Mi serviva rapidamente un joypad che funzionasse con i cellulari Android. Così sono andato su Amazon e ho comprato il Maegoo CX-269, il più economico che ho trovato. Ecco com’è andata.
Diciamolo pure apertamente: con quelle fasce rosse ai lati e la scatoletta in cartoncino da due soldi, sembrava proprio una gran cinesata, perfino in fotografia. Ma a me serviva un joypad subito, un acquisto di pancia nato da un’esigenza improvvisa, un po’ come quella voglia di tatuaggetto di cui parlano Elio e le Storie Tese in una loro famosissima canzone. Il pretesto è stato l’installazione di una manciata di emulatori sul mio telefono cellulare e l’ennesimo tentativo, fallito come tutti gli altri, di accontentarmi degli scomodissimi controlli touch, destinati a condividere e offuscare una porzione importante dello schermo. Soltanto che, le altre volte, rinunciavo a giocare in favore di qualche altra attività più produttiva. Stavolta no: volevo proprio provare qualche novità a 8 e 16 bit sul mio smartphone, e la scelta è ricaduta su un modello che prevedesse un supporto per il dispositivo, visto che il mio Honor 9X ha un display piuttosto ampio e pesa più di 200 grammi. Ma, dato che non avevo quasi mai sentito nominare la maggior parte delle opzioni più economiche proposte da Amazon, invece di andare sul sicuro inseguendo i brand più blasonati, stavolta ho voluto tentare un esperimento: e se scegliessi proprio quello che costa meno?
MAEGOO CX-269: UN JOYPAD PER SERVIRLI TUTTI
Il controller più adatto alle mie esigenze sembrava proprio un CX-269 di Maegoo. Non mi ero soffermato molto sulle sue caratteristiche tecniche: funziona con Android ed è bastato questo a convincermi. Ma, non appena l’ho estratto dalla scatola, due elementi hanno colpito la mia attenzione: il manuale d’uso multilingua (c’è anche l’Italiano) e un dongle wi-fi USB a bottone, grazie al quale il dispositivo può dialogare via etere sulla frequenza di 2,4 GHz.
A DISPETTO DEL SUO BASSO PREZZO, IL MAEGOO CX-269 PUÒ ESSERE UTILIZZATO CON UN’AMPIA GAMMA DI DISPOSITIVI, CONSOLE INCLUSE
FORMA E CONNESSIONE
Il Maegoo CX-269 riprende la linea degli storici controller per Xbox 360, offrendo praticamente lo stesso numero di pulsanti: due leve analogiche, quattro pulsanti di fuoco ABXY e una croce direzionale digitale, cui si aggiungono quattro pulsanti laterali, i tasti Start e Select, il tasto Home e due ulteriori pulsanti con cui è possibile attivare e disattivare la modalità Turbo. Non mancano quattro LED rossi sulla parte superiore, con cui è possibile sincerarsi della modalità di funzionamento e della carica della batteria. Il tasto Home è posizionato sulla linea inferiore, a metà strada tra la croce direzionale e la levetta analogica a destra, e questo potrebbe comportare la sua pressione accidentale. La sua funzione, oltre a richiamare la Xbox Game Bar su Windows, è anche quella di accendere il dispositivo e di impostare la tecnologia di comunicazione: Bluetooth o wireless 2.4G.
La connessione a PC e simili è semplice: basta collegare il dongle a una porta USB e premere Home+L1, il pad vibrerà quasi istantaneamente per indicare l’avvenuto contatto. Altrimenti, è possibile effettuare il pairing con un dispositivo Bluetooth (un PC portatile, un tablet, uno smartphone…), scegliendo che tipo di configurazione utilizzare. Sono due, infatti, le modalità di controllo: premendo Home+X il CX-269 si connetterà agli smartphone Android in modalità standard, altrimenti con Home+A entrerà in modalità V3. Il passaggio da una modalità all’altra può avvenire soltanto disancorando il joypad e poi riconnettendolo nuovamente.
IL JOYPAD è MOLTO DUTTILE, E I SUOI TASTI POSSONO ESSERE RICONFIGURATI
PERFORMANCE E PRATICITÀ D’USO
Grazie alla forma e alle dimensioni piuttosto standardizzate, questo joypad è molto comodo da impugnare. La plastica e la zigrinatura inferiore antiscivolo permettono di tenerlo saldamente in mano e di non perdere attrito neanche col sudore. Il peso è altrettanto contenuto: solo 185 grammi, non male se consideriamo che all’interno c’è una batteria ricaricabile al litio. In dotazione, ovviamente (considerato l’uso per cui l’ho comprato), c’è un supporto in plastica con cui possiamo agganciarlo direttamente a un cellulare, trasformando quest’ultimo in una simpaticissima console portatile.
È probabile che tra i due dispositivi il più pesante sia proprio il telefono e, per tanto, quando usiamo il joypad in questo modo è piuttosto importante evitare movimenti bruschi e scossoni, perché sì, la molla sarà anche abbastanza affidabile, ma una violenza eccessiva potrebbe farlo saltare via e cadere a terra, con esiti prevedibilmente nefasti. Per migliorare l’aderenza dei due dispositivi, inoltre, è consigliabile rimuovere eventuali custodie aggiuntive, bumper posteriori e via dicendo. Attenzione anche al tastino dello standby: molti telefoni ce l’hanno in una posizione abbastanza centrale, sul lato lungo. È piuttosto facile dimenticarsene e bloccarlo nella molletta, provocando lo spegnimento o il riavvio del cellulare. In quel caso lì, purtroppo, sarà necessario giocare con lo schermo decentrato, e questo è abbastanza fastidioso.
CONCLUSIONI
Volevo un pad da due soldi per giocare qualche volta con il cellulare, e mi sono ritrovato in mano un controller di buona fattura che funziona dappertutto. Certo, ci sono dei difetti: le leve analogiche hanno una corsa piuttosto stretta e ci vuole poco per passare da zero a cento, rendendo il movimento un po’ meno preciso e un po’ troppo “impetuoso” rispetto ai pad più costosi; manca inoltre un vano in cui riporre il dongle USB quando non lo si usa e, visto che il cavo serve soltanto per la ricarica, smarrirlo significherebbe perdere una parte sostanziosa delle funzionalità di questo device. Ma per 25 euro è davvero difficile chiedere di più.