Sono uscito da un personale periodo di fuoco da poche settimane, ed è il motivo per cui, oltre alla 1-shot demo di Resident Evil 2, ultimamente non sono stato dietro a grandi titoli. Sì, certo, nel frattempo ho beccato una strana offerta di Hitman 2, con annessa t-shirt ad appena 19€, e ho comunque comprato il tanto atteso remake di Biohazard 2, solo per tenerlo in libreria e giocarci prossimamente; tra poco altri danari saranno spesi per Kingdom Hearts 3 e, ugualmente al rifacimento firmato Capcom, anche le avventure di Sora, Pippo e Paperino per il sottoscritto tarderanno a partire.
C’è stato un pensiero ben distinto che mi ha accompagnato in queste ultime settimane: la concreta mancanza di euforia e vera attesa per l’arrivo di Kingdom Hearts 3, sensazioni che corrono contrapposte alla stretta necessità di viverne l’esperienza. Tradotto: non me ne frega più nulla della saga di Kingdom Hearts, ma devo e voglio comunque giocarci (di tutt’altro avviso la nostra recensione, come dire che il mondo è bello perché è vario, NdII-V). Potrei attribuire questa situazione a un semplice problema anagrafico: tra meno di sette mesi saranno 30 anni su questo piccolo sasso spaziale, e proprio quando ripenso ai tempi in cui entrai in una pericoloso spirale tra il 2002 e il 2007, come devoto servitore delle avventure di Sora e compagnia (tanto da mettermi a smanettare su internet e creare un rozzo e artigianale sito web dedicato alla saga su hosting Altervista), allora capisco ancora più chiaramente che, per me, qualcosa è irrimediabilmente cambiato. L’età non c’entra, o comunque ha una minima influenza, ma se dovessi puntare il dito contro qualcosa, che non siano quelle odiatissime catenine disegnate da Nomura in ogni suo personaggio, credo che la confusione cronologica della serie abbia dato una gran bella mazzata al videogiocatore maturo che è cresciuto in me, consapevole di essere stato risucchiato in un vortice narrativo che – forse – non darà tutte le risposte sperate. Sottolineo “videogiocatore maturo” perché io stesso passai da Kingdom Hearts a Kingdom Hearts 2 nel 2005 senza farmi alcun tipo di problema nel dover sconfiggere l’Organizzazione XIII, salvo trovarmi davanti appena la metà dei relativi membri da abbattere. E gli altri? Sconfitti in Kingdom Hearts: Chain of Memories, titolo per Game Boy Advance di cui all’epoca ero totalmente all’oscuro.
non me ne frega più nulla della saga di Kingdom Hearts, ma devo e voglio comunque giocarci

la narrazione della saga si è evoluta fino ad arrivare su lidi non troppo piacevoli
Probabilmente non sarà così, Square Enix e Disney ci credono troppo e stanno spingendo e sponsorizzando il titolo al meglio delle loro possibilità. Lasciatemi sognare e dubitare al tempo stesso che sia un grande gioco, che magari non sarà il Kingdom Hearts 3 lungamente sognato. Qualunque sia il giudizio della gigantesca comunità di appassionati, “moderazione” è la parola chiave: con calma, con la giusta attesa, nessuna fretta di finirlo, ma anche con il sottile dispiacere di non riuscire ad attendere Kingdom Hearts 3 con la stessa euforia di tanti altri.