Il tema del film, come il titolo potrebbe suggerire, è l’anoressia. Fino all’osso decide di inquadrare la patologia in cornici cliniche e psicosomatiche, portando tanta, tantissima teoria verbale, ma mostrando veramente poco; l’argomento viene affrontato timidamente, quasi in punta di piedi, quando una realtà così difficile andrebbe presa di petto, senza paura, filtri o censure.Lily Collins (figlia di Phil) interpreta Ellen, una ragazza che viene cacciata da tutte le cliniche in cui mette piede per via del suo comportamento anarchico e irrispettoso. Alla base del disturbo di Ellen e della sua personalità scontrosa ci sono un trauma derivato da una triste esperienza social, l’assenza costante del padre (sempre fuori casa per lavoro) e l’allontanamento volontario della madre che – scopertasi lesbica – decide di non essere pronta per affrontare il ruolo di genitore.
Fino all’osso affronta il tema dell’anoressia timidamente, quasi in punta di piedi
L’ultima spiaggia per la protagonista è farsi ricoverare in una speciale casa famiglia gestita dall’ennesimo dottore, interpretato da Keanu Reeves, che cerca di curare persone con disturbi alimentari con metodi “alternativi”. In questa particolare comunità, Ellen condividerà le stanze con tanti altri ragazzi e ragazze, parlando e teorizzando sui loro disturbi e nulla più. C’è un problema di fondo nella scrittura della sceneggiatura: i personaggi sono tutti troppo distaccati e non riusciamo ad affezionarci a nessuno. In un film dove dovremmo avere a cuore il destino di queste povere anime tormentate, il minutaggio scorre senza che scatti alcuna empatia. Il viso crucciato e magro di Lily Collins e la bravura dell’attrice non bastano a trasmettere la sofferenza del personaggio. Ogni passaggio narrativo avviene per inerzia, perché si deve comunque arrivare a mettere la parola fine alla storia, ma è proprio nel finale – raffazzonato e senza alcuna logica atta a giustificare le azioni dei protagonisti – che la mancanza di direzione (o di un’adeguata forma di comunicazione) si sente maggiormente.
i personaggi sono tutti troppo distaccati e non riusciamo ad affezionarci a nessuno
Fino all’osso è disponibile su Netflix dal 14 luglio. Guardarlo non è “reato”, ma produrre film così poco coraggiosi, forse, lo è.
VOTO 5
Genere: drammatico, commedia
Publisher: Netflix
Regia: Marti Noxon
Colonna Sonora: Fil Eisler
Intepreti: Lily Collins, Keanu Reeves, Carrie Preston, Lili Taylor, Alex Sharp
Durata: 107 minuti