Il permanganato di potassio è il sale di potassio dell'acido permanganico, derivato dal manganese. La sua formula bruta è KMnO4.
Puro, si presenta come un solido cristallino dal tipico colore viola scuro. È solubile in acqua (64 g/l a 20 °C); in etanolo lo è di meno e la soluzione non è stabile perché il permanganato di potassio ossida l'etanolo, decomponendosi.
È stato scoperto nel 1659; viene utilizzato come comburente in alcune composizioni per uso pirotecnico e in soluzione diluita come agente disinfettante e deodorante, come collutorio, come antiparassitario per i pesci e come antidoto all'avvelenamento da fosforo. Viene usato contro avvelenamento da vipere per disinfettare. Agli albori della fotografia era un componente della polvere per le lampade flash. Viene anche utilizzato per la raffinazione della cocaina.
L'importanza del permanganato di potassio in chimica analitica è proprio dovuta all'essere un potente agente ossidante. In ambiente acido lo ione permanganato MnO-4
è in grado di ossidare molti composti riducendosi a ione Mn2+. Un esempio particolarmente noto e importante consiste nella determinazione dell'ossidabilità secondo Kubel di un campione di acqua.
Inoltre essendo lo ione permanganato di colore violetto scuro e lo ione Mn2+ incolore, l'uso di una soluzione acquosa di permanganato di potassio per condurre una titolazione di ossido-riduzione rende superfluo l'uso di un indicatore.
Si consiglia di maneggiare questo sale e le sue soluzioni indossando un paio di guanti di lattice non solo per via della sua tossicità, ma anche perché a contatto con la pelle lascia persistenti macchie scure di biossido di manganese che possono essere tolte strofinando con soluzione acidulata diluita di solfito o bisolfito sodico.
Il permanganato di potassio deve essere conservato in ambiente privo di umidità e al riparo dalla luce, per cui si usano abitualmente bottiglie di vetro ambrato.
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