Parliamone un po', possibilmente con cognizione di causa e qui i vari Biocane, Zughe e compagnia bella sono i più adatti.
Nei film americani si vede come l'indagine, la raccolta delle prove, l'individuazione del possibile colpevole, spetti principalmente al detective (figura mitologica per ogni scrittore di gialli). è principalmente un "para-poliziotto", non il classico poliziotto in divisa tutto ciambelle e walkie talkie ma più una sorta di civile, in abiti civili (ma immancabile fondina a tracolla), assunto dal dipartimento di polizia cui appartiene. Non ha competenze legali e infatti spesso viene cazziato dal Procuratore (lui sì avvocato e di solito eletto) che certe volte non se la sente di intraprendere l'azione penale (negli Usa non è obbligatoria). Insomma l'uomo di legge fa solo il ruolo dell'accusatore in tribunale.
In Italia invece la Polizia / Carabinieri aiutano le indagini ma la parte principale spetta comunque al magistrato. Secondo voi è meglio da noi la cosa, anche perché si ha o si dovrebbe avere più garanzie legali fin da subito, o sarebbe meglio come negli Usa lasciare tutta la parte investigativa alla sola Polizia?
Poi la vecchia figura del giudice istruttore che prima, oltre a concentrare su di sé le indagini aveva il potere di predisporre misure cautelari e scegliere se rinviare a giudizio (su indagini condotte principalmente da lui). Adesso parte di questi compiti spettano al GIP che dovrebbe essere una figura di garanzia per l'imputato e neutralità.
Eppure perché c'è chi rimpiange il vecchio codice di procedura penale? Quale è più efficace per individuare e perseguire i crimini?
Sentiamo