Kingdom Hearts 2.8 - Recensione

PS4

Se potessi avere un euro per ogni titolo uscito finora con il marchio Kingdom Hearts in copertina, probabilmente aprirei la mia personale rivista di retrogaming, assoldando come collaboratori Rignall e Glancey in persona. Tra capitoli ufficiali, spin-off e relativi remake, il prodigioso crossover tra Disney e Square Enix rischia di apparire oggi come una striminzita mucca con poco o nulla da mungere, almeno agli occhi di un profano fisiologicamente incapace di seguire i mille intrecci della trama, tra narrazione regolare e finali nascosti. Inoltre, ci si mettono anche i nomi assurdi con cui i giochi arrivano sugli scaffali, altro che le varianti di Street Fighter II!

Con un titolo lungo come la Transiberiana, il qui presente Kingdom Hearts HD 2.8 Final Charter Prologue è capace di far barcollare con decisione anche la fede del più stoico fan di Nomura. Stavolta, però, l’offerta è particolare: su un solo disco trovano spazio il remake di un episodio portatile, una sorta di film d’animazione e, dulcis in fundo, addirittura un assaggio del desaparecido Kingdom Hearts 3, sotto forma di (brevissimo) gioco inedito. Quasi, quasi…

TRE “D” SU PS4

Ridendo e scherzando, sono passati quasi cinque anni dal debutto di Kingdom Hearts: Dream Drop Distance su Nintendo 3DS. Un gioco tecnicamente pregevole, ancora una volta incentrato sui soliti Riku e Sora, e caratterizzato da diverse idee inedite, alcune meritevoli, altre meno. Quella che spicca immediatamente è la stramba meccanica, chiamata Caduta, che permette di alternare al timone della vicenda i due protagonisti.

Kingdom Hearts HD 2.8 Final Chapter Prologue immagine PS4 10

la Caduta è una meccanica che permette di alternare al timone della vicenda i due protagonisti

Esplorando versioni parallele dei vari mondi di gioco, i due ragazzotti sfoggiano in bella vista una sorta di timer che, quando esaurito, manderà a nanna il personaggio di turno, permettendoci di controllare l’altro. Sulle prime potrebbe suonare come un’idea originale per raddoppiare l’avventura, dato che i due amici affronteranno gli stessi mondi seguendo distinte linee narrative senza incontrarsi. Quindi, ad esempio, Riku salverà Esmeralda dalla persecuzione dell’arcidiacono Frollo appena giunto a Parigi, mentre Sora si lancerà a testa bassa contro un’invasione di mostri davanti alla cattedrale di Notre Dame, solo per incontrare Quasimodo. All’atto pratico, invece, il continuo zapping tra i due è una gran rottura di scatole, specie quando l’odiato timer fa sentire il fiato sul collo durante un combattimento particolarmente impegnativo.

Tuttavia, ci sono anche trovate interessanti, come la possibilità di creare e allevare degli spiriti (Dream Eater nella versione originale) da usare come guardia del corpo al posto dei grandi assenti Pippo e Paperino. Gli spiriti vengono generati mescolando i frammenti di sogno da raccattare durante il combattimento, offrendo una variegata truppa di animali fantastici da schierare in battaglia. Oltre a picchiare e fornire al padrone bonus e tecniche da sbloccare su una sorta di sferografia chiamata Rete delle Abilità, le ”bestiacce” possono essere usate per scatenare potenti tecniche di gruppo al riempimento di un apposito indicatore: Sora svilupperà letali attacchi in sinergia, mente Riku assorbirà temporaneamente la loro essenza, modificando lo stile di attacco e guadagnando nuove combo.

Per finire, il cosiddetto fluimoto permette di muoversi velocemente e sfruttare l’area di gioco in modo creativo durante combattimenti e spostamenti, scattando verso particolari elementi architettonici per poi “grindare” sulle ringhiere come nemmeno Tony Hawk, dandosi lo slancio da pali e muri per cadere in picchiata sul nemico o esplorare le mappe celermente. Su PS4, ovviamente, potete salutare tutti quei sottogiochi che sfruttavano le caratteristiche del portatile Nintendo, qui rielaborate a misura di pad. Stranamente, l’uso del touchpad è stato limitato a una sorta di nursery dove allevare gli spiriti per incrementare i Punti Unione che servono per la Rete delle Abilità, lasciando al pad il completo controllo del resto dell’avventura.

