Visualizza Versione Completa : Oscar Giannina?
Major Sludgebucket (ABS)
15-06-20, 12:52
https://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/rottura-dell-39-imen-39-economista-star-instagram-non-239420.htm
Necronomicon
15-06-20, 13:07
Mai sentita
Pensavo che anche Giannino fosse partito con la moda di FaceApp
Necronomicon
15-06-20, 17:09
No ma davvero ma chi è?
PER METÀ È ITALIANA, IL RESTO È INDIOS. PARLIAMO DI GIANNA DIOR, 23ENNE STELLA EMERGENTE DELL’HARD, NELLA TOP 5 DELLE PORNOSTAR PIÙ CERCATE, PROFETIZZANO SIA LA NUOVA JENNA JAMESON - BARBARA COSTA: “DOPO IL COLLEGE, CON DUE LAVORI PART-TIME DI CAMERIERA E RECEPTIONIST, UNA SERA VA SU TINDER, PER RIMORCHIARE, AVEVA VOGLIA DI SC*PARE, E SAI CHE LE SUCCEDE? VIENE RIMORCHIATA DA UNO DEI VARI AGENTI PORNO CHE GIRANO IN QUESTE APP ALLA RICERCA DI TALENTI. ORA GUADAGNA UN MINIMO DI…
Major Sludgebucket (ABS)
15-06-20, 17:59
posts that did not age well
https://scontent-fco1-1.xx.fbcdn.net/v/t1.0-9/104474716_3927967643943697_922566671785247192_n.jp g?_nc_cat=106&_nc_sid=1480c5&_nc_oc=AQkj2IhnKH88-HCOzFu2XoTwuvbw7EPc0PbGeyIPJzMGTaxnyc4MD0SrynLWoky 8DAE&_nc_ht=scontent-fco1-1.xx&oh=8ec006e101a44982a825c9dfb0aaa09c&oe=5F0EFC9B
imen end de masters of de iunivers
ricordo la foto con mattarellone e un reportage di qualche giornale del venerdi sabato(l'espresso?) sugli italiani di seconda generazione di successo
GG a tutti quelli che non hanno mai controllato se aveva una laurea. Ovviamente smerdata in una conferenza fuori dall'Italia
- - - Aggiornato - - -
c'è gente che con la terza elementare ha costruito imperi!
"Mi scuso se farò degli errori, ma ho fatto solo la terza elementare" ha esordito così Francesco Marenda nell'incontro odierno con l'assessore al lavoro della Regione Veneto Elena Donazzan, la quale ha prontamente risposto: “No, lei ha fatto una grande azienda!". La CM spa creata dal signor Marenda è un’azienda del settore manifatturiero che produce lavelli in acciaio tutti made in Italy, un esempio di imprenditoria modello che arriva dal vicentino.
tigerwoods
15-06-20, 19:41
vabbè millantare una laurea in economia non è che sia chi sa cosa, sempre cose a caso sono :asd:
vabbè millantare una laurea in economia non è che sia chi sa cosa, sempre cose a caso sono :asd:
se lo fai hai varcato una linea,una linea importante!le stil se lom:fag:
Ma chi cazzo è, perché sta gente sta sui giornali
viva limon ch'è frutt prelibat
viva l'imen ch'è brutt lacerat
Ma chi cazzo è, perché sta gente sta sui giornali
Cioè questa non era una cazzo di nessuno e le hanno dato una copertura mediatica del genere. :rotfl:
Cioè questa non era una cazzo di nessuno e le hanno dato una copertura mediatica del genere. :rotfl:
Cioè solo perché non hai una laurea non sei un cazzo di nessuno :rotfl:
tigerwoods
15-06-20, 22:15
Dott. Fruttolo
Cioè solo perché non hai una laurea non sei un cazzo di nessuno :rotfl:
Ho scritto questo? Non mi pare.
Puoi avere anche una laurea e non essere un cazzo di nessuno eh.
