Iniziato poco meno di 15 anni fa su Nintendo Wii, il tour di rinascita di Donkey Kong completa il suo giro dopo tre generazioni di console e approda su Switch per la gioia di vecchi e nuovi giocatori, ansiosi di spendere ore e imprecazioni su uno dei migliori platform “non Marieschi” mai creati da Nintendo… ma avrà resistito all’inesorabile verdetto del tempo?
Sviluppatore / Publisher: Forever Entertainment / Nintendo Prezzo: 59,99 Euro Localizzazione: Testi Multiplayer: Coop PEGI: 7+ Disponibile Su: Switch Data d’uscita: 16 gennaio 2025
La serie Donkey Kong Country ha fatto storia e scuola, portando il gorillone Nintendo nel mondo dello pseudo-3D dopo quindici anni di bidimensionalità forzata. Chi ha avuto la fortuna di testimoniare l’uscita di quel gioco nel 1994 ancora ricorda il “croc” della mascella, provocato dalla visione di quei fantastici personaggi tridimensionali che prendevano fluidamente vita all’interno di lussureggianti ambientazioni. Grazie a quel gioco DK riprese parte del terreno perduto nei confronti del baffuto rivale e fu protagonista di altri due capitoli negli anni successivi… per non parlare dei 1000 spin-off che seguirono.
La serie Country invece entrò in un letargo durato quasi tre lustri, per passare poi nelle mani di Retro Studios che fortunatamente riuscì a ricreare la Rare-magia su Nintendo Wii con un eccellente sequel/reboot, successivamente portato su 3DS con un’edizione “for dummies” comunque apprezzata per l’affascinante suggestione stereoscopica. Venne poi il tempo dell’eccellente Tropical Freeze, ad oggi ancora uno dei migliori platform “non Marieschi” di sempre, che ebbe però la sfortuna di uscire su un hardware D.O.A. come Wii U per poi recuperare crediti con la riedizione su Switch. Ora il cerchio si completa con Donkey Kong Country Returns HD, che posiziona il suo peloso deretano sull’ormai vetusto hardware Nintendo, ormai pronto a fare spazio a Switch 2.
MANTENETE LA CALMA
La versione Switch di Donkey Kong Country Returns HD deriva da quella uscita su Nintendo 3DS ma all’inizio del gioco è possibile optare per la modalità Originale, con riprende le caratteristiche dell’edizione Wii. Noi abbiamo optato per la prima, che include un mondo segreto (sbloccabile trovando tutte le lettere KONG negli stage precedenti) e qualche elemento atto ad “ammorbidire” il gameplay. Parliamo di un totale di 80 livelli caratterizzati da una curva di difficoltà che tende a salire piuttosto velocemente.

Una volta scelta la modalità di gioco, tra Nuova e Originale, non potrete modificarla per lo slot di salvataggio utilizzato.
I primi due mondi sono di riscaldamento, riuscire a completarli recuperando tutti i collezionabili nascosti (utili anche a sbloccare artwork, video, diorami, etc.) non è impresa proibitiva ma già dal livello delle rovine le cose si fanno piuttosto serie. La presenza di un cuore aggiuntivo per Diddy Kong non è sufficiente a rendere l’esperienza rilassante quindi preparatevi ad una lunga sequela di imprecazioni di vario genere, specialmente se appartenete alla dannata razza dei completisti.
Donkey Kong Country Returns HD per Switch è figlio della versione 3DS ma è possibile optare per la modalità Originale, con riprende le caratteristiche dell’edizione Wii.”
DUE PRIMATI ALL’AVVENTURA
Nel caso aveste paura a girare da soli tra lugubri caverne e impervie foreste, il gioco mette a disposizione una modalità coop che consente a due giocatori di controllare gorillone e gorillino sfruttandone le diverse abilità. Rispetto a Donkey, Diddy Kong ha meno forza e potenza ma può fare affidamento su un jet-pack per saltare più lontano e una pistola a noccioline per eliminare i nemici. Giocare in due come sempre moltiplica il fattore divertimento ma al tempo stesso riduce, anche se non di molto, la difficoltà. Ogni livello è contraddistinto da tre diversi gradi di completamento: quello standard (basta arrivare alla fine, difficoltà media 7/10), quello da maniaci (recuperando tutte le lettere e i pezzi di puzzle, difficoltà media 9/10) e quello a tempo che si sblocca una volta terminato una prima volta (difficoltà 10/10 per ottenere le medaglie più prestigiose). Facendo un rapido calcolo tutto ciò significa che Donkey Kong Country Returns HD ha una longevità piuttosto elastica che spazia dalle 10/12 alle 25/30 ore.

Maledetti livelli sui carrelli da miniera, da sempre uno degli incubi ricorrenti dei giocatori completisti.
Dal punto di vista tecnico Donkey Kong Country Returns propone lo scontato upgrade di risoluzione, che sale all’ormai consueta quota 1080p. Modelli poligonali più “crispy” e una palette più vivida ci consegnano un gioco ancora piacevole alla vista, anche se ci è sembrato di notare qualche piccolo downgrade nell’effettistica, in particolare nel blooming dei colori più vivi, come il rosso delle lettere KONG o la spumosità dell’acqua nei livelli tropicali.
MALEDETTA TENTAZIONE DONKEY KONG COUNTRY RETURNS
Dopo aver “recappato” quanto di buono il vecchio Donkey Kong Country Returns tirato a lucido ha da offrire veniamo a quello che avremmo voluto vedere in questa edizione. Ci sarebbe piaciuto qualche extra di stampo museale come se ne vedono in svariate retro-raccolte, un contenuto sempre apprezzato dagli appassionati che era possibile inserire a costo prossimo allo zero. Allo stesso modo non sarebbe costato troppo dare una rinfrescata alla UI che mostra gli anni che si porta dietro, non parliamo di un completo makeover ma di una sistemata sià all’estetica che alla navigabilità dei menù.

I livelli a tempo aggiungono alla discreta difficoltà del gioco base la battaglia contro il cronometro. Guadagnare le medaglie più preziose non è uno scherzo.
A questo punto arriva la domanda, sempre la solita: vale la pena considerare l’acquisto di un gioco con così tanta strada alle spalle e venduto tra l’altro a prezzo pieno?
Ci sarebbe piaciuto qualche extra di stampo museale e una rinfrescata alla UI, che mostra gli anni che si porta dietro
In Breve: Nove mondi di fantastica azione-platform condita da abbondanti dosi di colorate imprecazioni. Donkey Kong Country Returns HD è invecchiato piuttosto bene ed è ancora un piacere giocarlo, nonostante il suo sequel Tropical Freeze rimanga il punto più elevato della serie. A fronte di un prezzo “pieno” ci aspettavamo qualche aggiunta che giustificasse l’ulteriore esborso per questa quarta edizione del gioco, che invece (lifting a parte) si presenta identica alla sua controparte 3DS.
Piattaforma di Prova: Nintendo Switch
Com’è, come gira: Visto che stiamo parlando di un gioco nato su Wii e cresciuto su 3DS era lecito non aspettarsi alcun problema dalla riedizione per Nintendo Switch e fortunatamente così è stato. L’aumento di risoluzione da 720p a 1080p e la maggiore vivacità della palette di colori ci consegnano un gioco tutto sommato ancora al passo con i tempi, anche se qualche effetto sembra essersi perso per strada (come il bloom delle scritte KONG e la “spumosità” dell’acqua in alcuni livelli).