Kojima ha sempre preteso il massimo da sé stesso e non è mai sceso a compromessi, allora che scopo ha questa edizione se non di portare il gioco su PS5? Non sarebbe stato più corretto chiamarla Remastered?
DEATH STRANDING, NEXT GEN MA NON TROPPO
Tolti di mezzo i nuovi contenuti, sui quali ognuno di voi svilupperà comunque la propria idea, è giunto il momento di parlare dell’opera di “restauro” apportata a questa Director’s Cut. Strutturalmente parlando non abbiamo notato differenze, ciò significa che i difetti riscontrati nel gioco originale sono rimasti intatti, vedi l’IA non certo impeccabile e dei menù che tendono a generare confusione. Esteticamente poi va tenuto conto che stiamo parlando della versione new-gen di un gioco uscito meno di un anno fa, che si presentò al pubblico in una veste quasi impeccabile grazie ad un Decima Engine sfruttato quasi al limite e solido anche sotto il profilo della fluidità.

I menu di gestione dell’inventario e di selezione delle missioni continuano ad essere fin troppo confusi. Si potevano aggiustare un po’.
SU PS5 DEATH STRANDING RAGGIUNGE FINALMENTE GLI OTTIMI LIVELLI OTTENUTI SU PC
Alla luce di tutto questo possiamo consigliare spassionatamente questa Director’s Cut? Probabilmente no a chi ha già passato svariate decine di ore sul gioco originale, anche perché il passaggio su PS5 non è gratuito come per altri titoli cross-gen. Chi possiede una qualsiasi versione PS4 potrà fare l’upgrade alla versione digital per PS5 spendendo 9,99 Euro, con la versione Deluxe di quest’ultima che costa ulteriori 10 Euro e include una discreta quantità di oggetti in-game eslusivi, una selezione digitale della colonna sonora e un artbook, anche lui digitale. E chi non si è mai avvicinato a Death Stranding cosa dovrebbe fare? Dovrebbe acquistarlo (a prescindere dalla versione) e farsi un parere personale ignorando la faida tra sostenitori e detrattori che va avanti ormai da un anno. Una cosa è certa, come dicevamo all’inizio… non vi lascerà indifferenti.
In Breve: Death Stranding Director’s Cut è una versione remastered per PS5 che sfrutta discretamente le features next-gen della console Sony e rimpolpa l’opera originale con contenuti inediti. Questi sono stati “assorbiti” in modo organico dall’avventura ideata da Kojima, ma ne snaturano un po’ lo spirito originale appiattendone un po’ il livello di difficoltà. Rimangono inoltre inalterati i (pochi) difetti del gioco originale.
Piattaforma di Prova: PlayStation 5
Com’è, Come Gira: Nonostante il boost grafico, il supporto all’HDR e gli altri innesti tecnici, Death Stranding gira in maniera quasi impeccabile su PlayStation 5. Fanno eccezione occasionali e quasi impercettibili ritardi nell’aggiornamento di alcune texture.
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