Ritornare a leggere le mie considerazioni su Godzilla II – King of the Monsters mi ha fatto male al cuore. Una parte di me vorrebbe andare lì e modificare il voto e tramutarlo in un 6, perché più ci penso e più con quel film credo di aver preso una vera e propria cantonata. Passando dallo stile incredibilmente raffinato e grazioso del primo Godzilla, fino al brioso e divertentissimo Kong: Skull Island, il MonsterVerse targato Warner Bros ha sempre mostrato – lato film dedicati a Godzilla – cosa non funzionava: la parte degli umani.
Se nel primo film questo veniva in parte appianato da un comparto sonoro mastodontico e da una ricerca e relativa costruzione delle immagini davvero raffinata, la regia di Michael Dougherty e il modo in cui si è approcciato al diretto sequel, ha mostrato quanto prendere in mano un pennello e dipingere una tela, o in questo caso prendere una penna e scrivere lo script di un film, difficilmente potrà sorprendere se non hai la stessa vena di un Van Gogh o un Cormac McCarthy…
Quindi no, rivedendo Kong: Skull Island e sottolineando in un secondo momento le criticità di King of the Monsters, mi ha reso chiaro che questo Godzilla Vs Kong, quarto tassello del MonsterVerse, avrebbe dovuto in qualche modo riavvicinare gli spettatori e convincerli della bontà del progetto. E fughiamo il dubbio sin da subito: ci riesce alla grande. Credo che il poco interesse ad approfondire la trama in un film dove Kong e Godzilla si picchiano sia un peccato da poco; in questo senso, è quasi inutile ricordare che, alla luce dello scontro riportato nel titolo, e come era stato subito ipotizzato dal web, ci sarà un terzo incomodo a intromettersi tra i due titani, a proposito del quale tacciamo per preservare l’integrità di chi è riuscito a tenersi lontano da quest’informazione.
godzilla vs kong è un compendio di immagini sbalorditive
Il timone passa ad Adam Wingard, mano buona, magari non troppo esperta ma che riesce riesce con grande facilità a trovare l’alchimia perfetta per alimentare con nuova linfa vitale il franchise e addirittura lanciarlo verso nuovi e futuri lidi tra sequel e progetti spin-off. La carta vincente di Wingard è semplice: divertimento. Una carta che ha il sapore di una parola chiave. Mettere a confronto il primo Godzilla di Gareth Edward con questo Godzilla vs Kong è il modo migliore per percepire il mutevole cambiamento avvenuto. Più scioltezza, più libertà e anche più studiata “idiozia” nel gestire gli eventi narrativi; il che non è certo sinonimo di scarsa qualità, perché di quella, questo film, ne ha a palate.
Oltre alle scazzottate, ai giochi di luce al neon di una Tokyo notturna e una scampagnata nella parte cava della Terra, Godzilla vs Kong è un compendio di immagini straordinarie. L’abuso della computer grafica è assai giustificato, per restituire allo spettatore (purtroppo solo in streaming) immagini sensazionali.
Il minutaggio favorisce Kong, ma questa ingiustizia verso Godzilla è data dalla necessità di approfondire la mitologia dietro il grande scimmione. Anche qui Wingard trova l’ennesima carta vincente, ovvero la consapevolezza che, forse inconsciamente, il mondo e la mitologia costruita tacitamente in tre film sono una delle cose più affascinanti viste in questi ultimi anni di cinema di genere. Incalzano la curiosità, ne vogliamo sapere di più e tutta la rilettura è intrigante quanto un racconto del mistero. A ogni azione dei due titani, corrisponde una reazione da parte di altri come loro o, in questo caso, del genere umano, che finalmente comincia ad avere un ruolo sempre più marginale, meno forzatamente impegnato, per lasciare la poesia alle scazzottate e alla venatura tra il fantastico e la fantascienza che comincia a rendere tutto il racconto più divertente e meno ostinatamente “metaforico”.
Certo, la briosità del film, la poca coerenza degli scontri in mare, la Terra cava e il “terzo nemico” sono tutti elementi sorretti da una storia che fa acqua da tutte le parti, che sembra quasi scollegarsi sul versante di Godzilla dagli eventi di King of the Monsters. Forse, però, si tratta esattamente di ciò che il pubblico voleva: paradossalmente, in piena pandemia e con quasi tutte le sale cinematografiche chiuse, questo Godzilla vs Kong è stato il vero film della riapertura e della speranza per il cinema, incassando a livello mondiale addirittura di più di Godzilla – King of the Monsters. Qualcosa vorrà pur dire.
VOTO 7.6
Genere: fantascienza, azione
Publisher: Warner Bros.
Regia: Adam Wingard
Colonna Sonora: Junkie XL
Interpreti: Alexander Skarsgard, Millie Bobby Brown, Rebecca Hall, Kyle Chandler
Durata: 113 minuti