Visualizza Versione Completa : PASTA X approves: No ma complimenti agli universitari dell'UniBologna
che scatenano una guerra per l'installazione dei tornelli in biblioteca :rotfl:
Qualche video, qua: http://bologna.repubblica.it/cronaca/2017/02/09/news/bologna_biblioteca_di_lettere_senza_tornelli_resta _chiusa-157923491/
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tl;dr: UniBo installa i tornelli nella biblioteca universitaria, gli studenti dei collettivi la occupano in segno di protesta, il presidente dell'uni invia la polizia, scatta la guerriglia e biblioteca devastata :asd:
si ma la polizia non potrebbe entrare nelle universita', se non per fatti molto gravi, non certo per l'occupazione, a meno che non vi sia l'autorizzazione del presidente dell'universita'
a ma li ha mandati lui, ma cosa :rotfl:
Non sono gli studenti, sono quelli dei kollettivi e dei centri okkupati. Io li considero specie cacciabile.
si ma la polizia non potrebbe entrare nelle universita', se non per fatti molto gravi, non certo per l'occupazione, a meno che non vi sia l'autorizzazione del presidente dell'universita'
> se non per fatti molto gravi
> non certo per l'occupazione
Dai smettila, per un attimorm credevo fosse bicio, ho dovuto controllare l'autore del post :asd:
Non sono gli studenti, sono quelli dei kollettivi e dei centri okkupati. Io li considero specie cacciabile.
ah ok, allora han fatto bene. in effetti mi sembrava strano che uno studente fosse contrario all'accesso limitato, dato che le sale lettura di lettere fan cagare ovunque e la gente parla ad alta voce
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> se non per fatti molto gravi
> non certo per l'occupazione
Dai smettila, per un attimorm credevo fosse bicio, ho dovuto controllare l'autore del post :asd:
non capisco cosa stai cercando di insinuare :snob:
gli atenei godono di autonomia, ergo per le azioni di polizia servono condizioni specifiche tipo criminale che si barrica all'interno o studente che entra con il kalashnikov per vendicare un 27 anziche' un 30 a lettere, non certo per un'occupazione che riguarda fatti "interni all'unversita' stessa"
vedi i video con sedie lanciate e urla "sbirri via" :asd:
L'accesso limitato lo dovrebbero mettere ovunque altro che. Qua ci sono 40/50 enni che vengono in biblioteca a guardare film sul portatile con volume delle cuffie al massimo, che nel silenzio della biblioteca si sente benissimo e da fastidio a tutti
L'accesso limitato lo dovrebbero mettere ovunque altro che. Qua ci sono 40/50 enni che vengono in biblioteca a guardare film sul portatile con volume delle cuffie al massimo, che nel silenzio della biblioteca si sente benissimo e da fastidio a tutti
a legge invece ricordo non entrava nessun esterno, si vede che facciam schifo a tutti :uhm:
non capisco cosa stai cercando di insinuare :snob:
gli atenei godono di autonomia, ergo per le azioni di polizia servono condizioni specifiche tipo criminale che si barrica all'interno o studente che entra con il kalashnikov per vendicare un 27 anziche' un 30 a lettere, non certo per un'occupazione che riguarda fatti "interni all'unversita' stessa"
E infatti c'è scritto che si sono barricati nel link mi pare, no? :asd:
Sono stato in una biblioteca pubblica di recente, volevo sfogliare qualcosa, c'erano telecamere ovunque, m'hanno detto che dovevo andare giù a iscrivermi, la tessera...cazzo sembrava di stare su Deus Ex.
Sti qua occupano abusivamente, trincea etc...cosa vuoi fargli una multarella per disturbo della quiete? Portiamo delle piadine e ne discutiamo assieme?
Fuori dalle balle subito e senza discutere, ti trovo un coltellino addosso per me può perfino essere un atto di terrorismo, con tanto di ostaggi se per sfiga quando lo fai dentro ci stava qualche poverello a studiare :fag: :asd:
Mr.Cilindro
09-02-17, 21:17
gente che vive di festini, appartamenti kondivisi, scopate con la coinquilina, cannette, la birretta la sera, e poi certo, la kultura. la kultura di chi apre un libro, lo studia, e pensa d'essere umberto eco
Io studio a Bologna ed i tornelli al 36 erano sacrosanti. Quella biblioteca era diventata un via vai di tossici,pusher e punkbestia (si scrive così? :uhm: ). Il centro è in degrado ormai. Per il resto un po ha ragione Biocane. La Polizia non dovrebbe entrare in uni ma...ma...guarda caso queste cose succedono sempre a scienze politiche o a lettere che è un covo di falliti e di aderenti ai centri sociali. Ad economia,giurisprudenza,medicina,ingegneria ecc. mai successe cose del genere :asd:.
