PDA

Visualizza Versione Completa : CARO GLASCO, la mia casa milanese sta in via Vincenzo Foppa, e per colpa della M4...



Cesarino
09-03-17, 08:43
Caro Glasco,

La mia casa milanese sta in via Vincenzo Foppa. Da quando sono iniziati i lavori per la M4 – la linea del metro che andrà da Linate a Lorenteggio, passando per il centro – la strada è un cantiere mobile. La sera non so mai da che parte accedere, perché reti e barriere si spostano di continuo (neanche l’ungherese Orban è altrettanto veloce ad allestire recinzioni). Lunedì sono arrivato in auto in via Lanino – improvvisamente a fondo chiuso – insieme a una volante della Polizia (ci scambiavamo consigli su come uscire dal labirinto). Non so neppure da che parte entrerò in casa, la sera: la passerella gettata sullo scavo cambia posizione. In compenso, finalmente, so dove potrò parcheggiare: da nessuna parte.

Non mi lamento, per due motivi. Perché c’è chi patisce ben più di me (persone con difficoltà di movimento, tutti i negozianti delle zone interessate dagli scavi). E perché voglio essere all’altezza di una città che ho imparato ad amare. Oggi, per esempio, è un giorno speciale. Si muove la prima “talpa”. Accende il motore alle 16 alla stazione Forlanini, scaverà 10 metri al giorno, lavorerà 24 ore su 24 e non si fermerà fino a quando non avrà raggiunto piazza Tricolore.

Milano, davanti alla sfida (la fine dei lavori è prevista per il 2022), si sta comportando come una grande città europea. Sa qual è l’obiettivo (la linea est-ovest che mancava), lo condivide e accetta di pagarne il prezzo. Non solo in denaro; anche in disagio, fatica, rumore, polvere.

I milanesi si stanno dimostrando ammirevoli e pazienti. Però, attenzione: se scoprissero che i lavori costano più del dovuto – è accaduto, in passato – sarebbero disgustati. Se vedessero che si protraggono inutilmente, reagirebbero. E’ accaduto anche questo. Per esempio, in Piazza Novelli e in Sant’Ambrogio, dov’erano previsti parcheggi sotterranei.

Non importa la causa: fallimenti, beghe giudiziarie, dispute archeologiche, scontri sindacali. Se la chiusura dei lavori della M4 dovesse ritardare, per qualsiasi motivo, la città risponderebbe con durezza. Perché Milano è generosa e paziente: ma non è stupida.

manuè
09-03-17, 08:44
http://www.thespecialistsltd.com/files/M4_MOE.jpg

Mdk
09-03-17, 09:13
Prima si lamenta, poi dice di non lamentarsi, makes sense

Zhuge
09-03-17, 09:15
tanto lo sappiamo già che scavando troveremo n cimiteri indiani e la soprintendenza bloccherà tutto n volte :asd:

tigerwoods
09-03-17, 09:16
Prima si lamenta, poi dice di non lamentarsi, makes sense

io ho letto pensando fosse una donna, tutto regolare quindi :sisi:

manuè
09-03-17, 09:17
una città che ho imparato ad amare
ah! è un racconto di fantascienza... :fag:

gnappinox1
09-03-17, 09:37
tanto lo sappiamo già che scavando troveremo n cimiteri indiani maledetti e la soprintendenza bloccherà tutto n volte :asd:

il fix che vorrei :sisi:

Glasco
09-03-17, 09:46
Caro Glasco,

La mia casa milanese sta in via Vincenzo Foppa. Da quando sono iniziati i lavori per la M4 – la linea del metro che andrà da Linate a Lorenteggio, passando per il centro – la strada è un cantiere mobile. La sera non so mai da che parte accedere, perché reti e barriere si spostano di continuo (neanche l’ungherese Orban è altrettanto veloce ad allestire recinzioni). Lunedì sono arrivato in auto in via Lanino – improvvisamente a fondo chiuso – insieme a una volante della Polizia (ci scambiavamo consigli su come uscire dal labirinto). Non so neppure da che parte entrerò in casa, la sera: la passerella gettata sullo scavo cambia posizione. In compenso, finalmente, so dove potrò parcheggiare: da nessuna parte.

Non mi lamento, per due motivi. Perché c’è chi patisce ben più di me (persone con difficoltà di movimento, tutti i negozianti delle zone interessate dagli scavi). E perché voglio essere all’altezza di una città che ho imparato ad amare. Oggi, per esempio, è un giorno speciale. Si muove la prima “talpa”. Accende il motore alle 16 alla stazione Forlanini, scaverà 10 metri al giorno, lavorerà 24 ore su 24 e non si fermerà fino a quando non avrà raggiunto piazza Tricolore.

Milano, davanti alla sfida (la fine dei lavori è prevista per il 2022), si sta comportando come una grande città europea. Sa qual è l’obiettivo (la linea est-ovest che mancava), lo condivide e accetta di pagarne il prezzo. Non solo in denaro; anche in disagio, fatica, rumore, polvere.

I milanesi si stanno dimostrando ammirevoli e pazienti. Però, attenzione: se scoprissero che i lavori costano più del dovuto – è accaduto, in passato – sarebbero disgustati. Se vedessero che si protraggono inutilmente, reagirebbero. E’ accaduto anche questo. Per esempio, in Piazza Novelli e in Sant’Ambrogio, dov’erano previsti parcheggi sotterranei.

Non importa la causa: fallimenti, beghe giudiziarie, dispute archeologiche, scontri sindacali. Se la chiusura dei lavori della M4 dovesse ritardare, per qualsiasi motivo, la città risponderebbe con durezza. Perché Milano è generosa e paziente: ma non è stupida.è colpa di pisapia :nod:

freddye78
09-03-17, 12:22
Se ama milano dev'essere originario di mordor :asd: