Il vizio di leggere [cosa state leggendo?] Il vizio di leggere [cosa state leggendo?] - Pagina 326

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Discussione: Il vizio di leggere [cosa state leggendo?]

  1. #6501
    Senior Member L'avatar di Guardian80
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    Re: Il vizio di leggere [cosa state leggendo?]

    Non sto ritrovando i messaggi su Il passeggero McCarthy. L'ho finito stanotte e nonostante forse non sia un romanzo perfetto mi è piaciuto tantissimo.
    Cioè boh, va avanti un po' a sprazzi, inserisce degli elementi che poi non usa più, le parti su Alicia sono a volte poco comprensibili, però l'ho trovato bellissimo.
    Ha degli scambi di battute tra i personaggi meravigliosi ed alcune parti mi si sono proprio rimaste dentro.
    Sono molto curioso di leggere Stella maris.

  2. #6502
    The stranger L'avatar di Milton
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    Re: Il vizio di leggere [cosa state leggendo?]

    Citazione Originariamente Scritto da Guardian80 Visualizza Messaggio
    Non sto ritrovando i messaggi su Il passeggero McCarthy. L'ho finito stanotte e nonostante forse non sia un romanzo perfetto mi è piaciuto tantissimo.
    Cioè boh, va avanti un po' a sprazzi, inserisce degli elementi che poi non usa più, le parti su Alicia sono a volte poco comprensibili, però l'ho trovato bellissimo.
    Ha degli scambi di battute tra i personaggi meravigliosi ed alcune parti mi si sono proprio rimaste dentro.
    Sono molto curioso di leggere Stella maris.
    Ecco qui

    Ho finito Il Passeggero e mi appresto a cominciare Stella Maris

    Alcune considerazioni:

    - È un libro ostico. Parla di cose difficili (matematica e fisica), tecnicissime (immersioni subacque, motori, etc.) e dolorose (separazione, malattia mentale, perdite).

    - È un libro che richiede un lungo tempo di elaborazione e molteplici riletture per penetrare nei suoi strati meno accessibili. Pur non avendo le idee chiarissime, sospetto che il cuore del libro sia nel rapporto tra realtà e descrizioni del reale (tramite il linguaggio, ma soprattutto tramite il formalismo matematico)

    - Non lo consiglio a chi cerca il conforto di una trama. Non la troverete, non c'è. Gli abbozzi di "plot" (addirittura di racconto thriller) sono messi lì in bella mostra nelle pagine iniziali solo per essere gettati via con il prosieguo del libro, che va avanti piuttosto per associazioni (a un certo punto di parla delle vicende private di Rosemary Kennedy e scatta una lunga digressione sull'omicidio di JFK... Anche se ora, scrivendo, mi sembra che anche lì si vada a parare sulla relazione turbolenta tra padre - fratelli/sorelle...)

    - Ci sono alcuni fra i dialoghi e i personaggi migliori di McCarthy: menzione d'onore al mitico "Long" John Sheddan (che a quanto pare esiste o esisteva davvero ed era un grande amico del nostro ) e alla splendida trans Debussy Fields

    - Alcune parti mi sono sembrate noiose e poco riuscite (le lunghe sciarade del Kid e dei sodali nelle allucinazioni di Alice)

    - La scrittura è come sempre incredibile. Varrebbe la pena fare lo sforzo di affrontare il libro in originale (leggevo un'analisi dell'incipit sul NYT, in cui si notava la precisione lessicale nella scelta di un termine desueto, "stogged", che indica l'azione di conficcare qualcosa nella terra fangosa o innevata)
    e

    Ho finito Stella Maris di Cormac McCarthy.

    Concordo con Lagioia (https://lucysullacultura.com/alle-do...rmac-mccarthy/) quando scrive che la combo Passeggero + Stella Maris rappresenta un prototipo di letteratura del XXI secolo. Sono due libri ostici e respingenti, ma imho destinati a rimanere.

    Se nel Passeggero c'è almeno l'impalcatura di una "trama" (almeno prima che venga fatta a pezzi e gettata via nel corso dell'opera), in Stella Maris ci sono "solo" alcune lunghe conversazioni tra Alicia/Alice e il suo terapista. Dialoghi in cui si parla di tante cose, ma soprattutto di malattia mentale, suicidio, (filosofia della)matematica, inconscio e linguaggio.