Kingdom Hearts HD 2.8 Final Chapter Prologue immagine PS4 09La buona notizia è che i muscoli di PS4 si fanno sentire, con l’avventura che viaggia a 1080p/60 fps, più fluida e graziosa che mai. La cattiva è che, francamente, non ce la faccio più: la grafica, bene o male, è quella che ci tiriamo dietro dall’epoca PS2, ovviamente in alta risoluzione, tuttavia sa di già abbondantemente visto in un’infinità di capitoli. Stessa cosa vale per il sonoro, con le tracce classiche puntualmente presenti all’appello.

l’uso del touchpad è stato limitato a una sorta di nursery dove allevare gli spiriti per incrementare i Punti Unione

Nell’insieme, la presentazione audiovisiva continua a tenere botta perché, stilisticamente, Kingdom Hearts è sempre stato un fuoriclasse e continua a reggere nonostante il passare del tempo, ma una fluidità da Oscar e una risoluzione dignitosa non riescono più a nascondere l’età di un progetto oramai sfruttato all’inverosimile. Se siete irriducibili fan di Sony e giammai avreste permesso a una console Nintendo di insinuarsi nelle vostre tasche, allora vi divertirete con questa versione aggiornata di Dream Drop Distance, a patto – naturalmente – di chiudere un occhio sulle caratteristiche del gioco originale che non potrete trovare qui, come la realtà aumentata, le attività legate allo StreetPass, l’effetto 3D e i comandi touch che rendevano tanto frenetico il sottogioco Flick Rush (qui ribattezzato Cartomania), praticamente un campionato dove far combattere gli Spiriti e guadagnare premi. Dream Drop Distance era un gioco all’avanguardia nel 2012, sulla piattaforma per cui è stato concepito; oggi, dopo un lustro, perde un po’ di magia, senza alcuni dei punti di forza concessi da un hardware così particolare.

UNO SGUARDO AL FUTURO

Ben più interessante si rivela Kingdom Hearts 0.2 Birth by Sleep – A Fragmentary Passage, ovvero il secondo gioco presente sul disco. Si tratta di un’avventura in solitaria per la bella e malinconica Aqua, subito dopo il finale segreto dell’ottimo Kingdom Hearts Birth by Sleep Final Mix per PSP.

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A Fragmentary Passage rappresenta il deciso passo avanti che i fan attendevano da una vita

Sviluppato parallelamente a Kingdom Hearts 3, A Fragmentary Passage vanta sotto il “cofano” il ben più performante Unreal Engine 4 e presenta un finale direttamente collegato al terzo episodio della saga. In altre parole, ci ha permesso di toccare con mano alcune delle caratteristiche che potremo aspettarci in futuro, quando Nomura deciderà di bearci con il finale dell’avventura di Sora e compagni. Nonostante una brevità quasi imbarazzante, l’impressione è stata ottima, e ha personalmente rinnovato il desiderio di assistere, prima o poi, alla conclusione dell’infinita saga.

Graficamente siamo su un altro pianeta, nonostante la fluidità perda qualche colpo, con modelli poligonali convincenti e fondali dettagliati che fanno da cornice a mappe piuttosto articolate, mentre il nuovo arsenale a disposizione di Aqua rende il combattimento più divertente e veloce. Non me la spassavo così con un Kingdom Hearts da anni grazie ad attacchi finali ad area, scatti, doppio salto e comandi supplementari da attivare mantenendo alto il contatore delle combo, in grado di scatenare magie cataclismatiche con cui inglobare lo schermo in una furia elementale di rara bellezza. Altrimenti è possibile sfruttare la nuova modalità Tiro, che permette di inquadrare i nemici in una sorta di mirino e sprigionare saette traccianti di energia à la Panzer Dragoon. Al contrario di Dream Drop Distance, qui le magie – decisamente soddisfacenti – dipendono da un’apposita barra del mana, e possono quindi essere utilizzate a oltranza finché è presente il quantitativo richiesto di energia spirituale. Lanciate Blizzaga contro un nemico suscettibile al gelo, per esempio, e non solo lo congelerete sul posto lasciandolo vulnerabile a successivi attacchi, ma creerete anche rotaie ghiacciate su cui scivolare come Bobby Drake degli X-Men!

