Questa volta è lo stesso Zerocalcare che si dedica a rendere vive le sue tavole in un prodotto d’animazione per Netflix. Strappare lungo i bordi recupera l’eredità sia de La Profezia dell’Armadillo che del caotico film omonimo – di cui gira voce che lo stesso Zerocalcare abbia disconosciuto l’operato finale.
La bravura di Zerocalcare fumettista è pari alla grandezza della storia che vuole raccontare. Dovessi elevare una delle tante qualità del noto fumettista, andrei a cogliere senza ombra di dubbio le qualità narrative, la delicatezza – o la ferocia – nel trattarle e lo sguardo acuto su tutto ciò che gravita attorno a lui: l’abilità nel trasmette sensazioni e sentimenti, ciascuna di esse capace di traspirare fra le chine e i colori delle tavole con una vivacità spesso e volentieri fuori dal comune.
Con l’esperimento cinematografico de La Profezia dell’Armadillo che come già accennato non sembra aver trovato il consenso dell’autore, eccolo dunque a sporcarsi – letteralmente – le mani disegnando, scrivendo e animando questa serie, che come concept parte proprio dal famoso albo La Profezia dell’Armadillo per poi attraversare momenti, situazioni e storie. Si parla anche qui di Covid-19, ma i pensieri sono tutti focalizzati all’infanzia di Zero, del rapporto con i suoi amici Secco, Sarah e di un viaggio verso il nord Italia per un evento al quale, se potessero, eviterebbero di partecipare.
L’armadillo, doppiato straordinariamente da Valerio Mastandrea, sarà sempre lì, vera e propria coscienza di giovani fiamme che si muovono, pensano e agiscono in un mondo che sembra sfuggire sempre più alla loro capacità di controllo. Ogni paranoia, ogni sogno – infranto o avverato – costruisce quei segni attorno a una determinata figura, indicazioni su dove tagliare. Se tutto eseguito correttamente, il risultato sarà ottimo, dunque una vita perfetta, snella e piena di soddisfazioni, ma uscire da questo percorso è assai facile.
strappare lungo i bordi conferma le ottime e brillanti doti grafiche e narrative di zerocalcare
In una manciata di puntate, tutte con un ritmo narrativo brillante che invoca a gran voce eroici bingewatching durante i quali sedersi e non alzarsi più finché non si è arrivati alla sesta e ultima puntata, si assiste a uno spettacolo ispirato, magari a tratti ridondante o già scritto, visto o sentito, ma è il modo in cui tanti e diversi concetti vengono riproposti che è da applaudire.
Zerocalcare si dimostra predisposto per il genere della forte animazione e non rende il prodotto fruibile solo al suo pubblico, ma scava nel repertorio per tirare fuori quegli aneddoti vincenti e brillanti per cui oggi è riconosciuto a livello nazionale non solo come una voce fuori dal coro, bensì come veicolo per molti – giovani e non – nel rivedersi in questi drammi, paranoie o semplici difficoltà del quotidiano.
Non c’è morale, tanto meno lezioni di vita, ma solo l’evocazione di quel momento dove capiterà a ognuno di noi di fermarsi un attimo, raccogliere idee e avvenimenti passati e provare a dargli una forma o almeno, smussare questo ammasso informe di indecisione e porsi un obiettivo.
Se questa ultima parola ha causato in voi del dramma, nessun problema, siete normali, come fiammelle di un falò che volteggiano nell’aria, lo stesso falò dove Zerocalcare vi invita a sedervi, gustandovi un gelato con Secco e magari dare importanza a quel gesto. Strappare lungo i bordi è, in qualche modo, una grande conferma delle doti artistiche e narrative di Zerocalcare, sia per chi già lo apprezza, sia per chi vuole avvicinarsi alla sua poetica. Strappare lungo i bordi arriverà su Netflix il 17 novembre.
VOTO 8
Genere: commedia, animazione
Publisher: Netflix
Regia: Zerocalcare
Colonna Sonora:
Interpreti (doppiatori): Zerocalcare, Valerio Mastandrea
Durata: 6 episodi