Siamo ormai giunti all’ultima tappa di questo lunghissimo viaggio. Abbiamo già ampiamente parlato di No Man’s Sky, nella sua incarnazione per PS4, sia in questo succoso diario, sia in quella che è stata la recensione finale dell’opera, ma all’appello mancava solo lui, il nostro adorato PC.
la velocità della luce arriva a 60 FPS?
VAPORE SPAZIALE
Sono arrivato anche questa volta abbastanza tardi alla festa: i driver NVIDIA sono già usciti da qualche giorno, il gioco è già stato patchato diverse volte e ormai la “sete di sangue” della folla inferocita si è abbastanza placata.
No Man’s Sky su PC riesce a dare il meglio di sé
Ciò che invece speravo di non vedere affatto nella versione PC è il mostruoso pop-up di intere montagne davanti al mio naso: posso comprendere che una console non riesca a gestire ambienti così ampi, ma persino smanettando con le opzioni il problema è rimasto.
MOUSE MOLESTI
È proprio smanettando con le opzioni che mi sono scornato con quello che, forse, è il più grande problema di No Man’s Sky su PC: per interagire con qualsiasi cosa bisogna tenere premuto un comando per almeno un secondo.
per interagire bisogna tenere premuti i comandi per almeno un secondo
L’esperienza di gioco è filata liscissima, fino a quando, atterrato su un enorme pianeta con piogge acide perenni, l’opera di Hello Games ha deciso di girare a circa 15 frame per secondo, rendendo il tutto ingiocabile. Per qualche mistero della fede è bastato un semplice riavvio – pratica comunque richiesta spesso per convalidare le modifiche grafiche, nonché tediosa perché ci costringe ad attendere ogni volta più di un minuto davanti alla rilassante (le prime volte) schermata introduttiva – per aggiustare il tutto. Ne ho approfittato per abbassare la risoluzione a 900p e guadagnare così una buona manciata di FPS rendendo l’esperienza molto più fluida.
PIMP MY STARSHIP
Nonostante qualche incertezza e qualche caduta di stile, No Man’s Sky su PC riesce a dare comunque il meglio di sé e, come era da aspettarsi, le prime MOD non si sono fatti attendere: a patto di smanettare non poco è possibile migliorare le texture dei mezzi interstellari, del proprio multi-tool e delle stazioni spaziali, per non parlare di modifiche più sostanziose come aumentare lo spawn di bestie, migliorare la generazione dei pianeti e cambiare lo stile di volo con la propria astronave. Rispetto alla versione PS4 il giudizio è sicuramente positivo, ma di certo non possiamo vedere colmate quelle enormi lacune che caratterizzano il gioco.
No Man’s Sky, attualmente, si difende egregiamente su PC: a patto di sopportare il fastidioso pop-up di intere montagne (problema riscontrato anche nella versione console), qualche calo di frame rate nei momenti più concitati e un sistema di controllo palesemente non pensato per mouse e tastiera, il titolo di Hello Games riesce a offrire scorci mozzafiato degni di finire come sfondo del proprio desktop. Purtroppo le enormi lacune che lo caratterizzano le troviamo anche su computer, ma del resto sarebbe stato folle pensare il contrario.