Va detto che Aqua inizia l’avventura al livello 50, quindi probabilmente la totalità dell’arsenale potrebbe non essere alla portata di Sora all’inizio di Kingdom Hearts 3, ma questo lo scopriremo a tempo debito. Per ora, l’impressione è soddisfacente ed esaltante: Kingdom Hearts 0.2 Birth by Sleep – A Fragmentary Passage rappresenta il deciso passo avanti che i fan attendevano da una vita, peccato che si tratti di un’esperienza veramente breve. Personalmente, ho portato a termine il gioco in meno di tre ore, dedicandomi anche all’esplorazione di aree nascoste. È vero, ci sono obiettivi speciali che regalano elementi estetici come il fiocco di Minnie o motivi con cui decorare l’uniforme di Aqua, ma non credo che giustifichino da soli chissà quante partite. Il viaggio in sé è anche piuttosto banale, con una serie di ambientazioni sicuramente stupende, tuttavia slegate da un filo logico. In un momento ci si trova nel castello di Cenerentola, nell’altro vagheremo a zonzo in un bosco infestato da enormi rovi senzienti; c’è varietà, ma non continuità tra le zone esplorabili, e la sensazione di trovarsi dentro a una demo glorificata è innegabile. Le varianti dei nemici, poi, sono ridotte al minimo, con i soliti heartless e un paio di boss che si ripetono continuamente, sebbene mutino lievemente lo schema d’attacco. Resta il fatto che questa prima impressione colpisce nel segno, e fa davvero ben sperare riguardo al terzo capitolo.

Kingdom Hearts HD 2.8 Final Chapter Prologue immagine PS4 04Per concludere, ci sarebbe Kingdom Hearts χ Back Cover, su cui dirò poco o nulla per ovvi motivi: trattasi di un racconto realizzato, ancora una volta, con l’Unreal Engine 4, che si riallaccia alle vicende di quel Kingdom Hearts χ che, probabilmente, avete giocato sui vostri cellulari con il nome di Kingdom Hearts Unchained χ. Il racconto dura circa un’ora, non è assolutamente interattivo e tratta le vicende del gioco narrate dalla prospettiva dei Cinque Veggenti con un ottimo doppiaggio inglese sottotitolato in italiano, caratteristica, tra l’altro, comune a tutti e tre i titoli che compongono l’offerta.

Non sono del tutto convinto circa la bontà di Kingdom Hearts HD 2.8 Final Charter Prologue, per lo meno non a prezzo pieno. Dream Drop Distance rimane un gioco divertente, ma se lo possedete già su 3DS questa riedizione non ha molto da offrire in più, a parte qualche Spirito nuovo. Kingdom Hearts 0.2 Birth by Sleep – A Fragmentary Passage è la vera bomba, ma dura il tempo di un respiro, mentre Kingdom Hearts χ Back Cover perde la sua utilità dopo la prima visione, che magari potete tranquillamente scroccare a casa di qualche amico. Se non avete mai giocato Dream Drop Distance, e amate la saga alla follia, considerate pure l’acquisto, possibilmente sfruttando qualche offerta, altrimenti lasciate perdere serenamente. Chi lo sa, magari spronerete Nomura a pubblicare quel benedetto terzo capitolo.

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Pro

  • Dream Drop Distance rimane un bel gioco anche dopo un lustro.
  • Uno sguardo davvero galvanizzante al futuro della serie.

Contro

  • Odiavo la Caduta nel 2012, e il sentimento non è cambiato.
  • Kingdom Hearts 0.2 Birth by Sleep – A Fragmentary Passage è poco più di una demo, inutile girarci attorno.
  • Kingdom Hearts χ Back Cover dopo la prima visione diventa inutile.
7.5

Buono

Il retrogamer della redazione, capace di balzare da un Game & Watch a un Neo Geo in un batter di ciglio, come se fosse una cosa del tutto normale. Questo non significa che non ami trastullarsi anche con giochi più moderni, ma è innegabile come le sue mani pacioccose vibrino più gaudenti toccando una croce digitale che una levetta analogica.

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