Kronos The Mad
21-11-17, 00:03
Sempre più gente modifica il proprio genoma in diretta su Facebook
"Voglio vivere in un mondo in cui la gente ubriaca invece che andare a farsi un tatuaggio decide di usare CRISPR su se stesso.”
Josiah Zayner*è un personaggio interessante. Poco più di 30 anni, un dottorato in biofisica dell’Università di Chicago, ha lavorato all’AMES Research Center della NASA. Ma la ricerca accademica lo annoia: troppo lenta, troppo poco innovativa. Zayner si inventa allora una start-up nel suo garage e comincia a vendere, grazie a un crowdfunding,*un kit per utilizzare CRISPR-Cas9 nella cucina di casa: una sorta di piccolo chimico dell’ingegneria genetica.
Poi, questo ottobre, ha tentato di modificare il suo genoma durante*un live su Facebook.
In teoria l’obiettivo dell’esperimento è rompere il gene della miostatina, che blocca la crescita dei muscoli, e sostituirlo con una proteina fluorescente, per verificare in quante e quali cellule è effettivamente riuscito ad arrivare CRISPR. Che succederà veramente? “I don’t know,” ammette Zayner durante la diretta. I rischi sono ovviamente numerosi, da semplici infezioni e infiammazioni fino al cancro, se Cas9 dovesse andare a tagliare nei posti sbagliati. La probabilità che funzioni, e si ritrovi con grossi muscoli fluo, è piuttosto remota.
Ma per Zayner non è importante l’efficacia o la sicurezza della procedura. A parole, quello che gli interessa è rendere queste tecnologie più democratiche e accessibili possibili, anche fuori da accademia e industria farmaceutica. “Voglio vivere in un mondo in cui la gente da ubriaca invece che andare a farsi un tatuaggio decide di usare CRISPR su se stesso,”*ha dichiarato a*Buzzfeed News.
Nonostante l’esuberanza, Zayner è sempre molto attento a quello che dice e scrive. Sa benissimo di muoversi in un’area grigia della legge: tutti i materiali che vende con la sua start-up sono accompagnati da disclaimer che ne proibiscono l’uso sull’uomo, e anche le sue guide su come ripetere a casa il suo esperimento con la miostatina o costruirsi*un vaccino per il cancro fai da te*sono da intendersi come “esercizio di libertà di espressione, senza finalità terapeutiche.”
Zayner è stata la prima persona ad auto-somministrarsi una terapia genica in diretta Facebook, ma solo per pochi giorni. Perché se per lui questa è una crociata libertario-transumanista per rendere la modificazione del proprio genoma un diritto universale, altri arrivano al biohacking per vie molto diverse.
Qualche giorno dopo*in livestream è andato Tristan Roberts, programmatore ventisettenne, che nel 2011 ha scoperto di aver contratto l’HIV. All’inizio, seguendo la classica terapia con cocktail anti-retrovirale, Tristan riusciva a tenere sotto il controllo il virus: ma, dopo un problema con la sua assicurazione sanitaria, si è ritrovato improvvisamente senza possibilità di seguire una terapia tradizionale. A quel punto è stato contattato da*Ascendence Biomedical, una start-up di 3 biohacker di inclinazione transumanista, che stava cercando delle cavie per una terapia genica umana per poi divulgare pubblicamente i risultati su internet.
“Sconsigliamo fortemente a chiunque veda questo video di ripetere l’esperimento a casa.“
Secondo quanto dichiarato a Gizmodo, il trattamento si basa sull’anticorpo N6, che in rari casi viene prodotto da pazienti infetti da HIV, e che da tempo è considerato uno dei migliori candidati per sviluppare un vaccino. Ma i tempi della ricerca erano troppo lenti, e così, seduto di fianco al CEO di Ascendence che recitava “sconsigliamo fortemente a chiunque veda questo video di ripetere l’esperimento a casa,“ Tristan si è iniettato una terapia genica mai testata prima sull’uomo. Da solo, ovviamente, per aggirare tutti gli ostacoli legali. Ascendence vende il plasmide utilizzato “per finalità di ricerca”, così come*ad un trattamento anti-invecchiamento*per estendere la propria speranza di vita.
Il risultato più probabile per Tristan è che non succederà nulla. Certo è che non sembra chiarissimo se, da programmatore, sappia realmente quello a cui sta andando incontro, considerato come nel video confonda DNA e RNA e debba farsi spiegare ripetutamente in cosa consiste il trattamento dal biohacker seduto sul divano di casa.
Come queste trovate mediatiche dovrebbero convincere gli enti regolatori ad allentare la presa e rendere più accessibili e democratiche queste tecnologie non è molto chiaro. Zayner sostiene che un mondo in cui tutti possono modificare il proprio genoma in qualsiasi*momento “sarebbe molto più interessante." Speriamo solo che non sia lo stesso tipo di mondointeressante*di cui parla una certa*antica maledizione cinese.
https://motherboard.vice.com/amp/it/article/qv39vm/sempre-piu-gente-modifica-il-proprio-genoma-in-diretta-su-facebook
"Voglio vivere in un mondo in cui la gente ubriaca invece che andare a farsi un tatuaggio decide di usare CRISPR su se stesso.”