E comunque è sempre così in questa città. Dico sempre che fare il celerino a Bologna deve essere il mestiere più brutto del mondo perché sei in strada a prenderti merda ogni santo giorno. Una volta per i tornelli,un'altra perché la mensa costa troppo,un'altra per i migranti di Ventimiglia e via così per ogni cazzata. Quando trovano il tempo di studiare e dare qualche esame io non lo so proprio. Quindi,dal mio punto di vista,ben venga la Polizia a questo punto e che spacchi pure qualche testa che di tutta questa intellighenzia l'Italia ne può fare a meno
Celerino che sclera male (di qualche anno fa):
https://youtu.be/eXvO2JYSOj0
tigerwoods
10-02-17, 09:12
Al poli ci sono (o almeno c'erano visto che non vado in biblio da anni), non mi risulta che nessuno si sia mai barricato per protestare :rotfl:
Necronomicon
10-02-17, 09:19
Se non erro è comunque possibile accedere da privati alle biblioteche universitarie pagando un obolo di iscrizione annuale, se non erro.
Se ho ben capito mi pare la protesta più cretina che poteva venirgli in mente, qual'era il problema con i tornelli? Cioè che per entrare dovevi seguire una certa procedura di controllo e autorizzazione?
O che? bo
Se ho ben capito mi pare la protesta più cretina che poteva venirgli in mente, qual'era il problema con i tornelli? Cioè che per entrare dovevi seguire una certa procedura di controllo e autorizzazione?
O che? bo
Per entrare bisogna usare il badge universitario. Lo poggi sul tornello ed entri :sisi:
tornelli antidemocratici!!!!oneoneone
Si ma la gente è così, io non capisco.
E il badge da mettere sul coso no.
E i controlli agli aeroporti non vanno bene rompono il cazzo non posso portare questo in aereo che palle.
E il gesù bambino per sbieco non va bene.
Che coglioni dio santo che palle.
Cioè indirizzare, indirizzare lo scontento verso dove serve davvero...
https://collettivopolitico.noblogs.org/files/2012/12/578706_427246830647234_679330500_n.jpg
Zecche demmerda
Ma poi dio caro manco gli avessero cavato il pane da sotto i denti. Ti stanno sul cazzo i tornelli alla biblioteca? Studia a casa, coglione :rotfl:
Wolfo,raccontaci delle tue avventure da pulotto con gli studenti ma soprattutto con le studentesse :smug:
scaicoso non è un pulotto, è un caramba :tsk:
Zecche demmerda
Ma poi dio caro manco gli avessero cavato il pane da sotto i denti. Ti stanno sul cazzo i tornelli alla biblioteca? Studia a casa, coglione :rotfl:
la zecca ha la sua forza nel gruppo :asd: da soli sono inesistenti :asd:
my god, che protesta ridicola :uhoh:
sarà impossibile rimettere tutto com'era prima.
http://i.imgur.com/gO0S0U5.jpg
https://uploads.tapatalk-cdn.com/20170210/6670246134d28b386decc567968704ae.jpg
Tornello fascista fascistissimo.
https://uploads.tapatalk-cdn.com/20170210/f705d4177448d5cd46fd6f1f1ef7988e.jpg
volevo fare una cosa simile :asd:
Zecche
Inviato dal mio Galaxy Nexus utilizzando Tapatalk
volevo fare una cosa simile :asd:
al posto degli affari di metallo mettici manganelli :snob:
Kronos The Mad
10-02-17, 23:42
Ho visto ora il topic dopo aver letto sui giornali online.
Stanno facendo questo sul serio per dei fornelli?
Stanno facendo questo sul serio per dei fornelli?
dannate cucine faciste! :mad:
A pomeriggio di nuovo botte.
Domani vogliono replicare ancora. Spero voli qualche manganellata sui denti :smugdance:
Kronos The Mad
10-02-17, 23:47
dannate cucine faciste! :mad:
Rotfl
Tornelli
Il correttore sbrotfl
No comunque cazzo ste cose veramente come diceva qualcuno succedono solo nell'umanistica
Ma fanno bene a legnare i tossici pubkabbestia kebabbari e compagnia bella
Cioè si voleva giustamente magari fare più controllo in zone sensibili, da come ho letto era un via vai di gentaglia che faceva tutto tranne che acculturarsi
i commenti delle zecche sull'articolo di ansa :rotfl: le manganellate tra capo e collo proprio
la vicenda sta assumendo connotati sempre più grotteschi :rotfl:
Sono una studentessa Dams, presso l'Università di Bologna. Zamboni 36 è la biblioteca universitaria del dipartimento di Lettere e Beni Culturali, penso l'unica a Bologna a far entrare senza alcun controllo. Si entra senza nemmeno lasciare un documento.
