Magari il nome non è dei più incoraggianti, ma Grezzo è un marchio di tutto rispetto su 3DS. L’abbiamo visto in azione nei remake di Ocarina of Time e Majora Mask, ed è stato fondato da Koichi Ishii, il creatore della serie Seiken Densetsu, meglio conosciuta in occidente come Legend of Mana. Con un pedigree simile è facile immaginare Ever Oasis come un gioco di ruolo condito da appassionati combattimenti arcade, e non saremmo neppure così lontani dalla realtà. Alla prova dei fatti, però, il titolo con cui ho passato gli ultimi giorni (nonché buona parte delle notti) è qualcosa di più, l’unione sinergica di più generi il cui valore finale è maggiore della somma delle singole parti.
I BULBINI, CHE CARINI
Ever Oasis è un gioco che richiede tempo. Non tanto per la durata dell’avventura, che pur si attesta intorno a una trentina di ore procedendo senza fretta con l’intenzione di vedere tutto, quanto per il ritmo pacato con cui scopre le sue carte. Inizialmente ci sono solo guai, con il nostro alter ego fresco di editor costretto ad abbandonare il fratello nel mezzo di una situazione disperata, solo per trovare una provvidenziale amica in un’elementale dell’acqua con cui fondare assieme un’oasi nel deserto, approdo di pellegrini e futuro baluardo nella lotta contro le forze del caos. Lui però non è un tostissimo guerriero senza macchia né paura, bensì un rappresentante del popolo dei Bulbini, piccoli esseri che nascono con un bulbo nel cuore destinato a fiorire per dar vita a costruzioni varie, una volta raggiunta la felicità.
Tra le premesse e la veste grafica coloratissima e tenera, Ever Oasis non fatica a presentarsi come un gioco per giovanissimi, talmente straripante di zuccheri da far sembrare Fantasy Zone un livello di R-Type. Come detto inizialmente, però, è tutta questione di dare tempo al tempo: inizialmente, tutto quello che potremo fare sarà soddisfare le richieste di altri bulbini che verranno a cercare ristoro nella nostra oasi, rendendoli felici affinché decidano di piantare (letteralmente) le tende e aprire un’attività. Tra bibite, giocattoli e pellami non potremo comprare nulla nei loro negozi, ma sarà nostra premura procurarci i materiali per rifornirli e mantenere alto l’umore della comunità. Il tornaconto è rappresentato dalle acquagemme, forma di valuta indispensabile praticamente per ogni cosa, dalla creazione di armi ed equipaggiamento al posizionamento di botteghe e strutture. Gli strumenti bellici torneranno utili molto presto, quando questa o quell’altra quest affibbiata dal bulbino di turno ci spingerà a uscire dall’ovattata pace dell’oasi e avventurarci nel caldo deserto.
Ever Oasis non fatica a presentarsi come un gioco per giovanissimi, talmente straripante di zuccheri da far sembrare Fantasy Zone un livello di R-Type
Inizialmente limitato a schivate e fendenti leggeri e forti, il combattimento si evolverà strada facendo con nuove combo e la possibilità di mettere assieme un party di tre elementi, non necessariamente composto da soli bulbini. In simili situazioni, la scelta di alternare a piacere il controllo del personaggio è vincente, vuoi perché la CPU è un filo reticente nell’attaccare con grinta, vuoi perché differenti nemici sono vulnerabili a diverse tipologie di armi. Non solo: ogni guerriero possiede personali qualità indispensabili per recuperare determinate risorse o trovare la strada di fronte a particolari enigmi. Che si tratti dunque di scavare, levitare, combattere o trasformarsi in un clone della morfosfera di Samus, un’oculata scelta nella formazione del party è il lasciapassare ideale per ottenere il meglio dall’ostile mondo di gioco e trovare la strada negli ottimi dungeon, ricchi di enigmi da risolvere spesso all’unisono.
ACTRAISER
In simili frangenti, l’inghippo nasce dal fatto che difficilmente i tre virgulti avranno sufficienti abilità per esplorare da cima a fondo ogni labirinto al primo tentativo. Fortunatamente, la presenza di provvidenziali checkpoint permette di tornare in un lampo al villaggio per ripensare la formazione del gruppo, avanzare di livello con l’esperienza maturata e cambiare l’equipaggiamento. Un’attività che spezza un po’ il ritmo dell’esplorazione, ma, allo stesso tempo, incoraggia a non fossilizzarsi sempre sugli stessi personaggi. E poi tornare a casa è sempre bello, con le botteghe da rifornire, le acquagemme da riscuotere e nuove armi da forgiare, il tutto cercando di soddisfare le richieste dei potenziali nuovi abitanti. Un popolo felice, infatti, influenza i punti ferita del party, garantendo quella resistenza extra che fa davvero comodo contro i boss o durante le sortite notturne, quando il deserto viene popolato da mostri fortissimi.
Ever Oasis, in sostanza, si comporta davvero bene come titolo portatile, controbilanciando un’innegabile monotonia nelle quest (vai lì, incontra questo personaggio, raccogli quell’oggetto, torna indietro) con uno schema di gioco ricco di punti di salvataggio e incapsulato in un ciclo giorno/notte adatto a un approccio mordi e fuggi. I comandi sono semplici e reattivi, supportati da un buon uso dello schermo inferiore che permette di usare oggetti curativi e tenere facilmente d’occhio la navigazione o le attività del villaggio. Il mio unico rammarico è rivolto all’uso della telecamera durante l’esplorazione e il combattimento, un po’ troppo vicina al personaggio impersonato e poco adatta quando si tratta di lottare contro più di un nemico. L’effetto 3D lascia il tempo che trova, certo, ma l’aspetto grafico è stilisticamente pregevole, mentre il sonoro vive di alti e bassi, alternando piacevoli tracce ai martellanti strumenti a fiato che spopolano nell’oasi. Non siamo ai livelli delle vuvuzela nel Mondiale 2010, ma più volte ho preferito azzerare il volume.
Ever Oasis rappresenta po’ il ritorno della formula à la ActRaiser e Dark Cloud che desideravo da parecchio, con la gestione di una fiorente comunità che va a braccetto con tonnellate di mostri da fare a pezzi. Non raggiunge i picchi di eccellenza degli illustri ispiratori a causa di una certa semplicità di fondo e una difficoltà nei combattimenti che non metterà nei guai gli avventurieri più navigati, ma il fascino complessivo dell’offerta e la dimensione portatile dell’avventura costituiscono un ottimo pacchetto. Probabilmente il gioco perfetto con cui passare l’estate in compagnia del vostro 3DS.