Non ti pare ma è quello che hai scritto.
Major Sludgebucket (ABS)
16-06-20, 08:13
Alessandro Francesco Giudice
8 hrs ·
Questa comica offre forse l'opportunità di ribadire una cosa. Non esiste oggi definizione più abusata (e inesatta) di "economista". Il punto non è che questa tizia non sia nemmeno laureata, ma che non dovrebbe definirsi economista neanche se lo fosse. Chiariamo. "Economista" non è una persona laureata in economia. Claudio Borghi non è un economista, anche se si fa spacciare come tale, tanto meno Giulio Tremonti, come non è economista quella biondina pugliese che scorrazza nei talk show, che sarà anche laureata in Bocconi ma non è economista. Io non sono economista, tanto per chiarire, anche se ho conseguito qualche titolo nella mia vita, ma la differenza fondamentale è che non mi sognerei di farmi presentare come "economista". Un economista non è nemmeno uno/a che scrive libri di argomento economico. Pubblicare un saggio, per quanto rispettato ne sia l'editore, non fa dell'autore un economista.
Anni fa lo ha spiegato molto bene Alberto Bisin (che è economista di livello internazionale) in un post che sintetizzo (sperando che mi perdoni).
1. Un economista ha un PhD, non una laurea in economia. PhD (nella terminologia internazionale) è quello che in Italia si chiama dottorato di ricerca ed è il massimo titolo che un'istituzione accademica rilascia dopo un percorso di studi specifico, che culmina nella difesa di una tesi. Che non è una tesi di laurea, più o meno interessante che sia, ma un lavoro di ricerca che deve raggiungere conclusioni innovative, originali e considerate interessanti (e utili) dalla comunità accademica.
2. Un economista fa ricerca. Fare ricerca non significa semplicemente studiare, ma pubblicare. Pubblicare non significa scrivere un libro e venderlo su Amazon o in libreria, nemmeno se diventa un best-seller. Pubblicare significa scrivere articoli scientifici (paper accademici) che devono poi trovare spazio in una cerchia molto ristretta di riviste accademiche. Un paper non si scrive in qualche giorno ma richiede mesi e a volte anni di lavoro, di analisi della letteratura scientifica, di ipotesi, di studio dei dati che devono confermare o disconfermare quelle ipotesi con metodi matematici e statistici, non a chiacchiere o opinioni. Poi il paper viene giudicato in forma anonima da un panel di economisti in varie parti del mondo, particolarmente reputati nella comunità scientifica, che devono ritenerlo originale, innovativo, interessante per l'avanzamento della scienza economica. E allora viene pubblicato. E anche la rivista ha la sua importanza perché in ogni branca dell'economia le riviste veramente autorevoli sono 2 o 3 e non è facile che decidano di pubblicare il tuo lavoro se non è veramente importante.
3. Un economista presenta il suo lavoro ad altri economisti, non alla stampa o alla "gente". Le sue conclusioni vengono studiate, analizzate, sottoposte a prova contraria e diventano oggetto di dibattito scientifico.
4. Un economista insegna. Non fa il docente in qualche corso e non ha contratti di insegnamento. Ha una cattedra, insegna a un dottorato di ricerca, o fa parte a tempo pieno di un faculty. Segue la ricerca di altri aspiranti economisti e partecipa al loro lavoro con atteggiamento critico, scettico perché lo scetticismo è parte essenziale del metodo scientifico.