Il rettorato, con la decisione di voler aprire la biblioteca fino a mezzanotte – questo fa parte di un progetto per risollevare la zona universitaria e aiutare chi ha necessità a studiare fino a tardi – ha deciso di mettere i tornelli, per permettere di accedere alla biblioteca solo tramite badge. Badge che ogni studente universitario possiede.
http://www.tpi.it/mondo/italia/scontri-biblioteca-bologna-lettera-studentessa
:rotfl: non cliccherò mai su un articolo di tpi, che merda sciolta, praticamente è buzzfeed sjw Italia
leggi i due paragrafi quotati :asd:
Camicia nera la trionferà.
Se non trionfa,
sarà un macello
con il tornello
e le bombe a man.
(semicit.)
darkeden82
11-02-17, 12:56
Cosa c'è di male a mettere i tornelli? Entra chi frequenta l'università. Chi non paga non entra. Mi pare normale.
se proprio cerchi un libro al 99% lo troverai nelle biblioteche pubbliche
ma il casino è l'ennesimo scontro ideologico: i facisti regolano, i commies si ribellano perchè sì
BlackCaesar
11-02-17, 13:21
Queste sono le situazioni dove ci vorrebbe Negan.
Camicia nera la trionferà.
Se non trionfa,
sarà un macello
con il tornello
e le bombe a man.
(semicit.)
:rotfl:
Queste sono le situazioni dove ci vorrebbe Negan.
io scelgo judge dredd :asd:
Cosa c'è di male a mettere i tornelli? Entra chi frequenta l'università. Chi non paga non entra. Mi pare normale.
Voi per primi ci spiegate chi siete. Clienti, che vogliono solo avere servizi funzionanti
Ma l'Universitá é tutt'altro, o almeno dovrebbe esserlo. Un laboratorio di critica e di dissenso, una zona franca anche per chi i documenti non ce l'ha, uno spazio dove rintegrare e accettare tutti quei simpaticissimi emarginati che per la studentessa qua sopra sono solo "degrado".
La vostra ignoranza vi precede: come se fossimo in un sistema anglo-sassone, si pone un distinguo tra biblioteca universitaria e patrimonio pubblico.
Non sapete nemmeno guardarvi i piedi, e come si puó pretendere che capiate il significato politico di quel che dite? Il documento va benissimo, per VOI, ma non per tutti e tutte. Non tutti i documenti sono uguali in un paese che rimpatria i richiedenti asilo respinti.
Voi che con la vostra ossessione per la sicurezza e la legalitá vorreste solo emarginare ogni emarginato, condannare all'oblio e possibilmente all'esilio dalla vostra rispettabile area ogni povero cristo, e che magari poi siete pure cresimati, comunicati, battezzati. Voi poveracci per cui i tossici sono un problema, e la gentaglia é questione di degrado.
"Studenti normali" come se si potesse essere franchi dalle ideologie, come se si potesse essere neutrali.
Avete sicuramente bisogno di studiare, ma tanto. E non penso che sia il CUA ad avervi fatto raggiungere un cosí ridicolo livello di comprensione del mondo che vi circonda.
Grande é la confusione sotto il cielo, diceva qualcuno piú esperto di me. Ma purtroppo la situazione non é ottima, rispondo passo passo.
CI sono piú livelli di interpretazione, grazie a Dio. Innanzitutto, il capitale simbolico. Quanto si mette in campo, con ogni azione politica, é oggetto di una rappresentazione culturale, la quale é una comunicazione che la massa riceve. La privatizzazione dei luoghi del sapere passa ed é passata proprio da queste marginali restrizioni. Inoltre, la pubblicitá di un bene significa garantire il libero accesso anche a spacciatori e tossici. Nonché a tutti quelli i cui documenti non sono cosí lussuosi come i vostri.
Con questo, passo al secondo tema. Ossia perché questi provvedimenti occasionali abbiano solo il ruolo di proteggere la pletora di clienti, ossia gli studenti, che sono l'unica economia (o quasi, se escludiamo l'impero agroalimentare della Coop) rimasto a Bologna. Questo atteggiamento, che sembra vedere fenomeni strutturali come colpe individuali, piuttosto che come temi di rilevanza politica, comporta alla formulazione sic uritaria del monitoraggio.
Lo spazio di studio alla sera, storicamente, l'avevano ripreso proprio gli studenti dei collettivi che tanto disprezzate, tra le altre cose, diverso tempo fa, a quanto ne sappia.
Purtroppo invece, caro Andrea, no, non parlo di un centro sociale. Non ci dovrebbe essere nemmeno bisogno di gente che sacrifica la propria esistenza a luoghi come i centri sociali, se ci fossero degli spazi pubblici. L'Universitá era di queste ed é stata storicamente il laboratorio del pensiero critico. Che adesso venga percepita come un luogo dove andare a recepire nozioni e ottenere una laurea (peraltro inutile in larga maggioranza) é una strana deformazione, e per assurdo accentuata in Italia dove il livello di gerarchia interno é violentissimo. La biblioteca, come tutti gli spazi dell'Universitá, deve essere una zona franca, una zona di libero accesso, anche per quanti il documento non ce l'hanno o per qualsiasi ragione non vogliono mostrarlo. Il principio é piú importante dell'effetto e del contingente, perché é quello che sul piano narrativo e della rappresentazione avrá piú conseguenze. Delle conquiste fondamentali delle lotte degli anni '70 sono ormai resi inutili da una percezione dell'universitá come "esamificio", come posto dove passare piú in fretta possibile e senza confrontarsi mai con nessuno. Cosí, otteniamo spazi di socialitá nulli, confronto inesistente, lezioni frontali di nessuna utilitá.
