Cyaopovery – Di come giocare su PC sia un hobby poco costoso

giocare su pc gratis

Di tanto in tanto, quando scrivo un editoriale, spunta inesorabilmente la mia potentissima aura da povero. Alcuni potrebbero strapparsi i capelli per le mie affermazioni, eppure riesco a godermi gran parte dell’offerta con un “misero” miniPC, armato di processore i5, un alimentatore da 350W, 8 GB di RAM e una GTX 750 Ti, scheda video grande quanto la mia mano e che costa poco più di cento euro. Certo, devo rinunciare a dettagli grafici sparati, a risoluzioni astronomiche e a qualche FPS in più; tuttavia, vi assicuro che – con una spesa più che onesta – è davvero possibile infilare sotto la televisione una piccola scatoletta adatta sia per lavorare, sia per giocare.

Nonostante questo preambolo lasci presagire il contrario, non sono certo qui a guidarvi nella costruzione di un catorcio da guerra pronto a risucchiare i vostri fondi ai prossimi saldi di Steam. E no, non voglio nemmeno parlare di luoghi virtuali e non in cui fare folli acquisti. Il mio scopo? Tirar fuori dal cilindro magico un piccolo elenco di titoli – completamente gratuiti – in grado di tenervi incollati allo schermo fino all’autunno, e anche oltre. Che schifo i soldi!

Una doverosa premessa riguarda i titoli Free to Play: basta aprire la pagina inerente di Steam per essere sommersi da una valanga di prodotti più o meno orribili, tra cui però spunta una piccola manciata di “roba buona”, come direbbe l’amico spacciatore che lavora all’angolo. Il primo che mi viene in mente, e su cui ho passato più di 1300 ore, è DotA 2: vi devono piacere i MOBA, dovete aver tutta la pazienza di questo mondo per imparare eroi, abilità, oggetti, tattiche di gioco, tempistiche e altre decine di informazioni, ma vi assicuro che il titolo Valve potrebbe tranquillamente monopolizzare la vostra libreria digitale da qui fino all’eternità. Trovo comunque impossibile non citare League of Legends, altro videogioco su cui credo di aver addirittura passato più di 2000 ore da quel lontano febbraio 2010 quando cominciai la mia lunga “carriera” nella Landa degli Evocatori, e Heroes of the Storm, il non-MOBA di casa Blizzard che ha stravolto le regole di un genere ormai diventato a dir poco famoso. Ognuno di questi tre titoli permette al giocatore di godersi appieno l’esperienza senza dover sborsare nemmeno un euro, e non vi sono reali differenze tra chi mette mano al portafogli e chi decide di sostenere la software house, acquistando magari qualche skin da sfoggiare.

league of legends

Anche i giocatori solitari possono dedicare ore e ore della propria esistenza ai videogiochi senza spendere un tollino

Cambiando genere è possibile trovare bene o male di tutto: da Warframe, FPS cooperativo che getta i giocatori in una galassia perennemente in guerra, a Path of Exile, un hack’n’slash che ha davvero poco da invidiare a titoli dal calibro di Diablo e affini, passando per una lunga schiera di MMORPG, tra cui il buon Neverwinter, che può offrire decine e decine di ore di divertimento. Con il proliferare di giochi di carte collezionabili, invece, trovo corretto salutare sua maestà Hearthstone, vera e propria droga digitale che, seppur con molta pazienza, può essere affrontato anche senza metter mano al portafogli, e il nuovo giunto The Elder Scrolls – Legends, dotato di meccaniche abbastanza originali da riuscire a ritagliarsi una propria fetta di appassionati. Ah, stavo addirittura per dimenticarmi del caro Gwent, che abbiamo conosciuto grazie a The Witcher e che si è guadagnato un opera videoludica a sé stante.

Eppure non si vive solo di multiplayer, e fortunatamente anche i giocatori solitari possono dedicare ore e ore della propria esistenza ai videogiochi senza spendere un tollino, il tutto senza andare a pescare ovviamente in quella brutta pratica che è la pirateria. I titoli più facili da reperire, grazie a regali a destra e a manca, sono quelli del passato, laddove piattaforme come GOG e Origin con il suo “offre la ditta” la fanno da padroni. Ah, e per dovere di cronaca, proprio su GOG trovate gratis Ultima IV.

Se, come me, adorate i roguelike, allora siete moralmente obbligati a fiondarvi su NetHack, titolo che ha fortemente contribuito a creare il genere, nonché su tante altre opere come Dungeon Crawl Stone Soup, Tales of Maj’Eyal e Ancient Domains of Mystery. Infine, una menzione d’onore spetta ovviamente a Dwarf Fortress, probabilmente il titolo più folle, cattivo e complicato che mente umana abbia mai partorito.

Potrei passare interi giorni a consigliarvi ottimi videogiochi completamente gratuiti, ma farò di meglio rimandandovi a un completo elenco in cui bisogna avere solo pazienza e voglia di scoprire qualche titolo magari non proprio famosissimo. Io, nel dubbio, vi sussurro all’orecchio i nomi di Cave Story, Battle for Wesnoth, Maldita Castilla, OpenTTD e Spelunky. E, se proprio volete salutare una volta per tutte la vostra vita sociale, ci sarebbe quella “cosetta” chiamata Ultima Online

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