Torna Lords of the Fallen, in un sequel che è anche un reboot che però si rifà parecchio a Dark Souls e ha qualcosa di The Medium. Insomma c’è un po’ di cui parlare, ecco.
Sviluppatore / Publisher: Hexworks / CI Games Prezzo: 59,99€ Localizzazione: Testi Multiplayer: Online (Coop & PvP) PEGI: 18 Disponibile Su: PC (Steam, Epic Games Store), PS5, Xbox Series X|S Data di lancio: 13 ottobre 2023
Lords of the Fallen è il titolo di un action RPG fortemente ispirato a Dark Souls uscito nel 2014, e sviluppato da Deck13 Games. Un titolo non particolarmente brillante, a essere onesti, ma si trattava di uno dei pochi soulslike non From Software ad avere un certo budget dietro, e non è quindi sorprendente che sia rimasto impresso a molti appassionati del genere e che CI Games abbia voluto rivitalizzarlo.
Tentativo che per la verità non ha avuto una vita facile: la prima conferma di un Lords of the Fallen 2 risale addirittura al 2015, ma nel frattempo ci sono stati due cambi di sviluppatore (da Deck13 a Defiant Development prima e da questi ultimi a Hexworks poi) e la decisione di ricominciare lo sviluppo da zero. Adesso però il tormentato regno di Mournstead è lì che ci aspetta.
LORDS OF THE FALLEN, DA NON CONFONDERE CON LORDS OF THE FALLEN
Nella fortunata serie di soulslike a budget medio-alto usciti negli ultimi mesi (Remnant 2, Lies of P, e ora questo), Lords of the Fallen è quello che vuole porsi più vicino all’esperienza tradizionale dei Souls. Il design del mondo di gioco, in particolare, guarda al primo Dark Souls, con un mondo ampio e interconnesso; nel corso della nostra esplorazione, non sarà raro trovare passaggi che da un’area avanzata finiscono per riportarci al Ponte del Sonno Celeste, l’hub centrale da cui parte la nostra missione per purificare (o non purificare) i cinque fari che dovrebbero impedire il ritorno del dio oscuro Adyr. Anche a livello di meccaniche di gioco siamo lì; combat system più lento e calcolato rispetto alla media degli action, barra della stamina, progressione RPG, tonnellate di armi diverse fra cui scegliere (scelta però piuttosto limitata dai costi di potenziamento, decisamente elevati per gli standard dei soulslike).
LA LANTERNA UMBRAL CI PERMETTE DI VARCARE LA SOGLIA FRA I DUE MONDI

Possiamo usare la lanterna per vedere un’anteprima di ciò che ci aspetta dentro l’Umbral. Occhio però che i nemici di quel reame vi possono attaccare!
Oltre che alla morte, il passaggio in Umbral può essere effettuato in ogni momento, e sarà spesso indispensabile per proseguire dato che apre molte nuove vie. Il ritorno ad Axiom, in compenso, può essere effettuato solo ai checkpoint o in determinati punti. L’idea di per sé è anche interessante, ma va detto che non viene utilizzata in maniera particolarmente stimolante: semplicemente se vediamo che la via è bloccata dovremo passare in Umbral, e di solito la cosa viene anche segnalata tramite elementi ambientali.
I NEMICI SONO PARECCHI, I LORO DANNI ELEVATI E FINIRE A TERRA CAPITA SPESSO
Oltre a questo, Lords of the Fallen prevede anche un sistema di parry; ma devo essere onesto, l’ho trovato piuttosto insoddisfacente. Al di là del fatto che lo è a livello di effetti (una parata ben effettuata ci premierà con un non molto adatto “thonk”), anche a livello di vantaggio ottenuto non sembra così efficiente, soprattutto contro i boss. Siamo quasi dalle parti di Sekiro come parate richieste per stordire un nemico, ma con una ricompensa molto minore; molto più efficace, e meno rischioso, usare le schivate.
AL SISTEMA DI LOCK PIACE FARE BRUTTI SCHERZI
CRITICHE A MALINCUORE
Spiace dirlo, perché si vede che dietro c’è lavoro e c’è impegno, il mondo di gioco è davvero grande, le possibilità a livello di build parecchie, di segreti da scoprire ce ne sono evidentemente tanti e nelle mie circa 40 ore sono sicuro di aver appena grattato la superficie, ma allo stato attuale Lords of the Fallen è un gioco piagato da parecchi problemi. Non mi diverte parlarne, ma visto che io stesso lo attendevo impazientemente credo che sia giusto spiegare bene da dove viene la fonte della mia delusione, anche alla luce delle entusiastiche anteprime uscite in questi giorni su altri lidi.
BELLO IL MONDO INTERCONNESSO, MENO BELLO IL LEVEL DESIGN CONFUSIONARIO
Restiamo sul mondo di gioco per dire che, al netto di alcuni buoni colpi d’occhio, a livello artistico non fa del tutto centro: siamo su un dark fantasy piuttosto generico, che funziona ma che non resta troppo impresso; il mondo di Umbral, poi, ha quelle influenze gigeriane di sicuro effetto, che però allo stesso tempo sembrano essere diventate la risposta comoda per tutti quei titoli che vogliono inserire architetture inquietanti e dall’aspetto alieno al loro interno. Nota terribilmente dolente è poi quella dell’ottimizzazione.
COME OTTIMIZZAZIONE NON CI SIAMO PROPRIO
In Breve: Che Lords of the Fallen parta da buone fondamenta è evidente. Il problema è che non tutto quello che è stato costruito su queste fondamenta lascia soddisfatti, con difetti e lati poco convincenti diffusi a macchia di leopardo.
Piattaforma di Prova: PC
Configurazione di Prova: RTX 3060, Ryzen 3600, 16 GB RAM, SSD NVMe
Com’è, Come Gira: Il dettaglio grafico non è male, ma l’otttimizzazione è molto carente, una fra le peggiori che ho visto da quando recensisco videogiochi.