Prima di iniziare, una doverosissima premessa: io, dei Digimon, capisco poco o nulla. Ho una certa familiarità con i titoli pubblicati in passato, ma mi manca il background storico, vuoi per motivi demografici (ché la classe del ’76 è stata cresciuta con sani valori quali Daitarn 3, Ken il Guerriero e Lamù), vuoi perché ho perso il momento in cui il marchio ha spopolato nel Bel Paese. “Vivevo” in un’America che i mostri di Bandai non se li filava di striscio, dominata senza possibilità di scampo dalla seconda generazione di Pokémon. Quindi, ho dovuto studiare un po’ le basi prima di avventurarmi nel Digiworld, esaminando tabelle e guide per ottenere il meglio dalle mie evoluzioni. Superato l’imbarazzante momento in cui ho scoperto l’esistenza di un mostro chiamato Sukamon, mi sono lanciato a capofitto in questa nuova avventura…
DIGI-CHE?
… solo per sbattere il muso contro un muro di mattoni. Nonostante la grafica colorata possa far pensare altrimenti, Digimon World: Next Order è un gioco per duri, particolarmente ostile con i neofiti. Ci vuole un certo know-how per destreggiarsi tra oltre 200 mostri da evolvere e accudire, ma il nemico principale è il nuovo livello di difficoltà.
Ci vuole un certo know-how per destreggiarsi tra oltre 200 mostri da evolvere e accudire
Urge quindi entrare nell’ottica di un gioco non semplicissimo, scegliendo un paio di Digimon di partenza e programmare a tavolino la loro evoluzione. Non ci limiteremo quindi a esplorare e combattere, ma dovremo mettere in conto anche l’allenamento per avere una speranza di procedere nella storia e tornare a casa. Fedeli alla loro origine à la Tamagotchi, i Digimon vanno infatti allenati, nutriti, fatti riposare… e anche accompagnati alla toilette più vicina ove potranno espletare le necessarie funzioni fisiologiche. In quest’ottica, la palestra di Floatia rappresenta un primo, indispensabile appuntamento dove focalizzare i regimi d’allenamento su caratteristiche come forza, resistenza e velocità, evitando nel frattempo di affaticare i due compagni digitali. È anche indispensabile conquistare la loro fiducia e crescerli a modo, elargendo congratulazioni e occasionali tirate d’orecchio al fine di guadagnare bonus sulla resa dell’allenamento tramite un apposito minigioco simil-roulette e indirizzarli così verso le digievoluzioni più potenti. Se finora ho parlato al plurale è perché, al contrario degli episodi precedenti, in Digimon World: Next Order ci porteremo dietro due mostriciattoli, dispensando ordini grazie ai dorsali del pad, che ci permetteranno di interagire autonomamente con l’uno o l’altro senza troppa confusione.
VIENI FUORI A GIOCARE!
Una volta raggiunta una certa preparazione, è ora di salutare Jijimon e compagni e darsi da fare, possibilmente assicurandoci di portare dietro tutto quello che serve per un’allegra scampagnata nell’open world che ci aspetta là fuori, tra cui cibo, oggetti curativi e bagni portatili, ché i sacchetti per raccogliere i rifiuti organici dei Digimon non sono ancora arrivati nei negozi.
In realtà, i negozi non sono disponibili all’inizio, perché Floatia è praticamente deserta. Sarà quindi nostra premura vagare alla ricerca di potenziali concittadini, soddisfacendo le loro richieste per convincerli a fare dietro front e a trasferirsi nel misero centro urbano, aprendo attività o, in seguito, migliorando quelle già presenti.
