Fury Unleashed – Recensione

PC PS4 Switch Xbox One

per avanzare stabilmente e cominciare le partite a un livello più avanzato occorre giocare e rigiocare più volte

L’uso dell’una o dell’altra dipende ovviamente dalla distanza del nemico che intendiamo colpire, ma saremo spesso ingaggiati in sfide del tipo “colpisci 10 nemici di fila con questa arma speciale per poterla tenere per sempre” o anche “segui questo percorso prestabilito in pochi nanosecondi” che, naturalmente, hanno il duplice obiettivo di regalarci dei bonus e di farci impratichire coi comandi del gioco.

Fury Unleashed Recensione

Abbiamo appena ottenuto un’arma bonus che stordisce i nemici congelandoli.

Entrambe le tipologie dispongono di una grande quantità di armi possibili, ognuna con le proprie caratteristiche e, anche se alla fine la meccanica dei due stili di combattimento è sempre la stessa, il comportamento di ciascuna di esse può cambiare notevolmente, pur sempre in modo spassoso.

Ogni nemico che uccidiamo può lasciarci delle pepite d’oro o gocce d’inchiostro, da usare come valuta

Contro i nemici più riottosi o posizionati in modo favorevole, possiamo ricorrere anche alle granate, che si possono impiegare con un tasto apposito del pad indipendentemente dalle armi che abbiamo a disposizione in quel momento. Ovviamente sono limitate, ma di tanto in tanto il gioco ci darà la possibilità di raccoglierne altre

Fury Unleashed Recensione

In alcuni momenti il gioco ci propone vignette ancora allo stato di “schizzi”!

Ogni nemico che uccidiamo può lasciarci delle pepite d’oro o delle preziose gocce d’inchiostro, di fatto le uniche due ‘valute’ presenti nel gioco. Ci torneranno utili perché, oltre alle classiche casse che celano armi e altri bonus, possiamo incontrare diversi personaggi disposti ad aiutare – qualcuno disinteressatamente, qualcuno meno – il nostro eroe nella sua impresa. Non è il caso di dire sì proprio a tutti, soprattutto se in cambio chiedono un po’ della nostra preziosissima linfa vitale.

In Breve: Fury Unleashed è un gioco adrenalinico, un po’ ripetitivo, piuttosto breve, ma estremamente accattivante e decisamente spassoso, grazie al suo gameplay istintivo e alle buffe espressioni di tutti i personaggi sullo schermo. Riesce anche a essere molto coreografico, grazie agli enormi mostri di fine livello che dobbiamo affrontare e alla pregevole fattura di tutti gli elementi della grafica. Per riuscire ad apprezzarlo tocca giocarlo e rigiocarlo un sacco di volte, perché la ripetizione e il tempo sono essenziali per la maturazione del personaggio. Nel complesso, è davvero divertente.

Configurazione di Prova: Ryzen 5 1600, GeForce GTX 980ti, HDD, 16 GB RAM
Com’è, Come Gira: Nessun tipo di incertezza sull’hardware della configurazione di prova, dove ha funzionato alla grande senza difficoltà. Del resto, i requisiti minimi parlano di una CPU a 2 GHz, 4 GB di RAM e una qualsiasi scheda video compatibile con DirectX 9.0c, praticamente tutte.

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Pro

  • Grafica pulita con sprite ben animati, come nei migliori classici del genere.
  • In alcuni momenti sembra di giocare a Metal Slug!
  • Gameplay diretto e spassoso, con interessanti upgrade per il protagonista.

Contro

  • Il gioco è complessivamente piuttosto breve.
  • La difficoltà sembra calibrata apposta per obbligare a rigiocarlo più volte.
8.1

Più che buono

Diffidate delle imitazioni. Il vero prototipo di tecno-nerd ce l’abbiamo noi e si chiama Paolo Besser. La CBS vorrebbe darci un sacco di soldi per un suo cameo in un episodio di BIg Bang Theory, ma il nostro rifiuto è netto e deciso: dopotutto, sapete che figura barbina farebbe fare a Leonard e Sheldon?

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