Batman: The Killing Joke – Recensione

ATTENZIONE: Questo articolo, per completezza di analisi, contiene spoiler sulla trama del fumetto The Killing Joke e, di conseguenza, del film. Siatene consapevoli se proseguite la lettura.


Il pubblico aveva accolto con grande entusiasmo la notizia della realizzazione del film d’animazione Batman: The Killing Joke, tratto dall’omonima graphic novel. Dopo averlo visto, tuttavia, si è scatenato il putiferio: tale è la natura del pubblico internettiano. Le opinioni sono discordanti, divise tra sostenitori e detrattori. Ricordiamo che la storia di Batman: The Killing Joke, opera del 1988 scritta da Alan Moore e disegnata da Brian Bolland, tende ad esaminare il particolare e contorto rapporto tra Batman e il Joker.

Per una volta, partiamo dalle critiche negative. A fronte di una fedeltà che rende giustizia all’opera cartacea, abbiamo, per contro, una prima parte del film, i trenta minuti iniziali, che ha turbato molti spettatori: sequenze inedite, scritte appositamente per la pellicola, mostrano il personaggio di Barbara Gordon/Batgirl totalmente snaturato.

Batman The Killing Joke Cinema

Batman: The Killing Joke è un viaggio verso l’ignota follia umana

Nel film, vietato ai minori, Barbara accompagna il Cavaliere Oscuro nelle sue crociate notturne, semplicemente per un mero impulso sessuale, un sentimento che neanche lei riesce a chiarire rivelandosi una predatrice alla ricerca dell’intimità con il suo mentore. Quando questo rapporto si consumerà, sui tetti di Gotham, e con i costumi addosso (dettaglio importante per la caratterizzazione del personaggio di Batman), la collaborazione terminerà, come di consueto. La psiche di Bruce Wayne/Batman, d’altronde, è ben nota: il miliardario/vigilante si trova costantemente sul ciglio di un baratro per via della decisione intrapresa di combattere il crimine, e non può e non vuole trascinare nessuno nell’oscurità insieme a lui.

Superata la fase iniziale, comincia la storia che già conosciamo: abbiamo il Joker che riduce Barbara Gordon sulla sedia a rotelle, che diventerà poi Oracle; il presunto abuso sessuale; il rapimento del commissario Gordon e lo scontro finale Batman vs. Joker sullo sfondo di un macabro Luna Park.

Pur condividendo, solo in parte, le critiche rivolte alle a parte inedita, che male si sposa con il resto del film, mi sembra che questa doppia storia si applichi perfettamente alla natura dei due personaggi: Batman e Joker, in fin dei conti, sono il risultato di una giornata andata storta, come più volte viene detto nel film. L’omicidio dei coniugi Wayne e la morte della moglie del Joker hanno reso i due antagonisti totalmente folli. Entrambi sono derivazioni di una pazzia che Batman cerca di rifiutare, indossando una maschera, mentre il Joker l’abbraccia e la incarna seminando il terrore a Gotham.

Questa versione animata di The Killing Joke, dunque, è tanto contraddittoria quando veritiera nell’accostarsi al personaggio di Batman. Batman: The Killing Joke è un viaggio verso l’ignota follia umana, un’insania senza fondo ed eterna come il conflitto tra i due che non avrà mai fine.

VOTO 7

Batman The Killing Joke Cinema locandinaGenere: animazione
Publisher: Warner Bros.
Regia: Sam Liu
Colonna Sonora: Kristopher Carter
Intepreti: Mark Hamill, Kevin Conroy, Tara Strong, Ray Wise
Durata: 72 minuti

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