LordOrion
24-01-21, 10:58
I più vecchi di voi dovrebbero sapere di cosa sto parlando, ovvero dell’abbattimento del Tornado (https://it.wikipedia.org/wiki/Panavia_Tornado) Italiano durante la nostra prima missione di combattimento durante l'operazione Deset Strom (https://it.wikipedia.org/wiki/Guerra_del_Golfo), nella notte tra il 17 e il 18 Gennaio 1991 (https://it.wikipedia.org/wiki/Operazione_Locusta), con la conseguente cattura dei piloti Bellini (https://it.wikipedia.org/wiki/Gianmarco_Bellini) e Cocciolone (https://it.wikipedia.org/wiki/Maurizio_Cocciolone), il secondo apparso qualche giorno dopo alla TV irachena come trofeo di guerra.
La cronaca "ufficiale" racconta che il nostro caccia, unico dello strike-package che sia riuscito a proseguire la missione nonostante il maltempo, sia stato abbattuto dalla artiglieria ('AAA' o 'tripla-A') contraerea mentre si allontanava dall'obbiettivo dopo aver sganciato le bombe sul target, cosa che in genere suscita ilarità in quanto l’efficacia della tripla-A non sempre e' a guida radar ed ha in generale una efficacia abbastanza scarsa, specie contro un caccia capace di volare a oltre mach-1 a bassa quota (il Tornado e' uno dei pochi a poterlo fare).
Ieri pero' mi e' capitato di vedere la video intervista che vi riporto qui sotto a Roberto Marinelli, un ex-pilota dell'AMI e compagno di volo di Cocciolone, che racconta una cosa leggermente diversa:
https://www.youtube.com/watch?v=xnSSmNlbD0s&list=WL&index=2
E' interessante e vi consiglio di vederla tutta, ma se siete di corsa la parte che ci interessa inizia a circa 14:00 e riporta l'audio originale della cabina del tornado abbattuto a partitre da pochi secondo dopo (ascoltatelo bene). Secondo Marinelli (19:00) il caccia e' stato prima colpito dalla tripla-A, (probabilmente in modo lieve) e successivamente abbattuto da un missile SA-8 Gecko (https://it.wikipedia.org/wiki/Osa_(missile)).
Cazzata a muzzo? Forse no, riascoltate l'audio della cabina a partire da 14:53 circa
Bellini: "Chaffa, chaffa!"[4] (https://it.wikipedia.org/wiki/Gianmarco_Bellini#cite_note-4)
Cocciolone: "Sto chaffando, vai... vai così."
Bellini: "Chaffa al massimo!"
Cocciolone: "Sto chaffando, tutta canna. Vai giù."
Bellini: "I motori sono ancora buoni..."
Cocciolone: "130 piedi, 120 piedi, vai così."
Si sente un crepitìo sordo, e scatta un allarme in cabina.
Bellini: "EJECT EJECT!"
La frase che ho grassettato "I motori sono ancora buoni..." e' quello che a mio avviso il nodo della questione: IMHO il caccia e' appena stato colpito dalla trilpla-A, ma senza aver subito grossi danni, tanto e' vero che il tono con cui e' stata pronunciata e' abbastanza calmo, come calmo e' il tono del messaggio successivo. Dopo pochi istanti pero' la situazione cambia decisamente, e lo si capisce dal tono in cui Bellini da il segnale di espulsione.
E' in quel punto che probabilmente sono stati centrati dal SAM, che provoca danni letali al caccia costringendo i piloti ad eiettarsi per evitare lo schianto al suolo (in quel momento erano in volo a 120 piedi ovvero a circa 37 metri da terra).
Qualsiasi cosa li abbia colpiti, rimango dell'Idea che al posto di Bellini avrei abortito la missione e sarei tornato alla base una volta realizzato che il resto dello strike-package (ovvero gli altri Tornado, la scorta SEAD e la copertura dei caccia) era rientrato, visto che non c'erano più le condizioni per proseguire in sicurezza.
La cronaca "ufficiale" racconta che il nostro caccia, unico dello strike-package che sia riuscito a proseguire la missione nonostante il maltempo, sia stato abbattuto dalla artiglieria ('AAA' o 'tripla-A') contraerea mentre si allontanava dall'obbiettivo dopo aver sganciato le bombe sul target, cosa che in genere suscita ilarità in quanto l’efficacia della tripla-A non sempre e' a guida radar ed ha in generale una efficacia abbastanza scarsa, specie contro un caccia capace di volare a oltre mach-1 a bassa quota (il Tornado e' uno dei pochi a poterlo fare).
Ieri pero' mi e' capitato di vedere la video intervista che vi riporto qui sotto a Roberto Marinelli, un ex-pilota dell'AMI e compagno di volo di Cocciolone, che racconta una cosa leggermente diversa:
https://www.youtube.com/watch?v=xnSSmNlbD0s&list=WL&index=2
E' interessante e vi consiglio di vederla tutta, ma se siete di corsa la parte che ci interessa inizia a circa 14:00 e riporta l'audio originale della cabina del tornado abbattuto a partitre da pochi secondo dopo (ascoltatelo bene). Secondo Marinelli (19:00) il caccia e' stato prima colpito dalla tripla-A, (probabilmente in modo lieve) e successivamente abbattuto da un missile SA-8 Gecko (https://it.wikipedia.org/wiki/Osa_(missile)).
Cazzata a muzzo? Forse no, riascoltate l'audio della cabina a partire da 14:53 circa
Bellini: "Chaffa, chaffa!"[4] (https://it.wikipedia.org/wiki/Gianmarco_Bellini#cite_note-4)
Cocciolone: "Sto chaffando, vai... vai così."
Bellini: "Chaffa al massimo!"
Cocciolone: "Sto chaffando, tutta canna. Vai giù."
Bellini: "I motori sono ancora buoni..."
Cocciolone: "130 piedi, 120 piedi, vai così."
Si sente un crepitìo sordo, e scatta un allarme in cabina.
Bellini: "EJECT EJECT!"
La frase che ho grassettato "I motori sono ancora buoni..." e' quello che a mio avviso il nodo della questione: IMHO il caccia e' appena stato colpito dalla trilpla-A, ma senza aver subito grossi danni, tanto e' vero che il tono con cui e' stata pronunciata e' abbastanza calmo, come calmo e' il tono del messaggio successivo. Dopo pochi istanti pero' la situazione cambia decisamente, e lo si capisce dal tono in cui Bellini da il segnale di espulsione.
E' in quel punto che probabilmente sono stati centrati dal SAM, che provoca danni letali al caccia costringendo i piloti ad eiettarsi per evitare lo schianto al suolo (in quel momento erano in volo a 120 piedi ovvero a circa 37 metri da terra).
Qualsiasi cosa li abbia colpiti, rimango dell'Idea che al posto di Bellini avrei abortito la missione e sarei tornato alla base una volta realizzato che il resto dello strike-package (ovvero gli altri Tornado, la scorta SEAD e la copertura dei caccia) era rientrato, visto che non c'erano più le condizioni per proseguire in sicurezza.