Ilaria, in conclusione, sono sicuro che non lo sia, ma sono d'altra parte sicuro che il monitoraggio degli accessi sia politicamente disastroso, dal punto di vista simbolico e rappresentativo. E sono anche sicuro del fatto che il comune di Bologna e il paese Italia debba affrontare il problema droghe in maniera un po' piú strutturale che difendendo gli "utenti" che preparano gli esami. Cosí come credo che sia da affrontare il sessismo e la violenza in maniera un po' piú strutturale che aumentando l'emarginazione di chi é giá emarginato.
- - - Aggiornato - - -
sogno una nuova, violentissima kristallnacht verso questi degenerati :asd:
Kronos The Mad
11-02-17, 14:57
Una laurea inutile in larga maggioranza = umanistica
darkeden82
11-02-17, 15:02
Io scelgo la sterilizzazione per certi elementi... Morti loro morto il genere
Voi per primi ci spiegate chi siete. Clienti, che vogliono solo avere servizi funzionanti
Ma l'Universitá é tutt'altro, o almeno dovrebbe esserlo. Un laboratorio di critica e di dissenso, una zona franca anche per chi i documenti non ce l'ha, uno spazio dove rintegrare e accettare tutti quei simpaticissimi emarginati che per la studentessa qua sopra sono solo "degrado".
Non sono riuscito ad andare oltre.
La zona franca per i cacamazzi creata con le risorse degli altri è l'apice del vertice della somma di tutto ciò che è deprecabile.
quindi adesso per cercare laddroga si va in biblioteca? :uhm:
Non tutti i documenti sono uguali in un paese che rimpatria i richiedenti asilo respinti.
Non capisco :uhm:
Sta dicendo che non va bene rimpatriare i richiedenti respinti? :uhm:
e zeccacalcare che dice???
:rotfl: non cliccherò mai su un articolo di tpi, che merda sciolta, praticamente è buzzfeed sjw Italia
e invece è interessante perchè la studentessa del dams ha scritto al tpi dicendo loro che sono delle merdacce sciolte. in sostanza, l'universita' appartiene agli studenti, non è pubblica in senso assoluto, per l'unversita' pubblica c'è la biblioteca comunale"
biblioteca comunale che tra l'altro a bologna è in piazza maggiore, è fichissima, è gratuita...cioè veramente una protesta senza senso...puoi pigliarti film e fumetti in prestito a gratisse
Troppo bello vedere le zecche di lettere piangere mentre scrivono questi papiri inutili come loro
Voi per primi ci spiegate chi siete. Clienti, che vogliono solo avere servizi funzionanti
Ma l'Universitá é tutt'altro, o almeno dovrebbe esserlo. Un laboratorio di critica e di dissenso, una zona franca anche per chi i documenti non ce l'ha, uno spazio dove rintegrare e accettare tutti quei simpaticissimi emarginati che per la studentessa qua sopra sono solo "degrado".
La vostra ignoranza vi precede: come se fossimo in un sistema anglo-sassone, si pone un distinguo tra biblioteca universitaria e patrimonio pubblico.
Non sapete nemmeno guardarvi i piedi, e come si puó pretendere che capiate il significato politico di quel che dite? Il documento va benissimo, per VOI, ma non per tutti e tutte. Non tutti i documenti sono uguali in un paese che rimpatria i richiedenti asilo respinti.
Voi che con la vostra ossessione per la sicurezza e la legalitá vorreste solo emarginare ogni emarginato, condannare all'oblio e possibilmente all'esilio dalla vostra rispettabile area ogni povero cristo, e che magari poi siete pure cresimati, comunicati, battezzati. Voi poveracci per cui i tossici sono un problema, e la gentaglia é questione di degrado.
"Studenti normali" come se si potesse essere franchi dalle ideologie, come se si potesse essere neutrali.
Avete sicuramente bisogno di studiare, ma tanto. E non penso che sia il CUA ad avervi fatto raggiungere un cosí ridicolo livello di comprensione del mondo che vi circonda.
Grande é la confusione sotto il cielo, diceva qualcuno piú esperto di me. Ma purtroppo la situazione non é ottima, rispondo passo passo.
