Il tempo di un download, quello di Luigi’s Mansion 2 HD, e il salto nel passato è servito. Oggi come ieri fantasmi, simpatia e un cuor di leone da aiutare, tra enigmi e location lugubri ma non troppo: beati voi, possessori di Switch.
Sviluppatore / Publisher: Nintendo / Nintendo Prezzo: 59,99€ Localizzazione: Completa Multiplayer: Cooperativo online e locale PEGI: 7 Disponibile su: Switch Data d’uscita: 27 giugno
Luigi’s Mansion 2 HD, con la sua rivisitazione tecnica dell’originale Luigi’s Mansion 2 che vide la luce su Nintendo 3DS nel 2013, è pronto a trascinarci di peso nel laboratorio segreto del Dottor Strambic e poi, se saremo abbastanza coraggiosi e abili, ai titoli di coda di un’avventura… “ghostbusterosa”.
Ne avevamo già disquisito qualche settimana fa, durante l’anteprima. Dopo il terzo capitolo del 2019, il qui recensito Luigi’s Mansion 3, la grande N ha deciso di ammodernare graficamente il secondo episodio della serie incentrata sul fratello di Mario per permettere a tutti, veterani del gaming su console e apprendisti tali, di godersi le sue spettrali peripezie.
LA LEGGEREZZA DI LUIGI’S MANSION 2 HD
Messa in questi termini, qualcuno potrebbe anche pensare che si stia parlando di un videogame basato sulla paura, sui jump scare e sulla tensione. Niente di tutto ciò, nulla di più lontano dalla realtà: Luigi’s Mansion 2 HD parla sì di fantasmi ed entità paranormali, ma lo fa con la leggerezza tipica delle produzioni Nintendo che costellano l’universo di Super Mario. Fin dall’introduzione si capisce che Luigi’s Mansion 2 HD è perfetto per grandi e piccini, una volta accesa la Switch l’età perde di significato e valore, l’unico requisito imprescindibile per poterlo apprezzare è amare i bei videogiochi, quelli con cui tanti di noi sono cresciuti e alcuni rimpiangono.
Luigi’s Mansion 2 HD parla di fantasmi ed entità paranormali con la leggerezza tipica delle produzioni Nintendo
Impersonando un riluttante Luigi, il nostro compito è farci coraggio e recuperare i frammenti dispersi in cinque ambientazioni diverse, ciascuna ben caratterizzata in termini di gameplay, design e personalità. Grazie ad alcuni strumenti fondamentali come il Poltergust 5000, un’aspirapolvere perfetto per aspirare i fantasmi (ma anche per soffiare via gli oggetti, recuperare monete, gonfiare palloncini e tutta una serie di azioni che vi lascio volentieri il piacere di scoprire), l’Arcobaluce per stanare le illusioni e lo Strobobulbo per accecare i nemici, la nostra missione non è impossibile.
c’è bisogno di spremersi le meningi, aguzzare la vista e calarsi completamente nei panni dell’investigatore del paranormale
UN LIVELLO TIRA L’ALTRO?
Come nell’originale, a differenza del primo e del terzo capitolo, l’impostazione dell’avventura è a livelli quindi non c’è un unico scenario liberamente esplorabile. Ogni scenario è diviso in missioni perciò va affrontato più volte, ma non disperate perché i devs hanno pensato bene di inserire qua e là qualche cambiamento ambientale che male non fa. La strada che conduce al prezioso frammento e, quindi, all’ambientazione successiva è disseminata di obiettivi da completare, che siano ingranaggi da recuperare per sbloccare un cancello o una pompa idraulica da riattivare per poter accedere a un’altra area. Dopo aver completato la serie di missioni previste da ogni livello si giunge a una boss fight, la quale puntualmente si rivela il momento clou non solo perché consente di proseguire nel racconto, ma anche perché ci mette di fronte a scontri sempre divertenti, fantasiosi e coinvolgenti, in cui il gioco dà il meglio di sé per metterci in difficoltà. Sebbene in ogni missione gli obiettivi cambino parimenti alle zone in cui è possibile accedere, dover visitare aree già note è da mettere in conto così come una certa dose di ripetitività. La sensazione viene esacerbata dalla mancanza di checkpoint intermedi, una soluzione che, in caso di dipartita, obbliga a ricominciare da capo la missione indipendentemente dal punto in cui siamo arrivati.
Non è mica la fine del mondo, del resto non è un roguelike dove si crepa a profusione, tuttavia quando capita viene da chiedersi: non si poteva proprio intervenire in qualche modo? Per qualcuno saranno quisquilie, me ne rendo conto. Probabilmente anche il ritmo spezzettato dal continuo via-vai dal laboratorio del Dr. Strambic lo sarà, proprio come qualche difficoltà di troppo con i controlli che verrà derubricata a mio impedimento personale, ci sta anche questo. In quest’ultimo caso però lasciatemi spezzare una lancia in mio favore: giacché Luigi non può schivare ma solo muoversi un po’ più rapidamente, durante i momento più concitati non è il massimo della comodità puntare con precisione il Poltergust e al contempo usare lo Strobobulbo, ecco.
Come quelle persone eternamente meravigliose a prescindere dall’età, Luigi’s Mansion 2 HD era e resta un gran bel gioco
In Breve: Divertente, scanzonato, stimolante, ghostebusteroso e adorabile, Luigi’s Mansion 2 HD è un gran bel gioco che mescola allegria, idee brillanti e fantasmi con sapiente maestria. Non è perfetto perché non lo era l’originale, ad esempio l’impostazione a livelli può fare storcere il naso così come la ripetitività o il ritmo che ne deriva, ma non c’è dubbio che chi ha apprezzato il capitolo su 3DS amerà anche questa rivisitazione. Chi invece non lo ha mai giocato prima può finalmente colmare la lacuna con un gioco adatto a grandi e piccini ricco di passione, cura per i dettagli e idee curiose, tanto in single player quanto in multiplayer. Al solito, quando c’è di mezzo Nintendo: se avessimo più videogame così probabilmente il mondo sarebbe un posto migliore.
Piattaforma di Prova: Switch Oled
Com’è, Come Gira: Bene frame rate e resa complessiva in alta definizione, siamo di fronte a un buon comparto tecnico e un buon lavoro di ammodernamento. Si può notare qualche artificio grafico legato all’illuminazione e all’utilizzo dello Strobobulbo, ma niente di tragico.