...
L'Egitto è un paese seduto sull'orlo di un burrone che si chiama Libia, e una situazione di caos al Cairo aprirebbe scenari inquietanti soprattutto per noi.Nondimeno, l'Italia non ha alcuna intenzione di farsi prendere in giro, e Renzi non perde l'occasione di ripeterlo. Vuole la verità, e fa bene a cercarla, almeno dal punto di vista morale. Il guaio sta nella difficoltà della strada per arrivarvi. Dopo il richiamo dell'ambasciatore ogni ulteriore mossa deve essere attentamente soppesata sull'asse Palazzo Chigi-Farnesina-Quirinale.
Si valuta la sospensione degli accordi bilaterali per gli scambi universitari, come pure l'aumento della pressione in tema di diritti umani da operare in sedi internazionali come l'Onu, o la Banca Mondiale. Ma si potrebbe andare molto più in là: sul tappeto c'è la possibilità che i turisti italiani siano formalmente sconsigliati dal recarsi in Egitto. Questo farebbe schizzare alle stelle le polizze assicurative e crollare le prenotazioni. Dire addio a Sharm, Hurgada e alle Piramidi sarebbe davvero un colpo pesante per la traballante economia egiziana, per cui il turismo vale il 20 per cento del Pil. E gli italiani volati sul Mar Rosso nel 2015 sono stati 330mila. Tutt'altro che pochi.
Come potrebbe reagire Al Sisi? Il timore è che ne possano risentire gli scambi commerciali fra i due paesi, enormemente cresciuti da quando il generale ha preso il potere. Nel 2014 l'interscambio è stato pari a 5,180 miliardi di euro, e vale l'8 per cento dell'export egiziano. Tanti soldi, che potrebbero essere messi almeno in parte a rischio. L'elenco delle imprese italiane che investono in Egitto è lunghissimo: Eni, Edison, Intesa Sanpaolo, Pirelli, Italcementi, Ansaldo e ancora Tecnimont, Danieli, Techint, Cementir sono solo le più importanti, ma ci sono anche tante piccole e medie.
Nessuno — va detto — pensa di poter barattare l'acquiescenza sul caso Regeni con gli affari, ma il rischio di un grande freddo fra Roma e Cairo va messo nel conto, e attentamente soppesato. Un governo serio deve saper trovare maniere efficaci per fare valere le proprie ragioni, calcolando il prezzo della verità, che potrebbe essere molto caro. I precedenti, però, non fanno ben sperare. La vicenda indiana dei marò viene considerata la più simile.
...
http://www.ilsussidiario.net/News/Po.../print/695246/