CI sono piú livelli di interpretazione, grazie a Dio. Innanzitutto, il capitale simbolico. Quanto si mette in campo, con ogni azione politica, é oggetto di una rappresentazione culturale, la quale é una comunicazione che la massa riceve. La privatizzazione dei luoghi del sapere passa ed é passata proprio da queste marginali restrizioni. Inoltre, la pubblicitá di un bene significa garantire il libero accesso anche a spacciatori e tossici. Nonché a tutti quelli i cui documenti non sono cosí lussuosi come i vostri.
Con questo, passo al secondo tema. Ossia perché questi provvedimenti occasionali abbiano solo il ruolo di proteggere la pletora di clienti, ossia gli studenti, che sono l'unica economia (o quasi, se escludiamo l'impero agroalimentare della Coop) rimasto a Bologna. Questo atteggiamento, che sembra vedere fenomeni strutturali come colpe individuali, piuttosto che come temi di rilevanza politica, comporta alla formulazione sic uritaria del monitoraggio.
Lo spazio di studio alla sera, storicamente, l'avevano ripreso proprio gli studenti dei collettivi che tanto disprezzate, tra le altre cose, diverso tempo fa, a quanto ne sappia.
Purtroppo invece, caro Andrea, no, non parlo di un centro sociale. Non ci dovrebbe essere nemmeno bisogno di gente che sacrifica la propria esistenza a luoghi come i centri sociali, se ci fossero degli spazi pubblici. L'Universitá era di queste ed é stata storicamente il laboratorio del pensiero critico. Che adesso venga percepita come un luogo dove andare a recepire nozioni e ottenere una laurea (peraltro inutile in larga maggioranza) é una strana deformazione, e per assurdo accentuata in Italia dove il livello di gerarchia interno é violentissimo. La biblioteca, come tutti gli spazi dell'Universitá, deve essere una zona franca, una zona di libero accesso, anche per quanti il documento non ce l'hanno o per qualsiasi ragione non vogliono mostrarlo. Il principio é piú importante dell'effetto e del contingente, perché é quello che sul piano narrativo e della rappresentazione avrá piú conseguenze. Delle conquiste fondamentali delle lotte degli anni '70 sono ormai resi inutili da una percezione dell'universitá come "esamificio", come posto dove passare piú in fretta possibile e senza confrontarsi mai con nessuno. Cosí, otteniamo spazi di socialitá nulli, confronto inesistente, lezioni frontali di nessuna utilitá.
Ilaria, in conclusione, sono sicuro che non lo sia, ma sono d'altra parte sicuro che il monitoraggio degli accessi sia politicamente disastroso, dal punto di vista simbolico e rappresentativo. E sono anche sicuro del fatto che il comune di Bologna e il paese Italia debba affrontare il problema droghe in maniera un po' piú strutturale che difendendo gli "utenti" che preparano gli esami. Cosí come credo che sia da affrontare il sessismo e la violenza in maniera un po' piú strutturale che aumentando l'emarginazione di chi é giá emarginato.
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sogno una nuova, violentissima kristallnacht verso questi degenerati :asd:
Perchè sporcarsi le mani? Basterebbe prenderli e offrire loro "con le buone" una vacanza in Siria in compagnia degli "emarginati" dell'Isis.
Pago io
Voi per primi ci spiegate chi siete. Clienti, che vogliono solo avere servizi funzionanti
Ma l'Universitá é tutt'altro, o almeno dovrebbe esserlo. Un laboratorio di critica e di dissenso, una zona franca anche per chi i documenti non ce l'ha, uno spazio dove rintegrare e accettare tutti quei simpaticissimi emarginati che per la studentessa qua sopra sono solo "degrado".
La vostra ignoranza vi precede: come se fossimo in un sistema anglo-sassone, si pone un distinguo tra biblioteca universitaria e patrimonio pubblico.
Non sapete nemmeno guardarvi i piedi, e come si puó pretendere che capiate il significato politico di quel che dite? Il documento va benissimo, per VOI, ma non per tutti e tutte. Non tutti i documenti sono uguali in un paese che rimpatria i richiedenti asilo respinti.
Voi che con la vostra ossessione per la sicurezza e la legalitá vorreste solo emarginare ogni emarginato, condannare all'oblio e possibilmente all'esilio dalla vostra rispettabile area ogni povero cristo, e che magari poi siete pure cresimati, comunicati, battezzati. Voi poveracci per cui i tossici sono un problema, e la gentaglia é questione di degrado.
"Studenti normali" come se si potesse essere franchi dalle ideologie, come se si potesse essere neutrali.
Avete sicuramente bisogno di studiare, ma tanto. E non penso che sia il CUA ad avervi fatto raggiungere un cosí ridicolo livello di comprensione del mondo che vi circonda.
Grande é la confusione sotto il cielo, diceva qualcuno piú esperto di me. Ma purtroppo la situazione non é ottima, rispondo passo passo.
