Dopo aver deliziato il pubblico PC e Xbox, Indiana Jones e l’Antico Cerchio sbarca anche su PlayStation 5 segnando un progresso decisivo verso la cancellazione dell’ormai inutile concetto di Console War e confermando ancora una volta il talento di MachineGames nel creare giochi avvincenti e tecnicamente quasi impeccabili.
Sviluppatore / Publisher: MachineGames / Bethesda Softworks Prezzo: 69,99 Euro Localizzazione: Completa Multiplayer: Assente PEGI: 16 Disponibile Su: PC (Steam), Xbox Series X-S, PS5 Data di Uscita: Disponibile (PC, Xbox) 17 Aprile (PS5)
Sono passati poco più di quattro mesi dal ritorno di Indy nel mondo dei videogiochi, un ritorno trionfale a giudicare dall’unanime grido di giubilo che si è sollevato dalle case di oltre 4 milioni di giocatori. Ormai siamo tutti d’accordo: Indiana Jones e l’Antico Cerchio è il miglior gioco di sempre tra quelli dedicati al celebre archeologo creato da George Lucas oltre 50 anni fa.
La sola sequenza di apertura che ricrea fotogramma per fotogramma l’inizio de I Predatori dell’Arca Perduta (con tanto di “Adios Imbecille” ad un Alfred Molina appena trafitto da una mezza dozzina di lance) merita il prezzo del biglietto per chi, come il sottoscritto, ha passato infanzia e adolescenza fantasticando di fare l’archeologo mentre viaggiava nel tempo con una DeLorean e combatteva spettri con uno zaino protonico non autorizzato. Ma l’omaggio con cui inizia il gioco è solo un leggero antipasto di quello che verrà ricordato come uno degli action-adventure più solidi, vari e avvincenti mai creati. MachineGames si è dovuta confrontare con uno stile di gameplay un po’ diverso da quello dei loro precedenti lavori, meno pallottole e più cervello per dirlo in parole povere.
FORTUNA E GLORIA DOTTOR JONES
Il risultato è fenomenale e talmente sfaccettato da risultare in alcuni momenti quasi esagerato. Sarebbe stato sicuramente più facile limitarsi a fare un action in soggettiva con tonnellate di piombo e qualche enigma, in fondo anche in Wolfenstein ci sono i nazisti e al resto avrebbe pensato il carisma di Indy. Invece no, i ragazzi svedesi hanno voluto farci entrare nei panni di questo iconico personaggio con scarpe, borsello e frusta, e hanno smorzato il ritmo dell’avventura consigliandoci fin dai primi minuti un approccio più cauto e investigativo.

L’ultimo aggiornamento rilasciato da Bethesda ha aggiunto il supporto al controller DualSense su PC, con grilletti adattivi, feedback aptico e lightbar per la visualizzazione degli status di Indy.
Ogni angolo di Indiana Jones e l’Antico Cerchio è disseminato di dettagli che possono nascondere indizi, tracce, oggetti che fanno partire una piccola missione secondaria e documenti che mettono insieme i pezzi di una lore estremamente profonda e interessante. Il world building è grandioso dal punto di vista estetico, offre svariate strade secondarie quasi mai fini a loro stesse e anche la semplice gestione della mappa e degli oggetti risulta estremamente organica. Insomma, siamo di fronte ad uno di quei giochi a cui pensiamo anche quando siamo impegnati in qualcos’altro e che non vediamo l’ora di riprendere non appena arrivati a casa.
OK, MA COME SE LA CAVA?
La cifra citata in apertura è destinata a salire non poco ora che il gioco si appresta ad arrivare anche su PlayStation 5 (e in futuro, probabilmente, anche su Switch 2)… ma come se la cava il Dr. Jones in casa Sony? Avremmo voluto lasciare gli utenti PS5 sulle spine ancora un po’ ma vogliamo evitare di scatenare l’ira di Shiva e Iehovah (mi raccomando, rigorosamente con la “I” all’inizio) quindi possiamo dirvi che Indiana Jones e l’Antico Cerchio sull’hardware Sony viaggia più o meno alle stesse velocità delle due precedenti versioni, senza scossoni degni di nota. L’esperienza è dinamica e fluida, con i 60 fps promessi che rimangono abbastanza stabili anche nelle situazioni più concitate per la maggior parte delle oltre 20 ore necessarie ad arrivare ai titoli di coda e pochissimi nei rappresentati da fenomeni di clipping e occasionali ritardi nella risposta alle interazioni.
Indiana Jones e l’Antico Cerchio su PS5 viaggia più o meno alle stesse velocità delle due precedenti versioni, senza scossoni degni di nota
La gamma cromatica restituisce qualche strano fenomeno di rossore sui volti di Indy e di alcuni NPC ma è qualcosa che ai fini del gioco conta zero. Feedback aptico e grilletti adattivi del DualSense (ora supportato anche su PC) sono stati sfruttati con risultati nella media, che includono le ormai canoniche resistenze nell’utilizzo delle armi e vibrazioni di varia intensità quando si usano determinati oggetti o si ricevono colpi. Una patch uscita su tutte le piattaforme pochi giorni prima dell’uscita su PS5 ha sistemato un bel po’ di bug della release iniziale e aggiunto varie opzioni: è ora possibile disabilitare il punto al centro dello schermo dall’HUD così come la vignettatura attorno ad Indy quando è accucciato. È stato ampliato il numero di tutorial ed è ora possibile saltare i filmati di gioco anche alla prima visione, cosa che ovviamente vi sconsigliamo di fare. Anche la visualizzazione della mappa in-game è migliorata ed è stato implementato un counter che indica il tempo residuo rimasto ai nemici per individuarvi. Come ciliegina sulla torta sono stati nascosti da qualche parte due nuovi Libri d’Avventura: “Stagione di Caccia” fa si che un nemico colpito con la frusta subisca temporaneamente più danni dagli attacchi successivi mentre “Mano Svelta” permette ad Indy di rubare le armi dei nemici con la frusta. Insomma, di bene in meglio… andate e godete!
In Breve: Un colossal di stampo cinematografico giocabile e godibile dall’inizio alla fine, con pochissime pause, una cura per il dettaglio rara e una competenza in termini di gameplay quasi commovente. I fan di Indiana Jones vivranno un sogno lungo 20 e più ore ma anche chi non ha mai particolarmente amato il celebre archeologo ha l’opportunità di godersi uno dei migliori action-adventure degli ultimi anni.
Piattaforma Di Prova: PS5
Com’è, Come Gira: Sono 135 i GB che PS5 installerà prima di rendere disponibile la totalità di Indiana Jones e l’Antico Cerchio sulle vostre console, di cui solo 20 realmente “incisi” sul disco, cosa che rende obbligatoria una connessione Internet per poter giocare. Ormai dovremmo esserci abituati a queste situazioni ma anche stavolta non è mancato un piccolo polverone di polemiche. Le prestazioni sulla console base di casa Sony sono paragonabili a quelle ottenute su Xbox mentre gli ultimi aggiornamenti ci hanno consegnato un gioco ancora più prossimo all’eccellenza.