    In pratica, ci troverete le stesse idee e a volte le stesse espressioni usate in questo saggio scritto da McCarthy nel 2017: https://nautil.us/the-kekul-problem-236574/

    (Ps Va detto che le ipotesi di McCarthy sul linguaggio, per quanto affascinanti, sono un po' fantasiose. Qui la risposta di una linguista: https://nautil.us/a-linguist-respond...carthy-236622/)

    Bonus content. Il parere di un matematico su Stella Maris: https://www.reddit.com/r/cormacmccar...ok_discussion/

    Il tizio dice cose molto interessanti sulla struttura dei due romanzi, che vi lascio il piacere di scoprire da soli. Vi riporto invece la conclusione:

    "McCarthy gets something really right about the strangeness of mathematical knowledge and our relationship to it. I think these books have noticed something which is very difficult to perceive and I think in some ways the reception will probably suffer for that. He's writing about a world few people are part of and few people care about."

    Per fortuna che ci siamo noi di TBM
    Di niente
    In questo mondo / contempliamo i fiori; / sotto, l’inferno (Kobayashi Issa)

  3. #6503
    Senior Member L'avatar di Guardian80
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    Re: Il vizio di leggere [cosa state leggendo?]

    Grazie Milton. Direi che siamo in linea, ma l'hai scritto meglio tu
    Mi leggo anche l'articolo indicato.

  4. #6504
    o feio L'avatar di Opossum'
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    Re: Il vizio di leggere [cosa state leggendo?]

    Citazione Originariamente Scritto da bado Visualizza Messaggio
    Mi hai ricordato che questo mese non ci siamo ancora riuniti in Commissione per stilare l'elenco aggiornato dei libri da mettere all'indice e bruciare simbolicamente sulla pubblica piazza.
    Volevo organizzarla da me questo giro, ma ci avevo judo.

  5. #6505
    Addestratore di dodo L'avatar di bado
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    Re: Il vizio di leggere [cosa state leggendo?]

    Citazione Originariamente Scritto da Guardian80 Visualizza Messaggio
    Non sto ritrovando i messaggi su Il passeggero McCarthy. L'ho finito stanotte e nonostante forse non sia un romanzo perfetto mi è piaciuto tantissimo.
    Cioè boh, va avanti un po' a sprazzi, inserisce degli elementi che poi non usa più, le parti su Alicia sono a volte poco comprensibili, però l'ho trovato bellissimo.
    Ha degli scambi di battute tra i personaggi meravigliosi ed alcune parti mi si sono proprio rimaste dentro.
    Sono molto curioso di leggere Stella maris.
    Ecco anche il mio post, direi in linea con i vostri.

    Ammetto candidamente che lo stesso identico libro, se me lo avessero dato senza il nome dell'autore in copertina, l'avrei abbandonato dopo poco.
    E anche con il bene che voglio a McCharty, dopo averlo terminato non posso fingere che sia consigliabile a tutti con entusiasmo: l'inizio è stato ostico, complice la densità dei contenuti e il solito stile di McCharty (dialoghi senza punteggiatura, descrizioni dettagliatissime, digressioni stra-tecniche in qualsiasi campo dello scibile umano).
    Ma dopo un po' che leggevo, quando ho smesso di cercare di capire dove va a parare la trama, finalmente ho iniziato a godermi il viaggio: a immergermi (senza paura di capire tutti i termini specifici) nei dialoghi tra sommozzatori che parlano delle migliori tecniche di recupero fluviale con saldature in camere stagne o tra gente apparentemente comune che discute di fisica quantistica come fosse l'ultima partita di serie A.
    Anche nei dialoghi, ho cominciato a farmi cullare dalla cadenza del serratissimo scambio di battute (anzichè impuntarmi a tenere il conto con le dita delle righe dove parla A, alternate a quelle dove parla B, per capire chi cazzo dice cosa).

    Quello che ne risulta è una lucida follia in cui il vero passeggero del titolo non è (solo) il personaggio scomparso all'inizio del libro quando sembra di leggere un thriller, non è (solo) il protagonista Bobby Western (!!) che viene sballottato dal destino durante una sorta di avventura on the road, ma soprattutto è il lettore che attraversa le pagine di un vero e proprio viaggio schizofrenico tra un amore impossibile, una transessuale piena di umanità, le colpe di un padre troppo grandi per essere sopportate e mille altre cose.

    Insomma, non so che cazzo ho letto.
    Ma forse è il corrispondente di una tragedia greca nel 2023, ossia qualcosa che vale la pena leggere ancora dopo 2500 anni.

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