Crash Bandicoot 4: It's About Time – Recensione

Ogni scenario è disegnato, modellato e colorato per offrire uno spettacolo sontuoso agli occhi del giocatore… ma non fatevi distrarre troppo da ciò che vedete perché ogni angolo nasconde una sfida, una cassa da rompere, una piattaforma per un livello bonus, un diamante e molto, molto altro ancora. Una volta tanto possiamo dire che insieme al tanto fumo troviamo anche un bel po’ di succulento arrosto che dovrete addentare fino all’osso.

IL DARK SOULS DEI PLATFORM?

Se state pensando che portare a termine Crash Bandicoot 4 con una dignitosa percentuale di completamento (diciamo intorno al 50/60% dopo la prima run) sarà una passeggiata di salute, preparatevi ad una sonora e dolorosa sveglia. I ragazzi di Toys for Bob hanno imparato tutti i segreti di questa serie dai loro mentori di Naughty Dog, compresi i trucchi per farvi salire la pressione oltre i limiti di sicurezza.

Avete presente quella sensazione che si fa largo dentro di voi dopo aver sbagliato 10 volte lo stesso salto… pronta ad esplodere quando anche l’undicesimo tentativo va a vuoto perché avete avuto troppa fretta? Proverete sensazioni come questa molte, molte, molte volte ma al tempo stesso una vocina dentro di voi continuerà a dirvi che la sconfitta è solo colpa vostra e che dovete continuare a provarci. Lo farete e senza che ve ne accorgiate le ore passeranno in un lampo.

Un mondo dietro l’altro Crash Bandicoot 4 introduce nuovi nemici, nuove trappole e sequenze di gioco sempre più tese e deliranti. L’utilizzo delle nuove maschere (quantiche?!?) aggiunge ulteriore spessore alle soluzioni di gameplay che i fan della serie conoscono bene e il mix che ne risulta è davvero irresistibile. All’inizio del gioco potrete aggiungere un ulteriore grado di sfida scegliendo se giocare con uno stile Moderno, ripartendo dall’ultimo checkpoint ad ogni morte, o Rètro, con un numero di vite limitato che vi costringerà a ripetere l’intero livello in caso le esauriste.

A tal proposito è d’obbligo segnalare un neo che segue la serie fin dagli inizi. Essendo Crash Bandicoot un platform 3D ma con meccaniche di gioco bidimensionali, risulta difficile a volte percepire con esattezza la profondità dei livelli, soprattutto in quelli a scorrimento verticale. Il risultato è quello solito: è facile sbagliare alcuni salti, specie quelli sulle piattaforme in movimento. L’ombra dei protagonisti aiuta un po’ in questo senso, ma a volte l’inquadratura troppo ravvicinata, o ostruita da ostacoli, rende comunque difficile atterrare al sicuro.

UN BEL GIOCO DURA…

Tanto. In questo caso andiamo contro il proverbio perché Crash Bandicoot 4 ha una longevità davvero invidiabile. La storia principale ha una durata che oscilla tra le 8 e le 15 ore. Prendete come riferimento la prima cifra come tempo necessario per arrivare alla fine portando a termine i livelli “come vengono”. Non pensate neanche per un attimo di completare tutto al 100% alla prima run perché è impossibile, per riuscirci dovrete tornare sui vostri passi più e più volte: per trovare tutti i diamanti nascosti, completare i livelli segreti, recuperare tutte le casse perdute e di conseguenza sbloccare le moltissime skin con cui potrete poi personalizzare Crash e Coco.

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