Laboratorio di videogiochi – Recensione

Switch

LABORATORIO DI VIDEOGIOCHI È UNO STRUMENTO BELLISSIMO, AMICHEVOLE, INFORMALE, ADATTO A TUTTI I TIPI DI GIOCATORI

Ambiente amichevole, informale, adatto a tutti i tipi di giocatori, sia a livello anagrafico che di predisposizione creativa, che mette a disposizione i suoi strumenti incoraggiando poi a condividere le proprie creazioni, intrise di esperienza e divertimento, col fine di fare comunità, studiando i videogiochi altrui, sezionandoli e guardandoci attraverso per scoprire nuove tecniche, lasciandosi ispirare per poi crescere e magari tirare fuori dal cilindro dei veri e propri gioiellini di design. Perché ogni opera ben costruita (e in questo caso la quota di impegno dovrà essere adeguata al risultato sperato) risponderà comunque alle regole tipiche dei giochi Nintendo, con quella morbidezza e precisione che abbiamo imparato a riconoscere al tatto, solo più in piccolo.

laboratorio di videogiochi recensione

Dettaglio del piano di lavoro: ogni elemento di gioco un Nodon, ogni input un collegamento, intorno tanto buon umore!

LASCIA UN PO’ PERPLESSI, PURTROPPO, LA GESTIONE DELL’ASPETTO SOCIAL

Ed è incomprensibile come, almeno al momento, la ricerca dei giochi online non sia pubblica ma filtrata attraverso una ricerca per ID, rendendo obbligatoria la conoscenza di un determinato codice per poter “ricevere” i lavori altrui sulla propria console. La speranza è che dal lancio in poi cambi qualcosa, avvicinandosi più alla filosofia di Super Mario Maker, perché sarebbe veramente come mettersi un pezzo di legno tra i raggi della bici, dal punto di vista social. Nel male (la componente online così com’è ora) e nel bene Laboratorio di videogiochi si pone in una posizione diametralmente opposta al sogno di Media Molecule, così complementari nel raccontare l’amore per lo sviluppo e la programmazione, con Nintendo ad adottare un approccio più quadrato, definito, compatto, quasi da puzzle game. I pezzi sono quelli, tantissimi ma non infiniti, e a fare la differenza sarà sempre il modo in cui si deciderà di assemblarli, come avere un bidone di mattoncini LEGO e la capacità, infine, di dargli vita. “Magia”, come direbbe Franchino sul palco del Cocoricò.

Il Manuale di Alice, insieme all’enciclopedia, è uno strumento fondamentale per consultare al volo una determinata nozione e rinfrescarsi la memoria sui Nodon coinvolti nella scena.

Un pezzetto oggi, uno domani, diventando anti-stress meditativo, studio matto e disperatissimo, perfetto momento ludico da condividere con i propri bimbi creando insieme uno sfizioso gioco co-op, fino ad avere possibili applicazioni didattiche, perché oggi, con titoli del genere e un futuro del medium lanciato verso una supremazia sempre più schiacciante nell’intrattenimento, è assurdo che il videogioco non sia ancora “quotidianità” in ambito scolastico. Vedere la propria idea trasformarsi in gameplay attraverso la logica è qualcosa di impagabile, che restituisce anche una consapevolezza tutta nuova al nostro tempo pad alla mano; oro 24 carati.

In Breve: Che meraviglia imparare così, coccolati da un ludo-corso dalle qualità eccezionali, per chiarezza di intenti e capacità di divertire in modo così spontaneo! Uno, se non “il”, miglior tutorial mai realizzato per un videogioco che introduce il giocatore/allievo alle meraviglie della programmazione videoludica, attraverso sette lezioni per altrettanti generi, spaziando dal 2D al 3D, dal platform al racing. Ma la meraviglia è che Nintendo sia riuscita a creare un linguaggio di programmazione tutto suo, fatto di personaggi, suoni, simboli da posizionare e collegare su un foglio interattivo, infondendo passo-passo vita al gameplay che sta dall’altra parte. Un approccio didattico alla materia adatto davvero a chiunque abbia un minimo di curiosità per il dietro le quinte di questo medium. Peccato che Laboratorio di videogiochi metta un piede in fallo quando si parla di online, con la possibilità sì di condividere le proprie opere, ma legando la ricezione di quelle altrui a un sistema di ID che ha davvero poco senso, laddove sarebbe stato splendido (ma anche normale, diciamolo) averne una bella selezione pubblica e sempre aggiornata stile Super Mario Maker. Questo però non toglie spessore a un titolo freschissimo, prezioso e dall’alto coefficiente divulgativo, che incita il giocatore a lasciarsi andare, rilassarsi e sperimentare. Che figata!

Piattaforma di Prova: Nintendo Switch
Com’è, Come Gira: Interfaccia di creazione velocissima e facilissima da utilizzare, gameplay sempre solido anche con un sacco di funzioni al lavoro!

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Pro

  • Nintendo si inventa un nuovo linguaggio di programmazione e il risultato è straordinario! / Un tutorial-gioiello che da solo vale il prezzo del “corso”/ Interfaccia super-intuitiva, Nodon adorabili, tantissime possibilità creative / Possibilità di condividere i propri giochi…

Contro

  • …legati però a un sistema di ricerca online tramite ID che non permette di avere una vetrina pubblica a disposizione. Male male.
8.5

Più che buono

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