
Originariamente Scritto da
Conte Zero
Sono d'accordo. Ci sono pochi mondi in cui mi sono perso a livelli preoccupanti

uno è quello dei Just Cause, l'altro quello dei Far Cry (in particolare FC5/New Dawn, una vera malattia)
RDR2 mi ha preso immediatamente - pur da hater del genere - col suo incipit invernale e cupo (avevo appena visto Hateful Eight, avrà influito). Ma anche tutto il momento storico scelto da Rockstar secondo me è unico: a cavallo dei due secoli, si sente fortissimo il tramontare di un'epoca e il nascere della successiva (la corsa al petrolio, il clima di città come Saint Denise, l'elettricità, mancava solo di vedere un paio dei primi macinini con motore a scoppio) e quindi questo west "tardo" è riuscito a fare presa anche sui miei gusti. Gli indiani che compaiono a margine, quasi ridotti a comparse, del tutto inglobate dai conquistatori, le armi che rimarcano ancora di più il periodo storico, come Mauser e le altre semiautomatiche, il personaggio di Arthur Morgan che non può non piacere (John Marston non mi adeguerò mai del tutto a impersonarlo, un bulletto da giostre di paese). Il tutto calato nel tipico mondo Rockstar: delirio di dettagli curati, luoghi sinistri o comunque caratteristici in modo inquietante, dettagli misteriosi, segreti da scoprire, la percezione del lavoro titanico dietro quel mondo gigantesco. Una ricchezza tale di ingredienti, che ancora dopo mesi dall'epilogo, mi capitava di scoprire piccole/gradi cose mai viste o approfondite prima. (solo ieri ho chiuso la piccola storia di Martha's Swain, ritrovando un corpo a Bolgers, sul campo di battaglia)
Gioco della vita, anche per me.