremazia sulla specie. Hiccup vive diverse epifanie e sogni del passato per trovare la soluzione che possa mettere d’accordo tutti, uomini e draghi, senza dover lacerare il cuore di nessuno. Scelta difficile che comunque rientra nel grande disegno della crescita e consapevolezza delle proprie responsabilità e del proprio ruolo di capo.
Il voto che trovate qui sotto riassume un giudizio complessivo del film, assieme a quello per l’intera trilogia, che si è dimostrata un prodotto incredibilmente ricco e gestito con sapienza da DreamWorks, capace di finire nel miglior momento possibile, con le giuste parole e le giuste emozioni. D’altronde, Dragon Trainer ha sempre regalato la continuità dello stesso motivo di base , una storia di amicizia tra un ragazzo e un drago che ha scaldato il cuore di tutti.
VOTO 8
Genere: animazione, avventura
Publisher: Universal Pictures
Regia: Dean DeBlois
Colonna Sonora: John Powell
Interpreti (doppiatori nella versione originale): Jay Baruchel, America Ferrera, Cate Blanchett, Kit Harington, Gerard Butler, Jonah Hill
Durata: 104 minuti