Journey to the Savage Planet – Recensione e Videorecensione

PC PS4 Xbox One

La qualità più interessante è la sua capacità di spingere il giocatore a non tralasciare davvero nulla

La bravura di Journey to the Savage Planet nel tirarci via dal percorso prestabilito dalle quest della campagna risulta piuttosto utile non solo per la longevità del gioco in sé, ma anche in fase di rientro alla navicella. Lì, infatti, è possibile pulire la nostra email dalla spam e goderci i videomessaggi del nostro boss, ma soprattutto modificare e potenziare il nostro equipaggiamento con le risorse raccolte. Si va dal jetpack al rampino, fino all’ancora più classico inventario espanso, che ci consente di portare in giro e utilizzare un numero maggiore di armi secondarie. Pian piano, il nostro sprovveduto astronauta riuscirà col nostro aiuto a bardarsi (quasi) di tutto punto e a far fronte alle peggiori sorprese che questo strambo pianeta ha da offrire.

…LECCA COME UNA MOSCA GIGANTE

A controbilanciare una fase esplorativa davvero ben fatta e dei puzzle sorprendentemente impegnativi e soddisfacenti da completare, ci sono dei combattimenti con miniboss e boss un po’ meno ispirati.

Journey to the Savage Planet Recensione Journey to the Savage Planet videorecensione

Dopo qualche morte di troppo, anche l’intelligenza artificiale inizierà a bullizzarvi senza pietà.

Chiaramente, si tratta di un titolo che non punta davvero a regalarci momenti di azione indimenticabili, ma qualche variazione in più sul tema “spara al punto debole – ricarica – ripeti” non sarebbe stata male, visto e considerato quanti utili gadget è possibile raccogliere dalle piante circostanti e utilizzare in casi di bisogno (come frutti esplosivi, bacche elettrizzanti, strani muchi che fungono da grandi trampolini e chi più ne ha, più ne metta). Nulla in grado di convincermi davvero ad abbandonare la pericolosa missione esplorativa su AR-Y 26, ma che comunque è riuscita a renderla, a tratti, ripetitiva. Probabile che questo suo aspetto venga mitigato se si sceglie di intraprendere l’avventura in co-op con un altro sprovveduto online; per quella che è stata la mia esperienza, tuttavia, le tante qualità che Journey to the Savage Planet ha mostrato per raggiungere un voto tondo vengono un poco sminuite dalla scarsa profondità degli intarsi action – oltre che dalla scelta esclusiva della visuale in prima persona, limitante in diverse occasioni per ciò che siamo chiamati a fare. Ciò detto, il giudizio su questo spassoso titolo di esplorazione spaziale non può che restare nettamente positivo.

In breve: L’esperienza di Journey to the Savage Planet è stata più che positiva, con il “quarto miglior titolo di esplorazione stellare” (giocatelo, se volete sapere che significa) alla ricerca di civiltà aliene e lucertole facilmente soggette allo stress. Se amate i platform in prima persona e non siete proprio fatti per la serietà, troverete senz’altro Grob per i vostri denti.

Piattaforma di prova: PS4
Com’è, come gira: Niente di grosso da segnalare in termini di comparto tecnico: la prova effettuata su PS4 base ha evidenziato qualche sporadico lieve calo di fps qua e là, mentre su PC Journey To The Savage Planet gira senza intoppi (troverete la recensione master race sul prossimo numero di TGM).

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Pro

  • Puzzle e platform impegnativi al punto giusto.
  • Esplorazione coinvolgente.
  • Divertente e ironico.

Contro

  • Fasi “shooter” più deboli rispetto al resto, con rischio di ripetitività.
  • La prima persona limita un po’ in certi frangenti.
7.8

Buono

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