Buongiorno,
data la sezione un po' in putrefazione ho deciso di buttarci dentro qualche fail degli anni passati, qualcuno più adolescenziale, qualcuno più recente ma non troppo. Anni fa, circa 10, conobbi il forum e raccontai qualche storia ma tra le tante storie ed il monopolio di giammotto saranno sicuramente poco ricordate. Ecco, queste sono altre vicende ancora. Con più dramah.
Un primo bacio dimenticabile
Correvano gli spensierati della scuola, io andavo per il 17 anni, lei 15. Ci si conosce sui social in maniera patetica ma sembrava si andasse d'accordo.
Lei mora, occhi azzurri che trapanavano l'anima dello spettatore e dall'aspetto decisamente più maturo della sua età, tanté che comprava le sigarette ai tabacchini con una semplicità disarmante (poi ho realizzato che possibilmente i tabaccai se ne sbattessero le palle che fosse chiaramente minorenne).
Si decide di uscire insieme una prima volta, arrivo decisamente in anticipo, in cuffia "Brave" dei Katatonia. Lei arriva con un pizzico di ritardo che ignoro tranquillamente. Bellissima.
Iniziamo a fare un giro insieme nel quale mi scopro più fiducioso in me del previsto. Passando per strada ad un certo punto mi fa "cavolo quello era un mio ex, chissà che starà pensando" ed io, molto tranquillamente, le rispondo "e quindi? chi se ne fotte!". Sembrava stupita dalla risposta.
Il sabato finisce e non si combina nulla. Si torna a casa fiduciosi nel prossimo appuntamento.
Si prende un impegno per il sabato successivo ma qui il disastro: problemi di linea internet a casa ed il cellulare che mi stava dando problemi. Nei giorni appena precedenti non riusciamo a sentirci ma il sabato mattina a scuola chiedo al mio compagno di banco, fedele compagno di mille sventure scolastiche, di farmi loggare su FB col suo smartphone (io avevo ancora un telefono a cassetto) e le scrivo su fb chiedendole poi com'è finita, se ci saremmo visti quel pomeriggio. Non risponde in orario scolastico, torno a casa senza social e col telefono che mi dava problemi.
Provo a chiamarla ma non mi risponde.
Sconfitto, prendo appuntamento con un amico. A casa sua loggo sul magggico FB, e noto che aveva risposto, "alle 17 posto x? mi confermi?". CAZZO. Non so che fare, ormai ero dal mio bro ma lei era munita di vagina quindi nella mia testa un implosione. Il mio carissimo amico (lo è tuttora) mi guarda negli occhi "Vacci. È quello che farei anch'io." Mi scuso, lo saluto e mi fiondo al luogo x dopo aver risposto al di lei messaggio.
Lei arriva, mi sento pieno di gioia, usciamo e appena prima di salutarci mi bacia. Mi bacia lei. Mi sento una pasqua (che era passata da poco tra l'altro). Mentre torno a casa chiamo l'amico di prima, gli racconto tutto, mi perdo nelle strade della mia città mentre parlo al telefono, autostima a mille e gaudio immenso.
Nei due giorni successivi, per i problemi già citati, non riusciamo a sentirci. Il terzo giorno mi chiama lei, chiedendomi di vederci. Mi sento pieno di me, mi sento potente. Prima di andare mi godo "The unknown guest" dei Cynic, canzone che mi dona spensieratezza.
Ci si vede, non mi bacia, mi schiva quasi e ci si saluta con un bacio seppur vicino alle labbra molto lontano da ciò che volevo
Inizia a parlare, lei non è sicura, quando ci siamo baciati non ha sentito certe cose, poi è convinta che alla nostra età sia meglio una relazione aperta ma anche se fosse non è sicura manco di quello... insomma, mi bacia ed in 3 giorni mi piscia pure
Non ho mai capito bene quel suo comportamento, ma in quel periodo io ero troppo preso, nonostante tutto continuiamo a sentirci e vederci però mi accorgo che ci sia qualcosa che non va. Mi stavo trasformando nel suo zerbino. Ma io ero fiducioso, standomi vicina si sarebbe accorta del fatto che sono un ragazzo migliore di quelli che già aveva conosciuto e si sarebbe innamorata di me.
