Cosa succede senza Champions
Inevitabile dunque, a quel punto, un franco e verticale confronto con la coppia Scanavino-Giuntoli per comprendere le ragioni di una stagione a quel punto deludente sotto il profilo dei risultati tra Supercoppa italiana, Coppa Italia, percorso in Champions con gli ottavi non centrati e cammino insoddisfacente in campionato. Ovvio che gli infortuni di Bremer e Cabal sarebbero argomentazioni importanti ma non sufficienti per arginare e neutralizzare tutti i punti di domanda destinati a finire sul tavolo.
Tudor in calo
A quel punto diventerebbe pacifico che le azioni di una conferma di Tudor sarebbero clamorosamente al ribasso anche se la sua presenza in panchina al Mondiale per club negli Usa potrebbe essere confermata per via delle difficoltà legate all’eventuale ingaggio del tecnico successivo (i nomi di Conte e Gasperini continuano a circolare sotto la Mole e sono sotto contratto). Ma non finisce ovviamente qui. Perché a quel punto John Elkann valuterebbe se dotare l’area decisionale della dirigenza di almeno un uomo in più, nella speranza di centrare risultati migliori. Dunque, con ogni probabilità, nessuna rivoluzione, bensì eventualmente un irrobustimento dei quadri.
L'operato di Giuntoli
Se l’operato di Giuntoli risultasse deficitario dal punto di vista dei risultati sportivi, con in primis la scelta di Thiago Motta errata, diversa la questione dei conti, con il monte ingaggio calato del 50% in due stagioni grazie al suo lavori: da 250 milioni lordi a 123. Particolare non trascurabile in una mission che dovrebbe garantire competitività e sostenibilità. Certo, la stagione 2024/25 verrebbe archiviata come negativa e non potrebbe essere diversamente, ma non si può resettare tutto ogni due anni altrimenti le parole pianificazione e programmazione sarebbero puri ologrammi, svuotati di ogni significato.
La figura di Chiellini
A proposito di un possibile potenziamento del management, la figura di Giorgio Chiellini dovrebbe essere nodale nel cambiamento rispetto allo status quo, con l’ex bianconero candidato a passare dall’attuale ruolo di rappresentante istituzionale a uno decisamente più operativo. Magari utile allo stesso Giuntoli per individuare e ponderare al meglio le scelte e le strategie di mercato da assumere. Dunque è questo al momento lo scenario che ci dobbiamo aspettare qualora la Juventus fallisse l’approdo alla Champions League. In realtà la situazione è fluida anche se l’ultimo turno ha visto i bianconeri protagonisti di una scivolata non banale in quel di Parma. Domenica arriva il Monza di fatto retrocesso, dovrà essere una sorta di test per preparare al meglio le due sfide successive in trasferta, a Bologna e a Roma con la Lazio, destinare a togliere il velo dietro al quale la Vecchia Signora prova a nascondere il suo vero volto.