CI sono piú livelli di interpretazione, grazie a Dio. Innanzitutto, il capitale simbolico. Quanto si mette in campo, con ogni azione politica, é oggetto di una rappresentazione culturale, la quale é una comunicazione che la massa riceve. La privatizzazione dei luoghi del sapere passa ed é passata proprio da queste marginali restrizioni. Inoltre, la pubblicitá di un bene significa garantire il libero accesso anche a spacciatori e tossici. Nonché a tutti quelli i cui documenti non sono cosí lussuosi come i vostri.
Con questo, passo al secondo tema. Ossia perché questi provvedimenti occasionali abbiano solo il ruolo di proteggere la pletora di clienti, ossia gli studenti, che sono l'unica economia (o quasi, se escludiamo l'impero agroalimentare della Coop) rimasto a Bologna. Questo atteggiamento, che sembra vedere fenomeni strutturali come colpe individuali, piuttosto che come temi di rilevanza politica, comporta alla formulazione sic uritaria del monitoraggio.
Lo spazio di studio alla sera, storicamente, l'avevano ripreso proprio gli studenti dei collettivi che tanto disprezzate, tra le altre cose, diverso tempo fa, a quanto ne sappia.
Purtroppo invece, caro Andrea, no, non parlo di un centro sociale. Non ci dovrebbe essere nemmeno bisogno di gente che sacrifica la propria esistenza a luoghi come i centri sociali, se ci fossero degli spazi pubblici. L'Universitá era di queste ed é stata storicamente il laboratorio del pensiero critico. Che adesso venga percepita come un luogo dove andare a recepire nozioni e ottenere una laurea (peraltro inutile in larga maggioranza) é una strana deformazione, e per assurdo accentuata in Italia dove il livello di gerarchia interno é violentissimo. La biblioteca, come tutti gli spazi dell'Universitá, deve essere una zona franca, una zona di libero accesso, anche per quanti il documento non ce l'hanno o per qualsiasi ragione non vogliono mostrarlo. Il principio é piú importante dell'effetto e del contingente, perché é quello che sul piano narrativo e della rappresentazione avrá piú conseguenze. Delle conquiste fondamentali delle lotte degli anni '70 sono ormai resi inutili da una percezione dell'universitá come "esamificio", come posto dove passare piú in fretta possibile e senza confrontarsi mai con nessuno. Cosí, otteniamo spazi di socialitá nulli, confronto inesistente, lezioni frontali di nessuna utilitá.
Ilaria, in conclusione, sono sicuro che non lo sia, ma sono d'altra parte sicuro che il monitoraggio degli accessi sia politicamente disastroso, dal punto di vista simbolico e rappresentativo. E sono anche sicuro del fatto che il comune di Bologna e il paese Italia debba affrontare il problema droghe in maniera un po' piú strutturale che difendendo gli "utenti" che preparano gli esami. Cosí come credo che sia da affrontare il sessismo e la violenza in maniera un po' piú strutturale che aumentando l'emarginazione di chi é giá emarginato.
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https://68.media.tumblr.com/91decedc2b592eb283c90814a6af790a/tumblr_inline_okxkjelaB71sliynr_540.jpg
sono senza parole
indifendibili
Di solito mi piace leggere quei copypasta per risollevarmi il morale vedendo certi ritardati.
Ma ammetto che stavolta era davvero troppo difficile! :snob:
si dichiarano promotori di alti ideali, scrivono stupidaggini senza arte né parte (sembra il manifesto della kultura del kontro perché sì), si comportano esattamente come quegli squadristi violenti che tanto fingono di disprezzare.
edit: senza farsi mancare i deliri su okkupazione a autogestione, come se tutto fosse loro o comunque subordinato al loro benestare
Kronos The Mad
11-02-17, 22:28
e zeccacalcare che dice???
È già partito per napo cioè Cabanne lì
Non sono riuscito ad andare oltre.
La zona franca per i cacamazzi creata con le risorse degli altri è l'apice del vertice della somma di tutto ciò che è deprecabile.
È illeggibile senza un principio di colica
https://www.facebook.com/marco.crescimanno/posts/10212079454242330
"Capisco" la malavita organizzata, ma il perchè questi gruppi di sbandati non vengano sradicati a manganellate proprio mi sfugge
Tra tre giorni si replica. Hanno diramato una chiamata alle armi in tutta Italia.
https://uploads.tapatalk-cdn.com/20170213/30ef4d2f78bbd8bbb233459500d321e2.jpg
anche questi
https://www.facebook.com/Quelli-del-36-378741579167591/
4 stronzi che vogliono decidere per centomila studenti. Ok.
