Dico “timido”, perché il film risultò un fallimento su diversi fronti: la poca cura lo aveva relegato a prodotto creato appositamente per fare cassa, sicuramente pensato per richiamare l’attenzione di chi aveva esperito una sana dose di tensione e paura grazie ai film originali. Approcciarsi ad Annabelle 2 con qualche pregiudizio era dunque lecito, nondimeno il prequel – come si può intuire dal titolo (“la creazione”) – risulta un film decisamente riuscito che narra, ovviamente, le origini e la diretta costruzione e susseguente possessione della bambola. Non è ai livelli dei due The Conjuring, certo, ma comunque vive di una propria anima.
Annabelle 2 sembra aver imparato dagli errori del predecessore
Naturalmente, lo script è quello canonico e purtroppo da alcuni cliché del genere è difficile districarsi, a meno che la giusta virtuosità della regia non riesca a regalare quella freschezza necessaria che ci fa rimanere incerti per quanto concerne la storia e il destino delle protagoniste. Su questo aspetto il regista David F. Sandberg ha lavorato molto, confermando che il successo del suo precedente Lights Out non è da attribuire al caso.
la trama è forte, con carattere e spessore
Annabelle 2: Creation insegna come dovrebbe essere confezionato un qualunque spin-off destinato a un grande successo commerciale: ripetersi, senza stravolgimenti qualitativi, e aspirare a un lavoro onesto che non abbia come unico obiettivo quello di sbancare il botteghino. Annabelle 2 è stata veramente una piccola e piacevole sorpresa.
VOTO 7
Genere: horror
Publisher: Warner Bros. Italia
Regia: David F. Sandberg
Colonna Sonora: Benjamin Wallfisch
Intepreti: Stephanie Sigman, Talitha Bateman, Lulu Wilson, Philippa Coulthard, Grace Fulton
Durata: 110 minuti