Fedeli alla loro origine à la Tamagotchi, i Digimon vanno allenati, nutriti e fatti riposare… e anche accompagnati alla toilette più vicina
Tutto questo, non prima di affrontare i nemici, riconoscibili a zonzo per la mappa con tanto di livello bene in vista, per evitare di fare il passo più lungo della gamba e attaccar briga contro avversari insuperabili. Nel combattimento, Takuto (o Shiki) restano in disparte, incitando i mostri per incrementare l’indicatore dell’autorità, indispensabile per usare le tecniche speciali. Altrimenti i nostri Digimon attaccheranno autonomamente, cercando di fare del loro meglio seguendo le direttive modificabili in ogni momento per adattare la ferocia dell’attacco alla situazione. Dalle retrovie il giovane allenatore potrà anche lanciare oggetti curativi alla volta dei due mostriciattoli e, qualora particolari requisiti venissero raggiunti, sarà possibile combinarli ordinando l’ExE (Extra Cross Evolution) per ottenere un nuovo, fortissimo personaggio per il resto dello scontro, una volta al giorno. Il rovescio della medaglia di un sistema tutto sommato completo è rappresentato da una certa confusione di fondo, specialmente quando si affrontano molteplici nemici e la telecamera fa un po’ come le pare, rendendo a volte l’azione di difficile lettura. Un problema cruciale considerato che i due Digimon eseguiranno gli ordini immediatamente, incuranti della distanza dal bersaglio: se attiverete un attacco corpo a corpo lontano dal nemico, il vostro campione non colmerà la distanza prima di sferrarlo, ma lo eseguirà sul posto, mancando l’obbiettivo clamorosamente.
Portare a casa la pelle frutta esperienza, oggetti e, con una buona dose di fortuna, l’apprendimento di una mossa usata dal nemico. L’allenatore, d’altro canto, potrà migliorare le sue caratteristiche in una ricca sezione tutta da studiare, barattando dei preziosi punti con bonus di ogni tipo, dall’incremento dei materiali raccolti nella mappa all’attivazione di nuovi ordini come la parata. Purtroppo, prima o poi i nostri compagni morderanno la polvere, arrivati al termine del loro ciclo vitale. Ciò è triste, ma sappiate che verranno rigenerati sotto forma di digiuova per dar vita a una nuova creatura, ereditando parte dei parametri originali per creare generazioni più forti, più veloci nell’evoluzione e, perché no, più longeve di quelle precedenti.
DIGITALMENTE PARLANDO…
Digimon World: Next Order è un gioco destinato ai fan dei “mostriciattoli” digitali, possibilmente non a digiuno delle meccaniche dei capitoli precedenti. Il livello di difficoltà tarato verso l’alto (specialmente contro boss e nemici obbligatori per la trama) necessita di una buona conoscenza del materiale originale anche a causa della scarsità di tutorial interattivi.
C’è da dire che la perseveranza vince, grazie anche a un buon numero di mostriciattoli accasati a Floatia che non vedono l’ora di prodigarsi in guide e consigli per tutti quelli che avranno la pazienza di leggere un bel po’ di testo. Al di là dei combattimenti non sempre chiarissimi, il problema principale è l’enfasi sul backtracking che si farà sentire alla grande andando avanti nei cinque lunghi capitoli che compongono il gioco.
Prima o poi i nostri compagni morderanno la polvere, arrivati al termine del loro ciclo vitale, ma verranno rigenerati sotto forma di digiuova
Esteticamente il risultato è quello che è: Digimon World: Next Order si rivela superlativo se confrontato con la versione PS Vita, tuttavia penalizzato da una conta poligonale che di certo non mette sotto torchio i muscoli di PS4, con le animazioni dei combattimenti particolarmente rigide. Non va meglio con il sonoro piuttosto ripetitivo, mentre il doppiaggio può essere ascoltato in inglese o giapponese, con i sottotitoli in italiano. Esiste anche una componente online con cui riscattare regali e sfidare perfetti sconosciuti caricando i mostri in una versione digitale del celebre Digimon Virtual Pet (il simil Tamagotchi LCD), ma sfortunatamente ogni volta che ho provato tale funzione sono stato rispedito alla dashboard di PS4 senza troppi complimenti.
Digimon World: Next Order piacerà un sacco ai fan della serie, offrendo contemporaneamente una certa resistenza ai vecchiacci “ignoranti” come me. È un titolo particolare dove le meccaniche ruolistiche convivono con l’allevamento dei mostriciattoli digitali in un equilibrio particolare, impossibile da ignorare nel suo insieme e, probabilmente, non alla portata di tutti. Se amate il materiale originale e siete disposti a chiudere un occhio sui problemi espressi nella recensione, sono certo che troverete pane per i vostri denti.