EddieTheHead
13-02-17, 19:22
madonna le botte
vien voglia di diventar celerini solo per poterli menare impunemente
Backleground
13-02-17, 19:34
sì ma a manganellate il problema si risolve solo temporaneamente
c'era uno che voleva risolverlo alla radice epperò gnegne pio pio non è stato apprezzato
mò o la stratificazione sociale viene oltre che teorizzata anche applicata confinando i mentalmente meno abbienti in appositi habitat e tutelando le altre classi oppure li doniamo alla scienza
ci stavo riflettendo l'altro giorno, non è possibile che se riesco a comprarmi il porsche poi lo devo comunque parcheggiare vicino a una yaris e per strada devo perdere tempo in mezzo al traffico creato dai subumani
- - - Aggiornato - - -
per esempio a quelli che parlano durante le lezioni vorrei fare tante cose, ma poi mi arrestano mannaggia la puttana
Mr.Cilindro
13-02-17, 19:38
sempre avuto un debole per la polizia operativa e anche per gli studenti zecche con i piercing, che vivono in appartamenti pagati dai genitori e scopano con le inquiline tra una canna e la sera si siedono sui gradini dei locali in centro (ci sono passato anch'io)
non saprei per chi schierarmi, anche se onestamente sento la puzza di stupidità e autismo provenire dall'area studentesca che sta portando avanti questa cosa
Pure Rosa Parks quando ha rifiutato di cedere il suo posto sull'autobus a un bianco ha commesso UN REATO. Esempio che serve a comprendere che la parola chiave "reato" è contestuale per chi crede che la giustizia e la legalità non sono sinonimi.:rotfl:
EddieTheHead
13-02-17, 21:56
:rotfl:
Kronos The Mad
13-02-17, 22:00
È tutto bellissimo
tigerwoods
13-02-17, 22:06
una di ste amebe è stata blastata stasera da cruciani :asd:
Necronomicon
13-02-17, 22:39
e invece è interessante perchè la studentessa del dams ha scritto al tpi dicendo loro che sono delle merdacce sciolte. in sostanza, l'universita' appartiene agli studenti, non è pubblica in senso assoluto, per l'unversita' pubblica c'è la biblioteca comunale"
biblioteca comunale che tra l'altro a bologna è in piazza maggiore, è fichissima, è gratuita...cioè veramente una protesta senza senso...puoi pigliarti film e fumetti in prestito a gratisse
Padova e Venezia permettono a non iscritti di accedere alle biblioteca pagando una tessera annuale, almeno era così ai tempi. Tipo 15 euro (sostanzialmente il prezzo dell'assicurazione, immagino). Perché Bologna non dovrebbe fare uguale?
Comunque le biblioteche universitarie sono meglio fornite di quelle comunali, i cui impiegati solitamente diffondono merda tra gli scaffali
15 euro per militarizzare l'accesso alla cultura ed al laboratorio del dissenso??
FASCISTA!!
Padova e Venezia permettono a non iscritti di accedere alle biblioteca pagando una tessera annuale, almeno era così ai tempi. Tipo 15 euro (sostanzialmente il prezzo dell'assicurazione, immagino). Perché Bologna non dovrebbe fare uguale?
Comunque le biblioteche universitarie sono meglio fornite di quelle comunali, i cui impiegati solitamente diffondono merda tra gli scaffali
al compagno emilio non serve la polizia, quindi s'è fatto fatto girare un po' le palle
http://i.imgur.com/9ZU9fXu.jpg
ma poi mi ha spiegato chi sarebbero gli esclusi di questa storia
http://i.imgur.com/2yb8xrP.jpg
:rotfl:
EddieTheHead
13-02-17, 23:59
i richiedenti asilo in biblioteca :rotfl:
più o meno come i barboni nei sottoscala (sempre delle uni) o i pazzi/ritardati che per passare la giornata vanno nei PS a rompere i coglioni
solo che di rimpiatriandi in 5 anni di biblioteca universitaria non ne ho mai visti
al posto dei manganelli voglio le mazze da baseball in alluminio
o una più pittoresca morning star, se si vuolar andare sul folkloristico
http://images.performgroup.com/di/library/goal_it/d7/78/paolo-di-canio_2cyygxmztn6a1578xouiklix6.jpg
Caro Beppe, ha proprio ragione Enrico Mignanelli (“Il declino italiano è iniziato nel ’68”, http://bit.ly/2lwR4Bu ). Il nostro declino è cominciato nel ’68 con la distruzione del nostro orgoglio di occidentali, tanto per cominciare. Ma di questo e altro parlerò, spero, in altra occasione. Forse è più interessante qualche ricordo personale. Nel 68 avevo 12 anni. Frequentavo una scuola di preti dove si seguiva una rigida disciplina e si studiava molto: grammatica, declinazioni, verbi, brani a memoria. Parole come ecologia, imperialismo, femminismo erano sconosciute. Nel 1970 iniziai il liceo scientifico. Quell’anno non mi sembra di ricordare grandi agitazioni, forse perché io e i miei compagni eravamo ancora sotto l’influsso dell’ambiente familiare e sociale conservatore da cui in maggioranza provenivamo. Ma