non ci toccherebbero nemmeno con un grosso bastone nodoso
non ci toccherebbero nemmeno con un grosso bastone nodoso
...a ragione.
un popolo di dodo, di lemmings, da darwin awards insomma.
Lo stesso vale per le licenze commerciali. Lo stato ha pensato che, siccome i liberi professionisti erano benestanti, di liberalizzare le licenze convinto di creare eserciti di benestanti. L'unica cosa ottenuta che tanta gente si è bruciata un tfr per aprire una attività che poi si è trovata inflazionata perchè comunque i consumatori sono quelli e se si dividono i clienti crollano gli incassi
mi sa che stiamo facendo confusione. i liberi professionisti sono quelli iscritti negli albi professionali e sono sempre stati liberi (cioè, devi avere un titolo di studio e superare un esame di stato ed iscriverti ad un albo per esercitare la professione, ma non ci sono mai stati vincoli di numero massimo di geometri, geologi, ingegneri, ecc. in una provincia: una volta che dimostri di essere idoneo, puoi accedere).
la liberalizzazione delle licenze commerciali è una cosa completamente differente, e attiene alla libera concorrenza tra imprese: in quel caso si tratta di rendite di posizione che non aveva senso mantenere, e anzi la liberalizzazione è stata solo parziale mentre avrebbe dovuto colpire le attività più lucrose (in prima fila le farmacie). stabilire per legge quanti panettieri (edicolanti, baristi, ecc.) possono esserci in un quartiere è una cosa medievale (o comunista, come preferite), e giustamente è stata rimossa, e non c'entra assolutamente niente. il problema nel caso delle lauree non è il numero di abilitati (in questo la riforma è stata benefica, perchè di fatto sono aumentati, anche se non di molto), ma la qualità degli abilitati.
cioè, se c'è un problema di sicurezza e/o capacità dei panettieri per cui si rischia che i cittadini mangino pane avariato, stabiliamo pure un corso obbligatorio con esame finale, senza il cui diploma non puoi diventare panettiere (così è per i professionisti, appunto, in considerazione del loro ruolo critico per la pubblica sicurezza).
prevedere un controllo pubblico dei grandi centri commerciali (se non sbaglio il limite libero è 300 m2) a me sembra ragionevole, per evitare che si creino problemi di traffico e di urbanizzazione selvaggia, ma da lì a dire che dev'esserci un numero limite di panettieri, beh, ce ne passa.
per piacere non confondetemi con chi vuole difendere un privilegio di corporazione (di cui tra l'altro, non faccio neppure parte).
la liberalizzazione delle licenze commerciali è avvenuta grazie a una normativa europea che in sostanza diceva che lo stato non è assolutamente in grado di stabilire quante panetterie e librerie debbano esserci su una data popolazione e che tutto ciò debba avercelo detto uno stato invasore è semplicemente vergognoso
Credo che il discorso generale sia legato alla produttivita' ( http://stats.oecd.org/Index.aspx?DataSetCode=PDB_LV# ), ma nel caso tedesco e' anche bene capire quale sia l'accordo:
L'accordo copre meno di 1 milione di lavoratori legati al settore della metallurgia e sembra un part-time temporaneo, probabilmente da usare per formazione o impegni familiari.Under the deal, workers will be allowed to reduce their working week to just 28 hours for a temporary period of up to two years. Employers will not be able to block individual workers from taking up the offer.
Those who take advantage of the deal will only be paid for the hours worked and at the end of two years they will have to return to the current 35-hour working week.
fonte
Sul tuo punto finale, sono i governi al momento a dettare le politiche di occupazione, in maniera diretta (legislazioni in merito) che indiretta (tassazioni, sviluppo delle imprese, formazione). Su questo ovviamente devi poi spargere lo zucchero a velo dei sindacati e dell'atteggiamento della popolazione.
Ultima modifica di Necrotemus; 16-02-18 alle 13:07
No.
Nel quartiere 4 di Firenze c'era un negozio di cibo per animali. Ci vivranno in zona n mila persone e nessuno attraversa Firenze per cercare un negozio, quindi il bacino di utenza è quello (mettiamo 100 persone con animali in casa). Andavano tutti lì.
Ne aprirono immediatamente altri 3 post Monti. Mettiamo che in quello di prima ci vanno alcuni fidelizzati, mettiamo anche la maggior parte (il 60%), mentre gli altri per comodità di spartiscono 10, 10, 20 %
Stanno chiudendo tutti, ci lavora una persona dove prima ce n'erano tre e la qualità del servizio è peggiorata in tutti.
No ma bella la libertà di scelta eh.
vuoi che ti sia imposto cosa dove e come fare?
Ma andava veramente tanto male prima delle liberalizzazioni selvagge?
