Eve: Valkyrie è stato per diverso tempo il fiore all’occhiello per la realtà virtuale su PC, pur dovendo convivere con l’ingombrante presenza di Elite: Dangerous caratterizzato da cura maniacale e attenzione per il dettaglio. La filosofia alla base del titolo CCP Games, tuttavia, rifugge alle dinamiche realistiche e ai tempi morti della serie rivale, andandosi a collocare molto più precisamente in quel filone degli shooter competitivi che, fino ad ora, non potevano semplicemente esistere nel contesto console, ovvero gli sparatutto in realtà virtuale ad ambientazione spaziale o fantascientifica.
Cercando di riproporre nel modo più fedele possibile le nauseanti manovre centrifughe delle astronavi viste in classici cinematografici come Star Wars o in serie d’animazione giapponese come Gundam e Macross, Eve: Valkyrie attinge dall’universo narrativo di Eve Online, popolare MMORPG nato nel 2003, per dare vita ad un’arena interminabile di scontri stellari al cardiopalma.
IT’S A TRAP!
Dopo essersi impratichiti con una modalità a singolo giocatore della durata di poco più di un’ora, nonostante la versione PSVR integri tutti gli aggiornamenti pubblicati fino ad oggi, il focus principale del gioco si rivela essere orientato, molto semplicemente, verso lo scontro multiplayer, ambito in cui Eve: Valkyrie riesce senz’ombra di dubbio a destreggiarsi con grande maestria.
Le evoluzioni in cui ci si può lanciare, fra avvitamenti furiosi in cinture di asteroidi e slalom velocissimi sfrecciando a zig zag tra le macerie di antiche astronavi, sono aiutate da un sistema di controllo estremamente semplice da assorbire tanto da far impallidire qualsiasi titolo similare, soprattutto in virtù di un gameplay dal ritmo frizzantissimo e praticamente esente di tempi morti, se non si conta il countdown del respawn che decreta inesorabilmente un’ingloriosa fine sul campo di battaglia.
la modalità multigiocatore funziona e intrattiene, in special modo quando si riesce ad organizzare un gioco di squadra ponderato
Tuttavia, l’impressione è che, al di là dei contenuti già presenti al lancio, Eve: Valkyrie somigli alla versione di prova di un progetto decisamente più ambizioso. Lo si nota a partire dalla modalità a singolo giocatore, che inizia con una lunga cinematica per spiegare quello che dovrebbe essere il pretesto narrativo senza, tuttavia, arrivare ad una conclusione; oppure prendendo in esame l’abbozzata modalità ricerca, dove si è chiamati a ripercorrere in lungo e in largo i giganteschi ambienti spaziali per recuperare file audio e collezionabili non segnalati da alcun radar (si tratta letteralmente di cercare un ago in un pagliaio, giusto per aggiungere prezioso minutaggio al tempo di gioco). Il che è un peccato, considerando come la natura sensibilmente arcade del prodotto ben si sposi alla velocità con cui gli scontri spaziali si risolvono, potendo scegliere fra diverse tipologie di veicolo (personalizzabili anche nell’aspetto, interni compresi!), che vantano diverse abilità uniche. A tal proposito, ci si può affidare ad una breve ma più che sufficiente modalità allenamento in cui si è seguiti, passo dopo passo, nell’apprendimento di suddette capacità.
Al di là di questi contenuti, praticamente imprescindibili, ci si dimenticherà molto presto della presenza di contenuti single player. Invece la modalità multigiocatore, oltre a dimostrare una certa padronanza del ritmo di gioco da parte del team di sviluppo e vantare uno dei netcode migliori che mi sia capitato di vedere negli ultimi tempi, funziona e intrattiene, in special modo quando si riesce ad organizzare un gioco di squadra ponderato, realizzabile schierando anche astronavi con capacità curative nelle squadre di 8 vs 8 giocatori. Volendo ci si può dedicare anche ad affrontare bot in compagnia di qualche amico, ma il meglio viene chiaramente dato quando ci si spinge ad affrontare avversari umani.
VALCHIRIE SPAZIALI
Anche nell’ultimo caso, comunque, la sensazione rimane quella di stare giocando ad una versione ridotta di un prodotto che poteva offrire tanto di più. Non basta, infatti, una manciata di modalità online per tenere alto l’interesse dei giocatori, specie considerando che il titolo è venduto al prezzo davvero poco invitante di 59,99€ in formato digitale.
CCP Games è riuscita ad adattare l’estrema velocità degli scontri alle possibilità tecniche della console
Per concludere un commento al profilo tecnico di questo Eve: Valkyrie, da molti considerato “impossibile” da vedere su PlayStation 4 dopo il suo debutto in esclusiva per PC nei mesi scorsi. CCP Games è riuscita, pur venendo a patti con diversi downgrade grafici, a riservare ai giocatori dell’ammiraglia Sony una versione del gioco capace di restituire in tutto e per tutto la sensazione già provata indossando i visori HTC Vive e Oculus Rift, adattando l’estrema velocità degli scontri alle possibilità tecniche della console. Si tratta in ogni caso di una resa grafica aiutata da un counter poligonale al ribasso, con geometrie spesso molto semplici aiutate da texture e shader pronti a mascherarne l’aspetto grezzo.
Buono anche il comparto audio, completamente in inglese, ma sottotitolato in italiano, anche se durante le partite in multiplayer mi sono sovente rivolto alle soundtrack dei già citati Macross e Star Wars per non sentirmi troppo solo nel buio assoluto dello spazio, giacché la chat vocale è praticamente inutilizzata.
Eve: Valkyrie è un progetto molto interessante e mi spiace, dopo il suo debutto su PC avvenuto diversi mesi fa, dover parlare di penuria di contenuti per questa nuova versione per PlayStation VR. Si tratta in ogni caso di un titolo consigliato, magari non al prezzo a cui è venduto al momento, soprattutto nell’ottica di quello che potrebbe essere un sequel realizzato con budget AAA.