Dopo essersi fatto apprezzare l’estate scorsa, quando è arrivato su PC, Not a Hero dello studio Roll7 (quelli del “simulatore” di skateboard OlliOlli) si prepara a sbarcare anche su PlayStation 4 con la sua carica di ironia, ultraviolenza e azione. Not a Hero è uno sparatutto incentrato su un sistema di coperture, che trasporta nel fantastico mondo delle due dimensioni in pixel art le meccaniche rese popolari da Gears of War. Chiaramente, le dinamiche sono un po’ diverse rispetto a quelle che si sviluppano nei classici sparatutto 3D, ma lo spunto di partenza rimane molto simile.
HARD BOILED
Il cuore di Not a Hero sta nella sua capacità di mettere il giocatore al centro di un film d’azione in pieno stile John Woo dei bei tempi. Armati di pistole, fucili, mitra e altre diavolerie, si viene spediti di volta in volta all’assalto di edifici strapieni di criminali. Compito del giocatore, nella maggior parte dei casi, è far fuori tutti, dedicandosi talvolta a obiettivi un po’ meno dalle parti del genocidio. Tutto questo si manifesta sotto forma di una specie di sparatutto a scorrimento, nel quale si corre in giro col proprio alter ego seminando il panico con valanghe di piombo.
Not a Hero riesce a mettere il giocatore al centro di un film d’azione del John Woo dei vecchi tempi
All’unico personaggio inizialmente disponibile se ne aggiungono svariati altri da sbloccare, e ciascuno di essi è dotato di caratteristiche particolari: c’è chi è veloce ma poco potente, chi ha uno spadone con cui ammazzare i nemici sul colpo ma per questo non può raccogliere armi extra, chi può sparare e ricaricare mentre corre, chi fa fuoco in due direzioni contemporaneamente, chi può abbattere le porte a calci per stordire i nemici, chi è armato di potente shotgun con soli due colpi… a ciascuno il suo. Tutti hanno un’arma base, dai proiettili “globalmente” infiniti, ma divisi in caricatori che vanno cambiati quando svuotati. In quei momenti, chiaramente, si presta il fianco all’attacco da parte dei nemici e bisogna quindi stare sempre molto attenti nel gestire il flusso dell’azione, alternando corse a perdifiato, duelli a colpi d’arma da fuoco, scivolate per stendere gli avversari e farli poi fuori con un’esecuzione ben piazzata.
FACE-OFF
Il sistema di coperture permette di nascondersi al fuoco nemico, ma lascia vulnerabili agli attacchi corpo a corpo, creando situazioni che diventano particolarmente pericolose per la capacità dei nostri avversari di accorgersi che stiamo ricaricando e venirci immediatamente incontro per stanarci. L’insieme di questi elementi, unito ad altre opportunità, come per esempio le varie armi secondarie pazzerelle (i proiettili trapananti! Il gatto esplosivo! I regali incendiari!), dà vita a un sistema di gioco spettacolare, dal ritmo incessante, fluido e frenetico, nel quale sembra davvero di trovarsi nel bel mezzo di un furioso film d’azione.
Il risultato è un sistema di gioco spettacolare, dal ritmo incessante, fluido e frenetico
Ed è anche un sistema particolarmente appagante e versatile, bilanciato nella caratterizzazione dei personaggi, che si adattano a diversi stili di gioco e fra i quali troverete sicuramente il vostro preferito. In più, la gestione degli obiettivi è davvero intrigante e impegnativa: ciascuna missione ne prevede uno principale e tre secondari, ma per completarla al cento per cento dovrete portarli a termine tutti in un singolo tentativo. Spesso la cosa non è banale e il design degli obiettivi, fra l’altro, è pensato in molti casi in funzione di alcuni personaggi specifici, cosa che stimolerà i più volenterosi alla sperimentazione selvaggia, alla rigiocabilità e alla voglia di mettersi alla prova.
A BETTER TOMORROW
A fare da ciliegina sulla torta, oltre a una realizzazione audiovisiva retrò di assoluto spessore, ci pensa il tono surreale e demenziale. Il committente per cui lavoriamo è un coniglio viola alieno, tale BunnyLord, che ha deciso di diventare sindaco di Londra e, per fare campagna elettorale, si impegna a massacrare tutti i criminali della città. Fra le gag visive, la comicità totalmente slapstick all’insegna della quale si sviluppa l’azione e l’idiozia completa delle sequenze narrative pre e post missione, con dialoghi in parte generati proceduralmente, con Not a Hero c’è parecchio da sghignazzare. Ed è solo un bene.
Not a Hero è un vertiginoso tripudio d’azione, spettacolo e comicità. Le meccaniche di gioco sono semplici, immediate, ma non banalissime da padroneggiare e più profonde di quanto possa sembrare a un primo impatto. La struttura delle missioni e degli obiettivi, poi, aumenta la longevità potenziale del gioco ben oltre la durata “base” delle missioni disponibili. Se amate l’azione sfrenata, ma con un pizzico di strategia, e non disdegnate l’approccio audiovisivo retrò, non potete davvero perdervelo.