Passa qualche mese in cui sono nel limbo (ma solo nella mia testa, lei aveva già deciso) e decido di dover prendere in mano la situazione, avrei provato io a baciarla. Problema: se nel primo periodo ero me stesso ma un po' meglio, adesso ero una versione di me non solo pessima ma pure zerbina. Ottimo.
Usciamo, la salvo da un calabrone gigante con un coraggio pazzesco (solitamente ero il primo a scappare ma vedi che ti fa fare la figa...).
Mentre parliamo dice una frase che mi convince ancor di più ad agire "mi piacerebbe avere un ragazzo come te". È deciso, è il giorno giusto.
Qualche minuto prima di salutarci provo a baciarla però mi evita. Prova a parlare, a dirmi qualcosa, ma non sento nulla nel baccano del mio cuore che si sfracella. Sono tristissimo, inizia a scendere qualche lacrimuccia, mi abbraccia per consolarmi ed il disagiò più totale: durello potente mentre sono in lacrime. E credo l'abbia sentito.
Ci salutiamo, mi trovo in un punto più alto della città, torno a casa correndo tra le lacrime, saltando intere rampe di scale, sperando che il vento le asciughi presto. Iniziò così la mia estate.
Mesi dopo, a scuola, un nuovo compagno di classe (bocciato l'anno precedente) mi chiede se la conosco. Parliamo un istante. Aveva avuto la stessa identica esperienza.
Anni dopo in palestra incontro una vecchia conoscenza, iniziamo a parlare. Scopro che sta male perché è stato paccato da una ragazza, era lei! Vengo a scoprire che nel periodo in cui usciva con me avevo praticamente sabotato i suoi piani (lui ci aveva provato ma lei si era dichiarata già mezza impegnata) ma praticamente l'avevo salvato, uscendoci solo anni dopo l'ha ritrovata più matura ed almeno ci ha chiavato.
Ad oggi, tramite altri conoscenti, è venuto fuori che è pure il tipo di persona che tira bestemmioni allucinanti mentre scopa.
Il suo comportamento non l'ho capito mai.
Quella volta che ho quasi penetrato
Io 20 anni, lei 19. Ci conosciamo perché ero uscito con due amici, in un momento particolarmente allegro uno dei due fa un videomessaggio mentre si stava divertendo con noi e lo manda al gruppo di ragazzi con cui suona. Lei ci trova simpatici e dice di invitarla la prossima volta che saremmo usciti.
Detto fatto.
Ci si conosce ed iniziamo a parlare, ci organizziamo per vederci nella sua zona, abbastanza lontana da dove abitassi io. Vado col bus, ma sbaglio fermata e scendo in un punto che non riconosco, pensavo di essere vicino ma non vedo punti di riferimenti, il telefono mi si era scaricato e non avevo come chiamarla per chiederle da che parte andare inoltre essendo una strada statale di collegamento tra i posti della provincia non c'era nessun altro individuo a piedi. Provo a fermare qualche auto ma non mi caga nessuno. Sperando di non essere sceso dopo la fermata corretta inizio a correre nella direzione presa dal bus dopo che sono sceso, ad occhio e croce ero almeno 15 minuti in ritardo.
Mi sfianco, rimango senza fiato disperso nel nulla. Cammino ancora fino a quando non vedo un punto che avevo visto su maps per informarmi sulla zona, ero quasi arrivato. Lei non c'è, non ho idea del ritardo accumulato e non trovo nessuno sul posto. Passa qualche minuto ed arriva, mi trova in condizioni pietose, andiamo a cenare sulla spiaggia con una pizza comprata prima.
Si parla, si parla e ci si infatua, ci si tiene per mano qualche minuto mentre si guardano le stelle.
