Conan Exiles – Recensione

PC PS4 Xbox One

Di solito, nei giochi di sopravvivenza interpretiamo protagonisti deboli, non proprio i classici eroi, come in Don’t Starve o The Flame in the Flood, o magari ci troviamo in condizioni così estreme che chiunque ci lascerebbe le penne nel giro di qualche minuto: in The Solus Project siamo sperduti su un pianeta sconosciuto, o nel più recente Subnautica dobbiamo cavarcela in fondo alle profondità oceaniche. Per questi motivi sono stato fin dal principio sorpreso, anche un po’ perplesso, all’idea del survival di Funcom, in cui ci caliamo nei panni di un possente guerriero. È vero, si inizia con un bel niente in saccoccia, ma non mi pareva proprio il tipo di personaggio da mantenere sfamato, dissetato e lontano da forti escursioni termiche.

CONAN IL CARPENTIERE

Questa mia preoccupazione è stata in parte fugata: almeno al principio le “Exiled Land” si presentano con la dovuta cattiveria, attraverso minacce che si palesano ogni quattro passi del nostro alter ego, generalmente tutt’altro che trascurabili. Soprattutto nelle prime ore, bastano un paio di barbari per metterci in seria difficoltà, e anche il bestiario nei paraggi non deve essere per nulla sottovalutato.

conan exiles recensione

All’inizio bastano un paio di barbari per metterci in difficoltà, e anche il bestiario nei paraggi non deve essere sottovalutato

Altri aspetti, invece, suggeriscono che qualcosa sia fuori posto. Anche dopo molte ore di gioco non ho fatto l’abitudine a un barbaro nerboruto che passa ore a correre qua e là per raccogliere legna, pietre e quant’altro serva per il crafting dei numerosi oggetti a disposizione. La creazione di item, di fatti, ricopre una parte preponderante dell’ultima fatica di Funcom, e spesso si compone in più passaggi da compiere in sequenza: il ferro estratto, ad esempio, deve essere prima lavorato nella forgia per ottenere barre metalliche, a loro volta utilizzate per svariati equipaggiamenti, tra cui armi e armature. La quantità di materie prime per arrivare al prodotto finito è immane, e spesso risulta un processo lento e noioso, che non viene automatizzato nelle fasi più avanzate.

CATTIVO È BELLO

L’intero mondo di gioco è esplorabile senza alcun caricamento intermedio, per quanto vasto, affascinante ed eterogeneo esso sia. Si passa da aree desertiche a tropicali, da boschi con antiche rovine a montagne impervie, senza dimenticare zone vulcaniche o boschive. Ognuno di questi ambienti presenta una morfologia complessa con dislivelli, dirupi e corsi d’acqua che ne aumentano la diversità. In più, frequentemente possiamo trovare costruzioni gigantesche dall’impatto mozzafiato, che si intravedono da lontano e spingono all’esplorazione.conan exiles recensione

La componente survival non si fa sentire troppo, a causa del bilanciamento dei biomi o dei parametri di sopravvivenza

Nelle regioni con clima più estremo dovrete controllare con attenzione gli indicatori delle temperature, così da evitare di soccombere agli elementi. Nel complesso, però, la componente survival non si fa sentire troppo: molti dei biomi richiedono di bere acqua (facile da trovare) abbastanza di rado, e il cibo va spesso consumato per riprendersi dalle ferite dopo gli scontri, più comuni del rischio di morire di fame. Un elemento che avrebbe reso l’esperienza di Conan Exiles meno ostile è il fast travel, quasi del tutto assente; può essere che si tratti di una scelta concettuale, ma dover passare minuti interi a correre da una zona all’altra annoia alquanto. Inoltre, al momento non esistono cavalcature per ridurre i tempi di percorrenza; a detta degli sviluppatori, proprio le mount sono sulla lista di elementi da aggiungere nei prossimi aggiornamenti, per quanto si facciano attendere provocando tutt’ora i piccati commenti dei giocatori.

Ogni partita inizia con la personalizzazione del nostro personaggio, attraverso una moltitudine di parametri che non comprendono, però, classi di specializzazione tra cui scegliere. L’esperienza accumulata consente di migliorare caratteristiche come forza, agilità e altri classici attributi; in parallelo, livellare consente di assegnare punti per sbloccare un albero delle costruzioni molto ricco e variegato, in modo da poter creare armi, armature o anche solo suppellettili sempre più sofisticati. In caso di morte, ogni oggetto nell’inventario viene perso e l’unica possibilità di recuperarli resta quella di ritrovare il proprio cadavere, prima che lo faccia qualche altro giocatore (à la DayZ e soci, insomma ndII-V). È disponibile un solo slot per le partite in singolo, e uno per quelle online. Per lo stesso motivo, creare un nuovo personaggio significa cancellare in toto quanto ottenuto fino a quel momento, ripartendo dal deserto in brache di tela – o pure senza quelle, se si gioca con l’opzione “nudità totale”; tra le altre cose, come bizzarro motivo di distinzione, Conan Exiles è l’unico gioco che ricordi in cui gli attributi maschili sono animati dal motore fisico…conan exiles recensione

Un elemento che avrebbe reso Conan Exiles meno noioso è il fast travel, quasi del tutto assente, insieme alle cavalcature