Ma lo vedi la rabbia repressa della gente che lavora 18 ore al giorno e la sfoga in modi sempre più assurdi? O credi che i casi di cronaca che sentiamo siano TUTTI legati a machismo, fascismo, terrorismo e qualsiasi cosa includa ismo compreso il catechismo?
La gente ha livelli di stress paurosi, che derivano da vite di merda passate sempre di corsa a far contento il capo (che sia un umano o il danaro poco importa).
la gente vive di merda perchè è più facile lamentarsi che impegnarsi
Io ancora mi chiedo perché farmacie, notai e taxi non siano ancora liberalizzati e qui leggo di gente che vorrebbe licenze a numero chiuso per le botteghe di croccantini per gatti
E per internet, facciamo licenze a numero chiuso per gli shop online?
Te lo dico da tassista. Fai entrare cani e porci in questo mestiere e finiamo tutti in mezzo ad una strada, per il semplice motivo che se il numero al momento è bilanciato in base al bisogno dell'utenza, dopo avremmo qualche migliaio di persone in più senza alcun controllo a fare lo stesso numero di corse. Contando che i prezzi li stabilisce il comune per tenerle vantaggiose sia per l'utenza che per i tassisti, dopo o bisognerebbe alzare di molto le tariffe o bisognerebbe farci lavorare 18 ore al giorno, come fanno i tassisti New York, che infatti sono quasi tutti immigrati schiavi delle compagnie che hanno loro le licenze.
E il permettere di aprire bar ovunque io non l'ho vista come una grande conquista. Mi sta bene che tu possa ottenere la licenza, ma se in una zona ci sono già quattro bar, io ti obbligo ad aprirlo in un'altra zona meno fornita. Altrimenti inevitabile qualcuno finirà per chiudere, se i clienti non bastano
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i liberisti votatori del centrodestra vengono sempre a mancare nel momento del bisogno
in tutte le cose è una questione di rapporti di forza: voi tassisti/farmacisti/ecc. siete i forti, quelli che hanno la rendita di posizione garantita dalla legge. legittimamente fate pressioni perchè la legge vi difenda. difendervi però implica che si viola il diritto di chi sarebbe perfettamente in grado di svolgere la stessa vostra attività, ma non può, e ciò è evidentemente ingiusto.
ma è altrettanto evidente che a liberalizzare si dovrebbe cominciare dalle attività molto ricche (come le farmacie, o le concessioni demaniali turistiche, o le autostrade, o...), e che nel caso dei tassisti essendoci stato il mercimonio delle licenze fino a ieri si dovrebbe prevedere una forma di indennizzo parziale e apertura progressiva.
d'altro canto non risolvere il problema conviene a tutte le forze politiche (che lucrano sul voto difensivo o viceversa sulle generiche dichiarazioni cui non seguono mai le "condizioni politiche" per tradurle in pratica).
Ultima modifica di Ronin; 20-02-18 alle 12:40
Perché i tassisti dovrebbero finire in mezzo ad una strada? In Irlanda la licenza si compra liberamente, rispetti i vincoli (patente, assicurazione, revisione, etc) e lavori. Ho avuto decisamente più problemi a prendere il taxi a Roma.
Non vedo tassisti disperati e nemmeno clienti insoddisfatti, anzi.
E se 10 bar aprono sulla stessa piazza, sticazzi, chiuderanno quelli meno frequentati. Come succede con qualunque cosa in tutto il mondo ma sempre meglio di avere da elemosinare una licenza e chiedere il favore di poter lavorare.
Tra l'altro con la concorrenza di internet come la mettiamo?
Cazzata elitaria.
E te lo dice uno che si fa un gran culo e ne vede grazie al cielo i risultati. Ma non tutti siamo ugualmente dotati o ugualmente fortunati, ed è preciso dovere della collettività (o almeno dovrebbe) non tanto aiutare gli altri (ognuno sono convinto debba cavarsela da sè), ma quantomeno non provare a metterglielo in culo a ogni numero pari.
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This.
Non c'è lavoro per tutti, parlate di chiudere attività come si parla di chiudere un topic sul forum, senza considerare cosa c'è dietro. Poi mi raccomando, andate a incatenarvi ai cancelli della Embraco. A parte che qui si aprirebbe un discorso enorme su come la gente debba smetterla di aspettarsi il sussidio statale e debba rimboccarsi le maniche, e qui va bene fino a un certo punto.
Ma a chi fino a ieri non faceva "i milioni" col suo bar e non viaggiava in porsche ma si limitava a condurre un'esistenza dignitosa con un bel localino tranquillo cosa gli dici? E bon dai, ora siete in 10 a contendervi il circolo del Burraco, se chiudi pace, avevi a essere più bravo. Tanto hai la partita IVA, puoi vendere la Ferrari e campi di rendita uguale.