Evolve: quando un gioco muore

evolve editoriale

C’è una grossa sensazione di disagio che, anche se solo in potenza, accompagna nel mio cuore l’evoluzione del videogioco e il suo modo di fruirne, ovvero la concreta possibilità che il tal titolo possa morire, lasciando orfane tutte quelle persone che si erano sinceramente affezionate all’opera. Questa cosa è emersa in un periodo in cui avevo concentrato molte delle mie ore libere nel gaming mobile. Tra il 2012 e il 2014 esploravo senza sosta quel turbine di applicazioni e giochi che hanno infestato i nostri smartphone e tablet, con la semplicistica missione di trovare titoli accattivanti da giocare. Proprio in quel periodo feci il mio primo incontro con Summoners War, titolo mobile free to play che ancora oggi mi ruba quella manciata di ore settimanalmente, migliorando nella gestione del tempo dato che precedentemente ero capace di dedicarci interi pomeriggi. Poi, ecco, magari oggi dedico intere giornate a Destiny , riproducendo su una piattaforma maggiore lo stesso meccanismo che mangia piacevolmente pezzi di vita.
Star Wars uprising editoriale evolve

Server chiusi, applicazione scomparsa da ogni store e impossibile da recuperare anche nella cronologia. Panico intergalattico

Nel tempo ho trovato tanti altri titoli con cui divertirmi, ma la concreta possibilità che dal giorno alla notte un titolo potesse scomparire dalla faccia della terra, non si era mai palesata, almeno finché dopo più di due anni di onorevole servizio non è stato chiuso  il mio compianto Star Wars – Galactic Defense, tower defense in salsa Guerre Stellari che mi ha fatto scoprire amante compulsivo di ogni titolo esistente dello stesso genere. Server chiusi, applicazione scomparsa da ogni store e impossibile da recuperare anche nella cronologia. Panico intergalattico. Indirettamente ho poi scoperto di far parte di quella nicchia di persone che ne ha suggerito la chiusura e influenzato l’abbandono di gran parte della fanbase: essenzialmente dopo più di un anno, un aggiornamento massiccio aveva cambiato drasticamente il gioco, sia esteticamente come nelle meccaniche, rendendolo impossibile da giocare se non da veri videogiocatori hardcore. Stessa sorte è successa a Star Wars – Uprising, altro titolo mobile GDR che è durato un annetto scarso. Non ne ero appassionato, ma ci facevo un salto ogni tanto, tuttavia i contenuti erano scarsi già al lancio e la situazione non è migliorata. Proprio recentemente, causa uscita di Spider-Man: Far From Home, ho voluto recuperare dopo un paio di anni dalla sua disinstallazione Spider-Man: Unlimited, running game a tema Spider-Man che macinava tantissimi giocatori, e i contenuti erano sempre freschi e aggiornati per ogni evento cinematografico del genere, ebbene con mio dispiacere ho scoperto che anche questo è stato eliminato e relativi server chiusi.

Proprio questa eliminazione è stata la scintilla che ha ispirato queste mie parole, del profondo disagio di non poter più giocare qualcosa che magari, fino a l’altra mattina, era un rito quotidiano. Un quindici anni fa, o anche di più, esperienze del genere erano difficili da trovare, o almeno tutto quello che riguardava la sfera del single player offline. Oggi siamo perennemente online e tale supporto come quello dei server è indispensabile per tenere in vita titoli del genere. Ma oltre questi piccoli esempi mobile, ho subito sulla mia pelle bruciature ben più gravi. Qualche titolo in ordine sparso, ma dalla ferita ancora aperta: Dead Star, multiplayer spaziale dove mi ci divertivo senza impegno chiuse i server causa poca utenza, Orcs Must Die Unchained, titolo uscito dalla beta dopo tanti anni e approdato nel 2017 nella sua forma completa che si vede chiudere i server due anni dopo e, poi, la perdita più grande, qualcosa che potrei mettere a paragone di una ipotetica chiusura definitiva dei server di Destiny, così da ritrovarmi per strada a piangere sui marciapiedi: Evolve.
Evolve turtle rock editoriale

ad oggi non c’è più nessuno che gioca a Evolve

Evolve è la concreta rappresentazione del disagio di aver passato ore e ore interminabili in un titolo, con delle potenzialità pazzesche, il quale ha vinto premi e macinato lodi ovunque, per poi subire una gestione del prodotto e della politica dei DLC davvero imbarazzante, e vedere così la propria creatura morire giorno dopo giorno. I ragazzi di Turtle Rock le hanno provate tutte, pacchetti speciali, versioni free to play e dopo un prevedibile picco iniziale, tutto è andato a morire lentamente. Nel 2018 Turtle Rock chiude i server dedicati, anche se è ancora possibile giocare, con gli stessi utenti che fanno da host per la partita, ma la verità è un’altra: sia hostando che partecipando, ad oggi non c’è più nessuno che gioca a Evolve e non mi rimane altro che la schermata iniziale, il main theme e nulla più, perché giocare un titolo come Evolve utilizzando bot è praticamente inutile.

Quasi piango scrivendo queste cose, ma la verità è questa. Qualcuno potrebbe tirare in ballo anche titoli come P.T., anche se lì abbiano un’attenuante che il gioco nessuno lo ha mai concretamente provato nella sua forma completa. C’è il rammarico per tutte le successive vicissitudini, ma giocare anni un titolo per poi vederselo strappare via è un dolore indescrivibile, peggio quando poi si cercano per giorni, settimane o anche mesi dei “sostituti” all’altezza senza trovare nulla, ma non per pregi o difetti, semplicemente perché nessuno di quei “sostituti” è il titolo di cui ci siamo innamorati e, nel mio caso, nessun altro gioco è riuscito a rimpiazzare Evolve.

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