A questo punto devo - per concludere - citare direttamente Bisin "Un trucco tipicamente usato da questi sedicenti economisti (e dai venditori di olio di serpente) e quello di lamentare il "pensiero unico" che li esclude. Non e' cosi'; essi sono esclusi semplicemente perche' son fuori - non sono economisti, non partecipano al dibattito disciplinare ne' lo comprendono (il dibattito sulla stampa e' ben altra cosa, ovviamente; a quello partecipano e fan bene a farlo se hanno qualcosa da dire). Ma il "pensiero unico" e' un'invenzione. Critiche interne all'economia esistono eccome. Lo sono naturalmente quelle di P. Krugman o di J. Stiglitz (su di esse io ho i miei dubbi, ma per questioni diverse, perche' sono motivate dalla retorica politica). Ma soprattutto, critiche interne sono ad esempio quelle di D. Laibson e M. Rabin (economisti comportamentali; ad Harvard e a Berkley, non tra gli infedeli). E' che essendo queste critiche intelligenti e complesse, pochi le comprendono al di fuori del dibattito accademico, dove si blatera invece di "pensiero unico". Invece critiche da parte chi non ha mai praticato la professione come tale ma si ostina a millantare di farne parte sono innanzitutto disoneste, indipendentemente dal fatto che siano critiche solide o meno"
Questo non significa, naturalmente, sostenere posizioni elitiste o negare che idee interessanti possano scaturire da circoli non accademici. Tutt'altro. Ma si tratta di discernere. Capire che una cosa è esprimere opinioni (legittime, utili) nei talk show televisivi o nelle interviste giornalistiche, altra cosa è sostenere tesi e sottoporle alla prova dei dati.
Tutti dovrebbero immediatamente chiedersi - quando vedono qualcuno in televisione qualificarsi come "economista" - se tanto per cominciare è un economista. Prima di considerare autorevoli o meno le cose su cui spesso pontificano.
Non è questione ti titoli ma di metodo e di credibilità
Penso che la stessa cosa valga per i virologi, epidemiologi, pneumologi e quant'altro, che vengono disinvoltamente esibiti in televisione.
La differenza non è tra laureato e non laureato, ma tra scienza e non-scienza.
Spero che i numerosi amici economisti (veri) che mi leggono su FB mi perdonino la banalizzazione.
:uooo:
In un certo senso segue il mio ragionamento.
Se noi chiedessimo a luxxa se sia laureata e lei dicesse di no, allora sarebbe una vergogna e tutti i suoi thread perderebbero valore e tutte le seghe su cui ci siamo fatti sarebbero come lacrime nella pioggia.
:uooo:
Però sti economisti a che cacchio mi servono, se le politiche economiche devono reggere l'urto dei dibattiti pubblici che mi frega che sarcazzo x ha sviluppato la teoria economica quantistica, quando a piazza pulita la sardina mi cita Marx e fa opinione che pesa sulle elezioni
Necronomicon
16-06-20, 11:48
Io continuo a non capire l'importanza della tipa, ma se ha creato una società e ci ha fatto soldi, non vedo quale sia il problema di non avere una laurea.
Poi millantare di averla, è un altro discorso. Ma voglio dire, anche là, finché tale millantare non coinvolge l'interesse pubblico o privato (tipo, ti sei fatto assumere dicendo di essere ingegnere civile ma non lo sei e sei lì a far ponti o chissà che) non sono così giustizialista.
Personalmente non ritengo nemmeno che sia importante la laurea per una carica pubblica politica tipo ministero o altro, perché appunto l'indirizzo politico di qualcosa è avulso dalla necessità di esserne competente o dirigere il ministero. Ministero che assume la gente competente per tradurre in roba tecnicamente valida gli indirizzi politici.
Speranza, ministro della salute,le laureá in avanzate scienze politiche,utilissime ...
Io continuo a non capire l'importanza della tipa, ma se ha creato una società e ci ha fatto soldi, non vedo quale sia il problema di non avere una laurea.
Poi millantare di averla, è un altro discorso. Ma voglio dire, anche là, finché tale millantare non coinvolge l'interesse pubblico o privato (tipo, ti sei fatto assumere dicendo di essere ingegnere civile ma non lo sei e sei lì a far ponti o chissà che) non sono così giustizialista.
