Dragon Ball FighterZ - Recensione Switch

PC PS4 Switch Xbox One

Il livello è alto, per certi versi quasi inaspettato. Ché oramai dare per spacciate conversioni varie su Switch ancora prima di giocarle pare la norma, ma non è questo il caso, nossignore. Dragon Ball FighterZ arriva sugli schermi della console portatile Nintendo con la furia di un Super Saiyan, forte di un lavoro d’adattamento che non lascia spazio a dubbi. Dimenticate quindi Doom, scordatevi di Wolfenstein: questa versione dell’acclamatissimo gioco di combattimento firmato Arc System Works è davvero fenomenale, e renderà felice i possessori di Switch amanti di Toriyama, dopo il mediocre risultato portato a casa da Dragon Ball Xenoverse 2.

MASENKO TASCABILE

Non c’è bisogno di ribadire l’ovvio, ma, qualora aveste vissuto sotto una roccia durante l’ultimo anno, sappiate che Dragon Ball FighterZ si è confermato come uno dei più apprezzati giochi di combattimento in circolazione, nonché il miglior spin-off che ogni fan di Vegeta e compagni potesse ricevere. Con i suoi scontri tra squadre di tre membri intercambiabili in qualunque momento, il titolo è praticamente tutto quello che Marvel vs Capcom Infinite sarebbe dovuto essere. Un vero e proprio anime da giocare dove squadre di tre guerrieri l’una si danno battaglia a velocità supersonica, amalgamando sapientemente un impianto di gioco accessibile ma profondo assieme a un commovente rispetto per il materiale originale: per saperne di più vi lascio qui il link alla recensione della versione per PS4, vergata dal sottoscritto a Gennaio in occasione del debutto del gioco.
Dragon Ball FighterZ Recensione Switch

Nel roster della versione Switch non troverete di base gli otto personaggi extra, disponibili ancora una volta come DLC.

A scanso di equivoci urge sottolineare che si tratta dello stesso identico titolo, il che vuol dire che – ahimè – non troverete di base nel roster di questa iterazione nintendiana gli otto personaggi pubblicati a pagamento nel corso degli ultimi mesi, e dovrete regolarmente acquistarli come DLC nello store al modico prezzo di 4,99 euro ciascuno, singolarmente oppure tutti assieme tramite season pass, sganciando stavolta 34,99 euro. In ogni caso, Dragon Ball FighterZ offre comunque una massiccia dose di contenuti senza mettere ulteriormente mano al portafogli, aggiungendo per l’occasione un opzionale sistema di controllo semplificato che permette di eseguire le varie tecniche combinando il dorsale R con altri tasti, ideale per quei giocatori attratti dal fascino della licenza piuttosto che dal sangue della competizione.

SUPERSONIC WARRIORS, SWITCH ON!

Interessante ma, alla fine della fiera, sostanzialmente inutile: gli input di Dragon Ball FighterZ si prestano molto bene anche all’amato/odiato ibrido tra pulsantiera e D-Pad di Switch, essendo di base molto meno ostici e ingarbugliati rispetto a quanto visto in altri titoli della scuderia Arc System Works. A parte questo, nella battaglia locale è ora possibile organizzare anche scontri fra team ridotti di due membri l’uno o addirittura duelli tra lottatori solitari, mentre le battaglie a squadre tradizionali possono adesso essere giocate collegando in wi-fi fino a sei console, consentendo dunque di organizzare sfide tra gruppi composti da altrettanti avventori. Va da sé che distribuendo i Joy-Con è possibile giocare con un amico praticamente ovunque: non saranno concesse le scorciatoie per attivare il Dragon Rush e la Super Dash giacché i due dorsali saranno adibiti alla gestione dei compagni di squadra, certo, ma si tratta di un compromesso assolutamente accettabile.
Dragon Ball FighterZ Recensione Switch

Fino a sei giocatori posso competere in wi-fi nella Battaglia Locale.

Tecnicamente il lavoro svolto è superbo: al netto di qualche marginale (e francamente invisibile a un occhio poco attento) concessione nel dettaglio dei fondali più movimentati, il gioco si comporta in maniera assai competente rispetto a quanto visto sulle sorelle maggiori, con una risoluzione a 1080p e 60 fotogrammi al secondo quasi sempre stabilissimi collegando Switch al televisore, conservando la medesima fluidità anche in versione portatile. Una caratteristica, quest’ultima, davvero esaltante. L’unica, marginale pecca riguarda i tempi di caricamento, generalmente più lunghi di un paio di secondi rispetto a quanto visto sulle altre console: nulla che faccia gridare allo scandalo, insomma. Per quanto riguarda il discorso online (un argomento caldo, visto il recente passaggio di Switch a una formula a pagamento), le prime prove sono state confortanti: ho svolto numerosi match classificati e non, e il risultato si è mantenuto fluido e privo di singhiozzi anche contro avversari muniti di un poco piacevole indicatore di connessione color giallo canarino.

Dragon Ball FighterZ si conferma come un vero e proprio successo anche su Switch, forte di un adattamento che offre un’esperienza che non ha nulla da invidiare a quanto visto altrove, aggiungendo a un titolo imprescindibile il succoso vantaggio di poter giocare virtualmente ovunque. Non offre però aggiunte sostanziose rispetto al gioco base, qualificandosi dunque come una conversione eccellente, adatta a chi ha perso l’appuntamento con il titolo a Gennaio ma, allo stesso tempo, sconsigliata a tutti coloro che si aspettavano contenuti esclusivi particolarmente eclatanti.

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Pro

  • Conversione eccellente a 60 fotogrammi al secondo.
  • Dragon Ball FighterZ da giocare ovunque, senza compromessi.
  • Online finora solido.

Contro

  • Nessun contenuto esclusivo degno di menzione.
  • I personaggi DLC usciti finora restano sempre e comunque da comprare a parte.
9

Ottimo

Il retrogamer della redazione, capace di balzare da un Game & Watch a un Neo Geo in un batter di ciglio, come se fosse una cosa del tutto normale. Questo non significa che non ami trastullarsi anche con giochi più moderni, ma è innegabile come le sue mani pacioccose vibrino più gaudenti toccando una croce digitale che una levetta analogica.

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