“un antipasto prelibato, ma quanto dovremo aspettare per la portata principale?” scrivevo così il 16 settembre 2021, giorno della pubblicazione della recensione di Dune – Parte Uno, ove quel Parte Uno era stato mascherato un po’ ovunque, giacché l’impresa era titanica e a duplice faccia: presentare un kolossal da centinaia di milioni di dollari nel pieno della pandemia e diretta crisi del settore cinematografico con incassi al boxoffice estremamente ridimensionati e, dall’altra parte, provare a rilanciare il leggendario romanzo (e diretto Ciclo) di Dune, che ha avuto solo tanta sfortuna sul fronte cinematografico (come pure nella trasposizione TV a bassissimo budget).
Un buon successo economico, la fiducia degli addetti ai lavori ed ecco che Dune – Parte Due ottiene il via libera e, al netto di qualche dubbio riguardo il ritmo e il rimaneggiamento di alcuni eventi visti nel predecessore, Dune – Parte Due è un film che spazza ogni tipo di dubbio o – in tal caso – miscredenti della saggia e potente mano di Denis Villeneuve. Un film dal fragoroso sapore epico, tanto romantico quanto complesso e raffinato nelle tematiche che vuole proporre.
Un vero e proprio kolossal, che risuona nelle orecchie con la colonna sonora letteralmente pazzesca firmata da Hans Zimmer, per restituire agli occhi dello spettatore un vero turbine di emozioni, immagini spettacolari, epicità come non se ne vedeva da anni sul grande schermo. Un vero e proprio evento cinematografico.Cast tecnico e artistico di prim’ordine – quante volte vi siete imbattuti in film del genere? – con ogni singolo, piccolo dollaro investito nel budget che risplende senza filtri sul film proiettato sul grande schermo, visibile, tangibile, una vera e propria gloria audiovisiva al pari di un Oppenheimer per portata ed evento cinematografico.
dune – parte due è un vero e proprio spettacolo per gli occhi e il resto dei sensi. un evento cinematografico di proporzioni mai sperimentate prima
Dune – Parte Due è pura rappresentazione romantica, religiosa e bellica del romanzo di Herbert ed è incredibile il modo in cui Villeneuve riesca a mescolare ogni elemento con una danza sinuosa di tecnica, costruzione dell’immagine e suono.
Dai momenti più romantici, intimi e carnali nel complesso rapporto tra Paul e Chani, fino ai fondamentalisti religiosi e relativo fanatismo dei Fremen, tra chi crede che Paul sia davvero il messia e chi no, fino al climax conclusivo della grande guerra, dove al vessillo delle casate si alza l’urlo di un popolo che reclama libertà, seguendo il suo condottiero. Non più famiglie o dinastie, ma la nascita di qualcosa di nuovo.
Questa evoluzione però viene affrontata attraverso gli occhi di tutti, di Paul, Chani, Stilgard, mentre il disegno delle Bene Gesserit sfugge – forse – al controllo. Questo secondo capitolo non ha paura di ribaltare tutte le situazioni proposte, far divenire degli eroi uomini che seguono obiettivi diversi, mostrare come il potere possa ingannare e offuscare anche le menti più brillanti, un potere che funziona da sfumatura economica (chi controlla la Spezia, controlla l’Universo), politica o fortemente religiosa.
Dune – Parte Due coniuga tutte queste delicate sfumature in uno spettacolo imprescindibile, capace di elevarsi a prodotto commerciale e autoriale al tempo stesso, riuscendo nella delicata missione di ritagliarsi uno spazietto preciso e conviverci senza problemi. Capitano di rado cose del genere, probabilmente i pianeti si sono allineati, ma quello capitato a Dune – Parte Due è un vero e proprio miracolo cinematografico.
VOTO 9
Genere: fantascienza, avventura
Publisher: Warner Bros
Regia: Denis Velleneuve
Colonna Sonora: Hans Zimmer
Interpreti: Timotheé Chalamet, Zendaya, Rebecca Ferguson, Josh Brolin, Austin Butler, Florence Pugh
Durata: 165 minuti