L'appuntamento si chiude con questa piccola parentesi romantica.
Parentesi su un'amica. La domenica successiva, studiando da un'amica che comunque mi piaceva, le racconto di essermi quasi innamorato e quando mi abbraccia, in un lunghissimo e prolungato abbraccio, provo anche a farle scivolare la mano sul culo. Più volte. Ma evita sempre spostando la mano.
Secondo appuntamento, ci si vede, routine identica alla prima volta, ma ci si bacia. Partono i limoni durissimi e chi cazzo se ne vuole più tornare a casa.
Terzo appuntamento, in spiaggia da soli, le allungo la mano nelle mutande. Mi dice che forse non è il caso. "E lo sapevo io che qualcosa non andava, ha il cazzo!" mi continuo a ripetere in testa. Invece no, aveva solo il ciclo, ma la mano l'ho infilata lo stesso.
A fine appuntamento decidiamo di stare insieme però mi parla di un suo ex col quale è rimasta amica che spesso le fa la corte tutt'ora. Qualcosa non quadra nella mia testa ma in quel momento non ci penso molto.
Lei suonava in una band in cui c'erano:
- un suo ex (che chiameremo Ecs) che aveva la sua stessa età
- uno a cui ha fatto un pompino (che chiameremo P.) più piccolo di lei di uno o due anni
Con Ecs aveva fatto per un annetto tira e molla, ma non c'era mai stato un risvolto fisico per lui.
P a lei piaceva un botto ed ha vinto un pompino, ma lui non ci voleva proprio stare con lei. Nel dubbio, per non farmi ingelosire, mi aveva detto di avergli dato il culo, oltre al pompino. Così, per dire. Voleva fingere di avere esperienza (ma poi perché? alla fine neanche io ne avevo).
Altro appuntamento in spiaggia, pompino infinito (non vengo) con lei che si fa tanti trip e che si stupisce della durata (in realtà era solo scarsa) facendo paragoni con la ben più veloce venuta di P. a suo tempo, informazione senza la quale avrei comunque vissuto molto bene. Passiamo tutta la serata dandoci più o meno dentro, senza chiavare.
Per lei faccio le ore piccole e per una settimana ho dormito in media 3-4 ore, ritrovandomi distrutto.
Accade che, nel tempo, mi parla spesso di Ecs e dei suoi continui tentativi, anche mentre lei sta con me (e lui lo sapeva). Sta cosa inizia a farmi uscire pazzo, non capisco perché continui a dargli corda se (almeno come dice lei) non si trova bene ad averlo appresso.
Un giorno, mentre eravamo in giro, mi parla di P con un sorriso ed una lucentezza negli occhi che mi lascia particolarmente perplesso. Sento come se a lei piacesse lui in realtà, anche adesso.
Nel frattempo inizia ad allontanarmi dalle amicizie femminili delle quali è estremamente gelosa ed inizialmente cedo anche perché, spero, faccia lo stesso anche lei con quelle personalità poco affidabili che si trova attorno. Ma invece no, ero solo io quello che doveva allontanarsi, lei poteva fare il cazzo che voleva
Finalmente una sera c'è l'occasione giusta per provare a scopare, preso dall'agitazione e dal fatto che sarebbe la mia prima volta non riesco a controllarmi, durata ridicola e mentre lei si sente confusa dal fatto che abbia finito ancor prima di cominciare, vengo nuovamente. A caso.
Nei giorni successivi lei si sente confusa e mi caga pochissimo. Nel frattempo, scoprirò dopo, aveva raccontato a mezzo mondo di questa sventurata vicenda. Non aveva tempo per sentirsi con me ma per raccontare il misfatto a tutti il tempo lo trovava.
Sì continua a stare insieme dopo qualche titubanza. Nel frattempo esce con un suo amico un pomeriggio, senza dirmi niente, perché aveva paura mi sarei ingelosito. Sarebbe poi partito per studiare fuori quindi voleva salutarlo.