Personalmente non ritengo nemmeno che sia importante la laurea per una carica pubblica politica tipo ministero o altro, perché appunto l'indirizzo politico di qualcosa è avulso dalla necessità di esserne competente o dirigere il ministero. Ministero che assume la gente competente per tradurre in roba tecnicamente valida gli indirizzi politici.
mah :look:
mah :look:
Si è spiegato male dagli tempo...
ah l'abbiamo frainteso? :asd:
ah l'abbiamo frainteso? :asd:
Dai anche tu hai avuto 15 anni:fag:
Necronomicon
16-06-20, 12:07
Perdo dei pezzi in Tapatalk, comunque intendo dire che uno può essere ministro della giustizia ma non necessariamente avvocato o giudice. il ruolo nulla ha a che fare con la competenza personale di chi lo ricopre
Necronomicon
16-06-20, 12:10
Vabbè, continuate come volete, con le solite frasette. Se non producete contenuto alcuno, mai sbagliate.
Lo zio vent'anni che fa post di dieci parole massimo con battutine :asd:
dieci parole quando mi impegno :smug:
Con la fusione tra Lo Zio e Bobo verrebbe fuori un utente normale :asd:
Necronomicon
16-06-20, 13:23
Uno che fa post di almeno 10.000 parole
ci siamo necro, non proprio come te, ma ci siamo capiti io e te, tranquillo :sisi:
Major Sludgebucket (ABS)
16-06-20, 13:45
Perdo dei pezzi in Tapatalk, comunque intendo dire che uno può essere ministro della giustizia ma non necessariamente avvocato o giudice. il ruolo nulla ha a che fare con la competenza personale di chi lo ricopre
È quello che penso anch'io (e dovrebbe essere accettato da tutti, ma una delle ramificazioni del populismo ha portato a questa cosa che ogni ministro dev'essere un tecnico, sennò è ignorante, ecc., salvo prendersela con tecnici e professoroni vari un istante dopo se non tramutano in realtà i vari storytelling fiabeschi). O più che altro, il ministro è "soltanto" un politico che dà delle linee guida, politiche, appunto, non è solo in quello che fa, ci sono funzionari, c'è un apparato burocratico dietro, tecnici, consulenti, ecc. Quindi non è che se il ministro della Giustizia o della Salute sono laureati in altro, o diplomati, allora siamo (necessariamente) allo sbando. (Magari allo sbando ci siamo, ma non per quello). Il punto però è che se ti inventi titoli altisonanti per farti strada (e magari fai anche la morale su questo), lo sputtanamento mi pare ci stia tutto.
Major Sludgebucket (ABS)
16-06-20, 14:19
(e magari fai anche la morale su questo)
https://66.media.tumblr.com/f47ba1c2b9dc6cd0fb60ac167034748a/e23f2ec2b8975f90-c7/s1280x1920/c163167058cb7a947ac64b69e07bde2dd50abe55.jpg
dieci parole quando mi impegno :smug:
Bhe necro ha ragione,non ricordo un argomento argomentato strutturato da parte tua zio,per legare le mani ai saccenti posta la tua tesi di laura!
laura non c'è
è andata via
cmq non servono fiumi di parole (fiumi di parole! tra noi!!!) per esporre le proprie idee, eh :asd: anzi, è pure controproducente
https://66.media.tumblr.com/f47ba1c2b9dc6cd0fb60ac167034748a/e23f2ec2b8975f90-c7/s1280x1920/c163167058cb7a947ac64b69e07bde2dd50abe55.jpgsbrotf l
laurea non c'è
è andata via
Fix
Non ti pare ma è quello che hai scritto.
Mi sa che dovresti tornare alla scuola primaria e analizzare per bene la frase.
Mi sa che dovresti tornare alla scuola primaria e analizzare per bene la frase.
mi spaventano questi interventi,mi ricordano le strisciate rosse della prof!!
https://www.youtube.com/watch?v=0Ax2skpEySs
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