Fallout Shelter – Recensione PC

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Tutto ebbe inizio con una chiamata intercontinentale notturna, dove un carichissimo Kikko annunciò quello che divenne il tormentone estivo dell’anno passato e, ovviamente, la suoneria della mia sveglia. Cosa poteva unire Los Angeles a Ferrara? A parte la locura e il crimine, grazie ai quali riusciamo a sfornare articoli quotidianamente, fece capolino quell’Hype molesto che ci consumava nell’attesa del quarto capitolo di Fallout: come un fulmine a ciel sereno Bethesda se ne venne fuori con un gestionale per dispositivi mobili tanto semplice nelle meccaniche quanto carismatico e accattivante nella presentazione. Dopo dodici mesi, un paio di batterie del cellulare prosciugate e qualche mutazione genetica dovuta alle radiazioni, Fallout Shelter spunta anche per PC, e lo fa in maniera totalmente gratuita! Microtransizioni a parte, ovviamente.

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Un breve ripasso per chi fosse appena uscito da un Vault dopo qualche lustro di isolamento: Fallout Shelter è un gestionale decisamente elementare in cui siamo chiamati a costruire il nostro rifugio antiatomico, organizzando al meglio le stanze disponibili e gli abitanti sopravvissuti all’apocalisse.

Fallout Shelter immagine PC 01

anche a PC spento gli abitanti continuano imperterriti

Le infrastrutture funzionano in maniera più che semplificata: spendendo una manciata di tappi, la valuta del futuro, costruiamo officine di vario genere fondamentali per raccogliere, una volta piazzata la forza lavoro, risorse come acqua depurata, cibo ed energia elettrica. Il concetto è sempre lo stesso: spendere per poter guadagnare, investire per godere di miglioramenti nel lungo periodo e sbloccare, grazie al crescente numero di abitanti, stanze sempre nuove, per poi ricominciare.

Noi amanti della Master Race siamo stati abituati bene, grazie a capolavori del passato e più recenti in grado di tenerci incollati allo schermo per settimane, e forse è proprio per questo che, detto fuori dai denti, Fallout Shelter fa fatica a strappare la sufficienza. Sì, è vero, il titolo è scaricabile gratuitamente, e le microtransizioni possono essere tranquillamente ignorate data la loro natura non invasiva. Eppure qualcosa non funziona per niente: la natura stessa dell’opera Bethesda. Se dover aspettare sette minuti, armati di telefono cellulare, prima di racimolare risorse e beni è qualcosa di naturale – ormai ci siamo abituati e ci aiuta a perdere tempo alla fermata dell’autobus, in bagno o prima di cena – essere costretti a girare i pollici davanti allo schermo di un PC risulta immediatamente tedioso.

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In realtà, Fallout Shelter è pensato male. Mi spiego meglio: a volte, colto da disagio e noia, mi butto su qualche browser game che, a conti fatti, differisce poco dal gestionale Bethesda. Perdo qualche minuto a impartire ordini, controllo ciò che è accaduto dalla mia ultima visita, premo la grande X rossa in alto a destra e non ci penso più fino alla prossima visita, consapevole che potrei accedere da qualsiasi computer sulla faccia della terra utilizzando i miei dati.

Fallout Shelter immagine PC 02

Fallout Shelter dà soddisfazioni solo nel breve periodo

Per il titolo in questione, purtroppo, non è così: innanzitutto per costruire il proprio Vault è necessario scaricare il client Bethesda, e ciò potrebbe far storcere il naso a chi volesse evitare decine di launcher vari; poi giunge l’amara sorpresa caratterizzata dalle dimensioni del download. Ammetto che Fallout Shelter è un piccolo spettacolo per gli occhi nella sua semplicità, ma 1,20 gigabyte sono decisamente troppi per un titolo da assaggiare a spizzichi e bocconi come questo.

Oltre a non offrire particolari differenze rispetto alla versione per Android e iOS, Fallout Shelter mostra tutte le sue debolezze derivate dalla natura mobile: gli abitanti, una volta inviati in missione, continueranno imperterriti verso l’esplorazione – e la morte – anche quando avremo il PC spento, dando luogo a sonori improperi e giramenti di gonadi. Aprire un’applicazione su cellulare e controllare al volo eventuali aggiornamenti è facile e veloce, mentre su PC non è così immmediato. Infine, l’ultimo motivo che avrebbe potuto convincermi della bontà del titolo non è pervenuto: ingenuamente mi aspettavo la possibilità di poter continuare la partita da telefono una volta spento il PC, ma a quanto pare mi sbagliavo di grosso.

Morale della favola: Fallout Shelter è un titolo veloce e divertente che annoia in fretta. Certo, è in grado di strappare qualche piccola soddisfazione nel breve periodo, soprattutto ora che ha ricevuto un corposo aggiornamento. Scaricatevelo su telefono e perdeteci qualche minuto di tanto in tanto, ma potete tranquillamente dimenticarvi la versione PC. Peccato, perché il potenziale era alto.

Fallout Shelter è un titolo discreto per quanto riguarda i dispositivi mobili, adatto per tutti i palati e, nonostante le sue piccole e grandi limitazioni, da provare almeno una volta nella vita. Per PC, però, proprio non ce la fa, complici un launcher da scaricare, più di un giga di download, il gameplay troppo legato al “tocca e trascina” (che via mouse risulta decisamente scomodo) e, dramma finale, la mancanza di un cross-save per poter gestire il proprio Vault sia da computer che da telefono. È gratis, quindi un pensiero potete tranquillamente farlo, ma dubito che il gestionale Bethesda possa sopravvivere più di una settimana nel vostro hard disk.

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Pro

  • Artisticamente accattivante.
  • Perfetto per chi mastica poco i videogiochi.
  • Microtransizioni non invasive.

Contro

  • Per PC non ce la fa proprio.
  • Troppe mancanze.
  • Annoia in fretta.
6.1

Sufficiente

Si ostina pervicacemente a usare un portatile che non vorrebbero più nemmeno al Museo della Scienza e della Tecnica, oltre a vestirsi come Padre Maronno. Abita con un pappagallo che ha chiamato Chocobo, ma non crediamo abbia mai provato a cavalcarlo per davvero (o almeno c’è da sperarlo).

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