Josiah Zayner*è un personaggio interessante. Poco più di 30 anni, un dottorato in biofisica dell’Università di Chicago, ha lavorato all’AMES Research Center della NASA. Ma la ricerca accademica lo annoia: troppo lenta, troppo poco innovativa. Zayner si inventa allora una start-up nel suo garage e comincia a vendere, grazie a un crowdfunding,*un kit per utilizzare CRISPR-Cas9 nella cucina di casa: una sorta di piccolo chimico dell’ingegneria genetica.
Poi, questo ottobre, ha tentato di modificare il suo genoma durante*un live su Facebook.
In teoria l’obiettivo dell’esperimento è rompere il gene della miostatina, che blocca la crescita dei muscoli, e sostituirlo con una proteina fluorescente, per verificare in quante e quali cellule è effettivamente riuscito ad arrivare CRISPR. Che succederà veramente? “I don’t know,” ammette Zayner durante la diretta. I rischi sono ovviamente numerosi, da semplici infezioni e infiammazioni fino al cancro, se Cas9 dovesse andare a tagliare nei posti sbagliati. La probabilità che funzioni, e si ritrovi con grossi muscoli fluo, è piuttosto remota.
Ma per Zayner non è importante l’efficacia o la sicurezza della procedura. A parole, quello che gli interessa è rendere queste tecnologie più democratiche e accessibili possibili, anche fuori da accademia e industria farmaceutica. “Voglio vivere in un mondo in cui la gente da ubriaca invece che andare a farsi un tatuaggio decide di usare CRISPR su se stesso,”*ha dichiarato a*Buzzfeed News.
Nonostante l’esuberanza, Zayner è sempre molto attento a quello che dice e scrive. Sa benissimo di muoversi in un’area grigia della legge: tutti i materiali che vende con la sua start-up sono accompagnati da disclaimer che ne proibiscono l’uso sull’uomo, e anche le sue guide su come ripetere a casa il suo esperimento con la miostatina o costruirsi*un vaccino per il cancro fai da te*sono da intendersi come “esercizio di libertà di espressione, senza finalità terapeutiche.”
Zayner è stata la prima persona ad auto-somministrarsi una terapia genica in diretta Facebook, ma solo per pochi giorni. Perché se per lui questa è una crociata libertario-transumanista per rendere la modificazione del proprio genoma un diritto universale, altri arrivano al biohacking per vie molto diverse.
Qualche giorno dopo*in livestream è andato Tristan Roberts, programmatore ventisettenne, che nel 2011 ha scoperto di aver contratto l’HIV. All’inizio, seguendo la classica terapia con cocktail anti-retrovirale, Tristan riusciva a tenere sotto il controllo il virus: ma, dopo un problema con la sua assicurazione sanitaria, si è ritrovato improvvisamente senza possibilità di seguire una terapia tradizionale. A quel punto è stato contattato da*Ascendence Biomedical, una start-up di 3 biohacker di inclinazione transumanista, che stava cercando delle cavie per una terapia genica umana per poi divulgare pubblicamente i risultati su internet.
“Sconsigliamo fortemente a chiunque veda questo video di ripetere l’esperimento a casa.“
Secondo quanto dichiarato a Gizmodo, il trattamento si basa sull’anticorpo N6, che in rari casi viene prodotto da pazienti infetti da HIV, e che da tempo è considerato uno dei migliori candidati per sviluppare un vaccino. Ma i tempi della ricerca erano troppo lenti, e così, seduto di fianco al CEO di Ascendence che recitava “sconsigliamo fortemente a chiunque veda questo video di ripetere l’esperimento a casa,“ Tristan si è iniettato una terapia genica mai testata prima sull’uomo. Da solo, ovviamente, per aggirare tutti gli ostacoli legali. Ascendence vende il plasmide utilizzato “per finalità di ricerca”, così come*ad un trattamento anti-invecchiamento*per estendere la propria speranza di vita.
Il risultato più probabile per Tristan è che non succederà nulla. Certo è che non sembra chiarissimo se, da programmatore, sappia realmente quello a cui sta andando incontro, considerato come nel video confonda DNA e RNA e debba farsi spiegare ripetutamente in cosa consiste il trattamento dal biohacker seduto sul divano di casa.
Come queste trovate mediatiche dovrebbero convincere gli enti regolatori ad allentare la presa e rendere più accessibili e democratiche queste tecnologie non è molto chiaro. Zayner sostiene che un mondo in cui tutti possono modificare il proprio genoma in qualsiasi*momento “sarebbe molto più interessante." Speriamo solo che non sia lo stesso tipo di mondointeressante*di cui parla una certa*antica maledizione cinese.
https://motherboard.vice.com/amp/it/article/qv39vm/sempre-piu-gente-modifica-il-proprio-genoma-in-diretta-su-facebook