Quasi tutti i PNG che incontreremo, spesso in piccoli accampamenti o edifici religiosi, attaccheranno senza nemmeno accertarsi delle nostre intenzioni, anche nel caso ci presentassimo disarmati. Gli insediamenti neutrali sono rarissimi e difficili da scovare casualmente, per quanto contengano elementi importanti per lo sviluppo della narrazione. D’altronde, proprio il racconto ricopre un ruolo secondario, se non trascurabile, con poche quest che non vengono segnalate o indicate con chiarezza; gli sviluppatori hanno chiaramente trascurato tali aspetti, preferendo spingerci verso le varie caratteristiche del crafting e della pura sopravvivenza. Altro elemento fondamentale è il combattimento, di fatto il modo più rapido per acquisire esperienza: la varietà delle armi permette di sbizzarrirsi nell’uso di molteplici tipi di arco, pugnali e martelli, accanto alle solite spade e asce; la gestione degli scontri, però, si rivela per lo più macchinosa a causa di animazioni legnose che rendono le schermaglie poco fluide. Vista la lentezza degli attacchi, poi, solitamente è sufficiente spostarsi di un paio di passi per non essere colpiti, dando vita a pachidermici inseguimenti che possono essere interrotti con una semplice corsetta. Forse, anche qui, si tratta di una scelta compiuta con cognizione di causa, per fornirci uno strumento di fuga in caso ci trovassimo in soverchiante difficoltà; in questo modo, tuttavia, si finisce spesso per perdersi in situazioni anomale che, per usare un eufemismo, rompono totalmente la sospensione dell’incredulità, comunque a singhiozzo in tante altre occasioni.

VI HO PURGATO ANCORA

Se quanto visto finora non eccelle per innovazione, Conan Exiles presenta alcune meccaniche di gameplay innovative, ben calate nell’universo cui appartiene: quando i nemici vengono storditi, ad esempio, magari con l’apposita mazza, li si può trascinare verso la base dove possono essere costretti a lavorare alla Ruota del Dolore (la stessa in cui abbiamo incontrato per la prima volta un giovane Arnold Schwarzenegger, ovviamente nel film del 1982, con il time-lapse da bambino ad adulto dopo anni di lavori forzati), fino a quando non diventano propriamente degli schiavi. Questi ultimi possono venir diversificati con varie specialità, come prete o intrattenitore, ma per la maggior parte si tratta di guerrieri da adoperare in difesa della propria base. Averne un certo numero é fondamentale per difendersi dalle Purghe, periodiche invasioni di un esercito guidato dall’IA che attacca i nostri possedimenti. Anche in caso di vittoria. l’invasione tende a creare parecchi danni che saremo costretti a riparare.conan exiles recensione

Considerata la varietà degli ambienti di gioco, passare ore e ore a raccogliere legna e sassi è davvero uno spreco

Un elemento aggiuntivo può essere sbloccato più avanti, quando giungeremo alla costruzione di altari religiosi di alto livello. In tal caso ci verrà dato modo, per un tempo limitato, di impersonare giganteschi Avatar, come rappresentazione delle divinità a cui vengono offerti sacrifici umani, tali presenze si dimostreranno particolarmente utili in PvP, in quanto più potenti di qualsiasi strumento d’offesa concesso normalmente. La realizzazione tecnica, infine, non arriva al livello medio degli ultimi anni, nemmeno per questo genere di produzioni; oltre ai fenomeni di clipping, nemmeno troppo occasionali, mancano effetti grafici in grado di stupire. Laddove, infatti, le composizioni d’insieme raggiungono una buona scenograficità, avvicinandoci alle strutture o agli altri elementi del paesaggio noteremo inevitabilmente una generale povertà di dettagli.

Nel complesso, Funcom dà l’impressione di non saper maneggiare l’Unreal Engine come Studio Wildcard in Ark: Survival Evolved, per rimanere in tema survival. D’altra parte, come abbiamo visto, non si tratta dell’unico difetto di Conan Exiles.

Conan Exiles si presenta con alcune barriere all’ingresso impossibili da trascurare, prima tra tutte la quantità di ore da spendere in attività meccaniche e/o ripetitive, magari sotto forma di raccolta e crafting; in questo senso, trovare un clan o un gruppo di amici con cui condividere l’esperienza è d’aiuto per superare il fardello. Le Exiled Land mantengono un forte fascino, e sono comunque ricche di misteri da scoprire; su questa base Funcom ha la possibilità di migliorare il gioco in diversi aspetti, avendo già dimostrato di saper ascoltare la community durante l’accesso anticipato. Al momento, però, a fronte di combattimenti noiosi e mancanze gravi, come quella delle cavalcature, possiamo solo consigliarvi di tenerlo d’occhio se siete fanatici del genere.

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Pro

  • Trasmette bene il senso di pericolo costante.
  • Ambientazioni variegate e scenografiche.
  • Talune meccaniche ben inserite nel background del marchio.

Contro

  • Ore e ore a raccogliere fuscelli, fra un combattimento farraginoso e l'altro.
  • Pochi PNG "pacifici" con cui interagire.
  • Fenomeni di clipping e altre sbavature tecniche.
6.5

Sufficiente

Dopo traverse vicende in alcune cittá italiche, il nostro Solar Nico é sbarcato in terra d’Albione. Se da una parte ancora si da alla ricerca matta e disperata di un parco (ma anche un praticello va benissimo) per approfittare di qualsiasi mezza giornata di sole londinese, dall’altra Nicoló ha rassegnato ogni speranza all’idea di stare al passo della propria, sempre crescente, libreria Steam.

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