le briglie si allentarono in fretta. Nei 2-3 anni successivi partecipai con entusiasmo, come quasi tutti i miei compagni, agli scioperi studenteschi, che consistevano per l’80 per cento dei partecipanti nel bighellonare in orario scolastico tra bar, sale da biliardo, mercati e per il 20 per cento nel partecipare all’assemblea/manifestazione indetta per l’occasione. Inutile dire che io ero più spesso con l’80 per cento. Gli scioperi erano proclamati per le cause più nobili: la guerra nel Vietnam, la lotta del popolo palestinese, il sostegno al Cile di Allende, la risposta al vile attentato fascista, etc.. Bastava poco per convincere un sedicenne della bontà di quegli scioperi, tanto più che all’ingresso della scuola stazionavano picchetti di studenti che, se non eri convinto, ti convincevano con bordate di insulti e magari qualche spintone. Qualche volenteroso (crumiro) riusciva a passare, ma avevamo quasi sempre buon gioco a ribattere al papà che ci guardava storto alla notizia dello sciopero: “ma c’era il picchetto”. La nostra coscienza politica si formava e affinava con la partecipazione a assemblee e collettivi, cioè comizi, sempre indetti in orario di lezione. Non ricordo la differenza tra assemblea e collettivo. Forse l’assemblea era estesa a tutta la scuola e si teneva nel corridoio, l’unico locale in grado di contenere gli studenti di tutte le classi. Vi intervenivano i caporioni: carismatici studenti di quinta o universitari, professori, sindacalisti. I collettivi credo fossero limitati a qualche classe e vi intervenivano i capetti che studiavano da caporioni. Le parole ricorrenti erano: proletariato, classe operaia, comunisti, Marx, Palestinesi, Vietcong: i buoni, e borghesi, fascisti, capitalisti, americani: i cattivi. Con l’aggiunta di semplici regole che dirò si ha un’idea dei discorsi che si sentivano: – Il mondo era un posto semplice senza zone grigie. I buoni lottavano con noi. Per i cattivi non ci sarebbe stato perdono. – Il mito comunista andava ancora forte, anzi fortissimo. La caduta del Muro era ancora lontana. Ci si chiamava compagni, si salutava col pugno, le bandiere rosse sventolavano con orgoglio, Pierangelo Bertoli cantava “rosso è il colore dell’amore”. – La nuova Bibbia era “Il Capitale” di Marx, citato da tutti, letto da nessuno. – Gli attentati, allora numerosi, erano di 2 tipi: quelli rivendicati dai fascisti fascisti e quelli rivendicati dai fascisti travestiti da comunisti d’accordo con le istituzioni per giustificare le repressioni contro lavoratori e studenti (la strategia della tensione). Regole discutibili alla luce di quello che è successo dopo. Ma, ritornando all’atmosfera del tempo, ancora mi rimbombano certi slogan: “Lo stato borghese s’abbatte non si cambia”, scandito nei cortei con cadenza militaresca: “Lo stato (pausa), borghese (pausa), s’abbatte non si cambia”. Oppure: “Fascisti (pausa), borghesi (pausa), ancora pochi mesi”, naturalmente declamati con foga da borghesi e figli di borghesi. E poi il capolavoro che riassume un’epoca: “Mir, Mir, Fedayn, Tupamaros, Vietcong”, assolutamente incomprensibile a chi ha meno di 50 anni e che indica che è passato veramente tanto tanto tempo.
http://i.imgur.com/UChvlUL.jpg
Madonna si che cagate tutta sta roba, ma in generale proprio
Nel copypasta di Cesarino non manca la conclusione? :uhm:
Effettivamente mancava l'opinione di Zeccacalcare
http://i.imgur.com/9gk3Mpo.jpg
http://i.imgur.com/V3ti5vQ.jpg
http://i.imgur.com/dtQjcKK.jpg
E ti pareva che erano i poliziotti le belve assetate di sangue :asd:
Si dimenticano sempre che la violenza che beccano è in risposta alla violenza che applicano, curiosa abitudine che sputtana ogni loro ragionamento :asd:
i commies sono illuminati e sempre dalla parte della ragione :asd:
megalomaniac
17-02-17, 17:33
Sara e Orlando sarebbero...? :fag:
boh, due dei tanti falliti presi a randellate, suppongo :asd:
sono gli unici due ai domiciliari presi in biblioteca mi pare
o in manifestazione
sono gli unici due ai domiciliari presi in biblioteca mi pare
o in manifestazione
:rotfl: :rotfl:
e meno male che i poliziotti sono cani rabbiosi :asd:
Kronos The Mad
17-02-17, 18:12
La solita zecca
Che merda che vergogna cazzo
ma quindi (non sto polemizzando sto solo chiedendo per sapere) com'è andata la cosa PRIMA dell'arrivo dei poliziottoni? Cioè la violenza/etc pre-intervento come s'è perpetrata, descrivetemi o linkatemi descrizione dei fatti.
Perchè per ora io ho capito che questi sono in qualche modo entrati e si sono messi là e poi a polizia arrivata si sono menati tutti.
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