Nel tempo mi presenta alla sua famiglia e spesso mi invita a casa sua però siccome c'è sempre qualcuno non si riesce mai ad andare oltre qualche ditalino, se io le facevo raggiungere qualche orgasmo io potevo raggiungerlo soltanto nella solitudine più totale.
Però mi facevo andare bene la cosa.
Settimane dopo si iscrive in palestra ed inizia a parlare spesso di quanto sia figo e muscoloso l'istruttore (anch'io non ero male al tempo, 110kg in panca piana e 150 di squat), seppur l'avessi invitata nella mia stessa palestra che costava meno della metà di quella altolocata dove si era iscritta, preferiva andare la perché "la c'è un ambiente migliore". Poi si lamentava dei soldi però...
Passa del tempo, sembra stranita dall'istruttore che sembra fare il don giovanni con tutte e mi racconta. Qualche giorno dopo il suo allenamento dura particolarmente tanto, circa un'ora e mezza più del solito. Mi dice che aveva perso tempo perché si era messa a parlare con l'istruttore.
Okay.
Il livello di gelosia impazza anche perché Ecs torna con una certa cadenza a contattarla e provarci, con lei che inizia pure a nascondermelo. In quei mesi aveva frequentato molto poco la band per lo studio universitario, droppato tempo 6 mesi con tanto di rinuncia agli studi.
Passa l'estate. Si litiga ma si prova a sistemare tutto. Cosa c'è di meglio di una chiavata? Spiaggia, autunno, freddo... io comunque sono convinto. Lei no, che dopo avermi fatto entrare a metà si alza e non è convita. Dico che posso capire, blablabla e ci si saluta che onestamente almeno 5 ore di sonno volevo provarle a fare.
Nei mesi si ripetono gli inviti da lei, i ditalini, i suoi orgasmi, ma mai che si faccia qualcosa anche per me.
Una sera usciamo con la macchina dei suoi e, durante un'altra mia scenata di gelosia dovuta ad Ecs che continua imperterrito a provarcilei si incazza e mi rinfaccia il fatto che io non possieda un autoveicolo (al tempo lavoravo per pochissimi euro perché era una situazione veramente brutta economicamente). Non ci feci troppo caso ma era già un campanellino d'allarme.
Nei giorni successivi, a casa sua, rifiuta anche il solito ditalino, dice sempre che è stanca e non le va.
Aveva ripreso a frequentare la band da 2 settimane.
Mi allontana, dice che la psicologa le ha consigliato un periodo di pausa, e va bene, vediamoci di meno. Il giorno dopo mi chiede di non scriverle per qualche giorno perché altrimenti la pausa non vale. Silenzio radio per oltre una settimana. La contatto, le chiedo come sta, che capisco stia male ecc... "in realtà sto benissimo", risponde lei
Parliamo un pochetto però mi caga poco, aveva pure tolto le nostre foto dai social. Le chiedo che succede ma dice che fa parte sempre dei consigli "pissicologici". Mentre mi alleno in palestra mi chiama un amico che ho iniziato a conoscere mentre frequentavo lei e che adesso è uno degli amici più importanti che mi ritrovo. Mi fa una veloce analisi. "Senti, recentemente ha ripreso a frequentare la band, probabilmente si bomba uno di loro".
Torno a casa mollando a metà l'allenamento e la chiamo. Devo capire. Devo sapere. Aveva ragione il mio amico, lei si era nuovamente innamorata di P. e, per quanto ne so, potrebbe pure essere il momento della storia in cui cambia nome in P2.
Sono distrutto.
Qualche volta mi contatta per chiedermi come sto, discorsi del cazzo, stronzate. Non saprò mai la verità ma poi ri-inizia a contattarmi più spesso. P. non la caga più nuovamente. Ci si vede di nuovo, ditalino in macchina, provo ad andare avanti ma mi ferma anche stavolta. Smettiamo di sentirci qualche tempo dopo, quando nell'arco di 2 settimane mi ha parlato di almeno 4 nuovi tizi per i quali aveva perso la testa.