LA PRIMA PARTE DI THE ANCIENT GODS INTEGRAVA SAPIENTEMENTE LE NUOVE MECCANICHE INTRODOTTE DA DOOM ETERNAL. ALTE, DUNQUE, LE ASPETTATIVE PER QUESTA SECONDA PARTE
L’INASPETTATO PASSO INDIETRO
Sebbene voglia evitare qualsiasi forma di spoiler, per giudicare il DLC è indispensabile dare un’occhiata a quali nuove uniche meccaniche siano state offerte per combattere la manciata di new entry nelle fila nemiche inserite in The Ancient Gods Part 2. Anche perché è proprio qui che, sfortunatamente, l’espansione inizia a mostrare delle pecche. Per cominciare, le nuove aggiunte non sono tanto uniche quanto quelle del primo DLC, né offrono altrettanta varietà. Mettendo da parte il più particolare dei nuovi nemici – lo “zombie urlante” che è sempre meglio evitare accuratamente per non finire in guai più seri – le novità sono piuttosto deludenti. Piuttosto che nuove classi o sfide, si tratta di piccoli espedienti che modificano solo leggermente il modo in cui ci si approccia al combattimento o che ne prolungano artificialmente la durata.
PERMANE LA SPIACEVOLE SENSAZIONE CHE QUESTO DLC NON SIA ALL’ALTEZZA DEL RESTO
Altro cruccio è la durata stessa di The Ancient Gods Parte 2 che, per 20 Euro di spesa, offre circa 3 ore di gioco (anche meno del primo DLC, che invece raggiungeva all’incirca 5 ore e mezzo). Non ci si può quindi che chiedere se fosse davvero così necessario diluire la storia e spezzettare il gioco, derubandolo di alcuni fantastici ambienti, di una conclusione (seppur non definitiva) alla storia di DoomGuy e di una epica battaglia finale solo per aggiungere quella manciata di nemici. A conti fatti, e con un certo rammarico, è difficile suggerirne l’acquisto a prezzo pieno e la sensazione avvertita una volta arrivato ai titoli di coda è, ahimé, quella di un’occasione un po’ sprecata rispetto alle gigantesche potenzialità di partenza di DOOM Eternal.
In Breve: Tirando le somme e con ormai il quadro completo a disposizione, The Ancient Gods Parte 2 non può che essere considerato un piccolo passo falso da parte di id Software. Il DLC non offre abbastanza per giustificare il proprio prezzo e anche le poche aggiunte presenti non diversificano l’esperienza di gioco in maniera soddisfacente. Se proprio siete interessati a sapere cosa succederà a DoomGuy una volta raggiunti i titoli di coda della campagna originale, meglio aspettare qualche mese e approfittare di un bello sconto!
Piattaforma di Prova: PC
Configurazione di Prova: Ryzen 1600, 8 GB RAM, Nvidia GTX 980ti, SSD
Com’è, Come Gira: Alla fin fine, DOOM Eternal gira sempre da Dio. Dal punto di vista prettamente tecnico, si tratta di un titolo quasi ineccepibile, in grado di raggiungere alti framerate anche su PC anche un po’ più datati.
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